Il dolore crea l’inverno di Matteo Porru | Recensione

Il dolore crea l'inverno di Matteo Porru | Recensione

Il dolore crea l’inverno è un libro di Matteo Porru, edito da Garzanti nella collana Narratori moderni.

Il dolore crea l’inverno: la trama

«C’è tanta neve, così copiosa che copre tutti: case, persone, diffondendosi persino nelle ossa, nei pensieri. Elia Legasov è nato in un paese circondato dal bianco, e da lì non è mai andato via. Il suo lavoro è spalare la neve, liberare strade su cui nessuno camminerà. La neve è sua amica, fin quando non lo tradirà. Qualcosa emerge dalle sue profondità, ricordandogli che ogni inverno è diverso da quello precedente».

Da quel momento, nella mente del protagonista nascono ricordi che aveva provato a nascondere. Storie del passato che parlano del padre scomparso tanti anni prima, del dolore di una madre, di gesti delicati e sinceri, ma anche terribilmente freddi e taglienti come il ghiaccio.
Ora è tempo di ricordare, ed è il “turno” di Elia. Qualunque sia il prezzo. Qualunque cosa venga a galla.

Il dolore crea l’inverno è un libro che oscilla tra le varie tematiche che lo contraddistinguono, regalando emozioni pagina dopo pagina, senza mai deludere il lettore. Una narrazione perfettamente affinata secondo una “penna” che denota una forte attenzione ai dettagli, ai sentimenti e a tutto ciò che può suscitare emozioni.

Ne Il dolore crea l’inverno, la neve copre e nasconde, porta alla luce o nasconde, cade e spesso aiuta a dimenticare i “mostri” del passato… e non solo.
Il protagonista del libro spala neve ogni giorno, fino a quando arrivano degli forestieri alla ricerca di petrolio. A quel punto lo spettro del passato torna più forte che mai, a tormentare una vita apparentemente tranquilla.

L’autore, Matteo Porru, crea un personaggio che non ha timore di mostrare le proprie fragilità. Così facendo il lettore ha modo di immedesimarsi in quei sentimenti, perdendosi all’interno della storia, accogliendo le fragilità di Elia.
Quel turbinio di emozioni rappresentano una metafora esistenziale importante: dimostrano che quel bianco non copre tutto. Tra quel candore si può intravedere qualche colore. Elementi nuovi. Dalla coltre di neve può nascere un senso di gioia e leggerezza.

Tra i temi ricorrenti: la solitudine, i ricordi, le passioni, le amicizie, il freddo del clima e dei cuori, lo spazzaneve che scopre ciò che la natura vorrebbe nascondere e tanti altri ancora. Sicuramente l’elemento cardine del romanzo è la neve che crea, ma è anche capace di stratificare, nascondere, portare alla luce.
La neve rappresenta la metafora di un importante meccanismo di rimozione e manipolazione dei ricordi al quale gli uomini ricorrono per proteggersi dal dolore.
Ricordare per non dimenticare, anche se rimembrare può rivelarsi doloroso, tanto quanto dimenticare, così come la trama de Il dolore crea l’inverno, dimostra.

Il dolore crea l’inverno è un romanzo sospeso nel tempo e nello spazio che si fonda su legami familiari, ma anche rimpianti e vissuti indelebili. Un libro intenso, facile e veloce da leggere, nel quale perdersi con dolcezza e consapevolezza. Nonostante la neve fredda, il calore umano del protagonista arriva dritto al cuore, soprattutto quando Elia comprende che scavare dentro sé è di fondamentale importanza per scacciare “i mostri del passato”.

Il dolore crea l’inverno sottolinea un aspetto di notevole spessore: tutti ricordano prima o poi, e ora è il suo turno.

Immagine in evidenza: garzanti.it

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