Il passato negato, Simonetta Pavanello I Recensione

Il passato negato di Simonetta Pavanello I Recensione

Il passato negato è un romanzo di Simonetta Pavanello, edito da IoScrittore.

La trama

“Federica vive a Lugano con la madre e il fratello da circa venti anni; una storia di sopravvivenza la sua, una donna che ha dovuto cambiare paese e identità per vivere. Palermo è sempre nel suo cuore, nonostante rappresenti una ferita che fatica a rimarginarsi, proprio lì si concentrano le tracce di una verità che non riesce a palesarsi. Federica e la sua famiglia usufruiscono di un programma di protezione, che li tiene lontani dalla vendetta mafiosa. Anche Salvo ha alle spalle una storia complessa, dolorosa, che crede di poter gestire una volta lasciata la Sicilia, grazie all’attività di psicoterapeuta in collaborazione con il tribunale dei minori”.

Il passato negato: realtà e consapevolezza

Leggendo le pagine de Il passato negato appare chiaro sin da subito che la mafia, dalla quale scappano i protagonisti, è ovunque e riesce a insidiarsi in qualsiasi contesto, al di là di ogni confine, lontananza o distanza che sia… ma proprio questa consapevolezza rende unico il libro d’esordio di Simonetta Pavanello.

Il passato negato è un libro che si può definire “particolare”, nel senso positivo dell’accezione, in cui la Sicilia sembra quasi parlare, anche attraverso i dialoghi in dialetto che l’autrice sceglie di inserire in qualche capitolo. La trama si snoda attraverso personaggi dinamici che si spostano dalla Sicilia a Roma ma anche al nord Italia per incontrarsi ancora in un territorio neutrale: Lugano. Ognuno di loro sceglie una versione e una personale visione sulle vicende che li vede coinvolti. Proprio a Lugano, si “materializzano” verità inaspettate e dignità infamate.
Il romanzo di Simonetta Pavanello ripercorre le vicende personali dei protagonisti, donando loro un’identità precisa che li caratterizza e permetterà al lettore di rispecchiarsi in essi.

L’arco temporale di riferimento de Il passato negato è il Novecento e tutto avviene all’interno di una società arcaica, ricca di tradizioni, dove si vive ancorati ad un passato che predomina sul presente. Dove sradicare alcune dinamiche sociali è piuttosto difficile.
Proprio in questa visione, che a tratti quasi oscura le altre cose vengono alla luce una serie di elementi crudeli ma terribilmente reali, un ambiente che fa da padrone e tante storie diverse tra loro che coinvolgeranno il lettore sin dall’inizio.
Il passato negato è un libro intriso di bellezza e genuinità, tutto avviene per un motivo preciso: combattere la mafia, anche se particolarmente complicato e drammatico per chi prova a farlo.

Ciò che sorprende sin dall’inizio è la presenza incombente della Sicilia, dalla quale i protagonisti si sono allontanati. Nonostante la distanza, il passato (di cui si fa menzione nel titolo, a riprova di quanto esso sia una componente importante del libro e rappresenti il corpus narrativo che muove tutto) è sempre pronto a far sentire il proprio eco.
Spostarsi altrove pensando di poter allontanare determinate problematiche, per – salvarsi – non vale a molto. Il passato negato racconta di vite spezzate e ricomposte con molta fatica, frammentate ma salde, pronte però a sfaldarsi da un momento all’altro.

 

Immagine in evidenza: IoScrittore

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One Comment on “Il passato negato, Simonetta Pavanello I Recensione”

  1. “Il Passato negato” di Simonetta Pavanello è un romanzo straordinario che cattura l’attenzione fin dalle prime pagine. L’autrice dimostra una rara abilità nel creare una trama avvincente e coinvolgente, che tiene il lettore incollato alle pagine fino all’ultima parola.
    La storia si svolge tra diverse ambientazioni, dalla Sicilia a Roma fino alla tranquilla Lugano, ma è il tema del passato che domina l’intero romanzo.
    Simonetta Pavanello riesce magistralmente a trasmettere l’idea che il passato sia un’entità tangibile, che si insinua nelle vite dei personaggi e ne determina il destino. La lotta contro la mafia diventa il motore principale della narrazione, e la tensione che ne deriva tiene il lettore in uno stato di suspense costante.
    Ciò che rende davvero unico “Il Passato negato” è la capacità di Simonetta Pavanello di caratterizzare i suoi personaggi in modo straordinario.
    Federica, la protagonista, è un esempio di forza e resilienza, una donna che ha dovuto cambiare identità per sopravvivere e che cerca disperatamente di ricostruire i fili spezzati del suo passato. Salvo, l’altro protagonista, è un personaggio complesso e affascinante, tormentato dal suo passato ma determinato a fare la differenza come psicoterapeuta.
    La scrittura è sublime, arricchita da dialoghi in dialetto che danno una genuinità e un’autenticità straordinarie al romanzo. La sua capacità di creare atmosfere vive e realistiche è ammirevole, portando i lettori a immergersi completamente nella storia e a vivere le emozioni dei personaggi.
    Inoltre, l’autrice riesce a fondere abilmente elementi di tradizione e modernità, creando un’opera che riflette l’arcaicità di una società radicata nel passato, ma che si confronta anche con le sfide e le dinamiche sociali del presente. Questo equilibrio tra passato e presente conferisce al romanzo una profondità e una complessità uniche.
    “Il Passato negato” è un libro che va oltre la semplice narrazione di una storia di mafia. È un romanzo che parla di identità, di lotta, di speranza e di rinascita. Simonetta Pavanello dimostra di essere un’artista straordinaria fina dalla sua prima opera, capace di creare personaggi indimenticabili e di tratteggiare una trama coinvolgente che affascina e commuove. Consiglio vivamente questo romanzo a tutti coloro che amano le storie avvincenti e profonde, raccontate con maestria e passione.

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