Gli Incompresi di Francesco Lisbona | Recensione

Gli incompresi di Francesco Lisbona. Recensione

Gli Incompresi è un libro di Francesco Lisbona, edito dalla “Società Editrice Fiorentina”.
La prefazione di Irene Machegiani, esperta di italianistica contemporanea, conferisce al libro un valore accademico, arricchendo il contesto culturale, storico e sociale in cui si svolge la narrazione.

Trama

“Alla fine del 1941 Lucilla viene chiusa in un manicomio poiché considerata troppo loquace dal regime fascista. Il quadro storico è quello successivo alla Seconda guerra mondiale, gli anni Settanta, periodo caratterizzato da una serie di problematiche sociali, economiche e politiche, che contraddistinguono le pagine de Gli incompresi. Mentre fuori dalle mura dei manicomi il tempo scorre velocemente, gli incompresi non reggono il passo, sempre indietro o peggio ancora non considerati. Lucilla non si arrenderà e aiutata da suo figlio e da una infermiera tenace e dura al tempo stesso, proverà a sfuggire da un destino crudele, vittima di una malattia della quale non è affetta”.

Un libro che, in un certo senso, permette di compiere un vero e proprio “tuffo nel passato”, mettendo in risalto facce di una stessa medaglia che l’umanità conosce bene, consentendo allo stesso tempo di riflettere su ciò che è stato e su cosa sia realmente cambiato rispetto ad un tempo.

Gli Incompresi è un libro interessante ed intenso, all’interno del quale ogni elemento assume un significato specifico, trattando un argomento difficile, quello della libertà, intesa come possibilità di scegliere, di capire, di far sentire la propria voce, di dissentire e disobbedire.
La protagonista, rinchiusa in un manicomio, farà di tutto per non impazzire, provando in ogni modo a non perdere la speranza di rivedere un giorno, la luce del sole. La protagonista ha un carattere indomito, per questo considerata pazza, ma proprio questo suo aspetto, le darà la forza per uscire da quella terribile realtà.

Gli Incompresi è un libro che quasi scivola tra le mani, pagina dopo pagina, per la profondità che lo contraddistingue e per i temi che il giovane autore, Francesco Lisbona, scrive senza tralasciare nessun dettaglio.

Ogni pagina insegna qualcosa, tutte le parole sono al posto giusto, in un susseguirsi di temi di notevole spessore socio-culturale, descrizioni quotidiane, dogmi politici, contraddizioni e tanto altro ancora. Una società basata sull’apparenza e non sulla sostanza, dove ciò che non si spiega, è considerato diverso, da rinchiudere o da zittire.
Questo modo di fare, inevitabilmente, compromette il destino di chi in silenzio subisce; è il caso di Lucilla, donna intelligente e senza peli sulla lingua, come si suol dire, per questo “punita”, messa da parte in un manicomio, dove si pensa possa stare al proprio posto.

Persone mentalmente sane, costrette a subire i soprusi di una società malata. In epoca fascista, il manicomio diventa il luogo di una silenziosa repressione, che prova a mettere a tacere chi dissente, anche se non affetto da una reale patologia psichiatrica, come in questo caso la protagonista del romanzo. 
Gli incompresi ai quali fa riferimento il libro, sono persone accusate di essere una “zavorra” per la società, ritenute geneticamente inferiori e quindi incurabili e rinchiuse in manicomio.
Ciò che si nota sin da subito, è l’acume dell’autore, medico-chirurgo, che non lascia nulla al caso e quindi descrive accuratamente la cornice storica, alternando riferimenti medici e politici dettagliati ma non pesanti, che sicuramente arricchiscono la narrazione, senza renderla difficile o noiosa.

Anche per questo motivo, Gli Incompresi è un romanzo che tratta grandi temi, che riesce tra realismo e contraddizioni storiche a tratteggiare le peculiarità dei personaggi, in questo caso di Lucilla, rinchiusa ingiustamente in un manicomio. Proprio lì, tra quelle mura, tra grida e camicie di forza, il rischio più grande è quello di diventare realmente pazzi, e lei lo sa bene. 
Donna risoluta e tenace, si aggrappa alla propria indipendenza, con forza e determinazione, con l’aiuto del figlio Michele, che comprende la gravità della situazione e proverà a farla uscire da quel terribile luogo. 

Gli Incompresi, si basa su una costante lotta per la sopravvivenza dei cosiddetti “diversi” di ogni epoca, una finestra sulla verità, sulla quale si prova a fare luce, senza risultati. Alcune cose non possono esser svelate, frutto di una politica oppressiva e contaminata. 
Una storia semplice ma dura al tempo stesso, che permette di riflettere su un tema delicato, quello relativo a chi veniva costantemente messo da parte senza motivo.

 

Immagine in evidenza: Società Editrice Fiorentina

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