La morte non sbaglia, di Simon McCleave | Recensione

La morte non sbaglia di Simon McCleave: Recensione

La morte non sbaglia è un libro di Simon McCleave edito da Newton Compton.

Trama

“La detective Ruth Hunter convive da anni con il dolore per non essere riuscita a risolvere il caso, ancora aperto, della scomparsa del suo partner. Dopo qualche tempo, decide di chiedere il trasferimento nella campagna del Galles, alla ricerca di una vita più tranquilla. Ma sarà davvero così? Una volta abituatasi alla “nuova” vita, le si presenta un caso non da poco conto. Si tratta del ritrovamento del corpo di una donna brutalmente assassinata, con strani simboli incisi sulla pelle. Decisa a risolvere il caso, Ruth comincia a lavorare sui vari sospettati, provando a fare squadra con il suo nuovo vice. Ma il tempo non è dalla sua parte: prima ancora di riuscire ad analizzare tutti gli indizi, deve far fronte a un altro omicidio. Anche la seconda vittima ha addosso gli stessi segni della precedente…”.

La morte non sbaglia: una narrazione incalzante e ricca di mistero

Si tratta di un libro incalzante, all’interno del quale ogni elemento o caratteristica propria della narrazione contribuisce a creare un’atmosfera unica, di perenne tensione, innescando una serie di dubbi.

La morte non sbaglia è un thriller poliziesco che attira l’attenzione sin dalle prime pagine. Ciò che più colpisce, oltre alle “linee guida” che caratterizzano la trama del libro stesso, è l’attenzione alla protagonista, e i dettagli dell’ambientazione dove si svolge ogni cosa.

Molto interessanti i riferimenti ad usi e costumi gallesi, le descrizioni dettagliate di quei luoghi affascinanti, ma anche i tanti riferimenti a leggende e fatti storici dei luoghi.

Intenti e forma tra romanzo giallo e finzione si mescolano sottilmente, secondo un duplice aspetto: da un lato la proliferazione di caratteristiche che direzionano la storia verso i contorni di quella che è definibile una vicenda criminale, dall’altro, una serie di episodi, non per forza concatenati, dove s’intrecciano una molteplicità di sensazioni, suggestioni, cronache, quotidianità, dubbi, interrogativi, scenari macabri.

Tutto contribuisce a creare un romanzo che lascerà senza fiato, coinvolgendo non solo gli appassionati al genere letterario, ma tutti.
Un thriller dove niente è come appare, dove ogni cosa, anche se sembra risolta, improvvisamente si ribalta e cambia aspetto, forma, sostanza.

La morte non sbaglia, così come accade canonicamente per il romanzo poliziesco ed i thriller, presenta una propria struttura intera, quella che dai letterati è definita: parentetica: i suoi estremi sono rappresentati dall’incipit e dall’explicit. Nel corso della narrazione, il lettore esita perché privato della completezza delle informazioni testuali, per poi giungere alla chiarezza nella conclusione.
Ed infatti in questo caso, la morte non sbaglia lascerà senza fiato, con un finale che sicuramente sorprenderà e probabilmente lascerà senza parole. Non una conclusione qualsiasi, ma perfettamente collimante con quanto si legge, o forse tutt’altro. Dipende dai punti di vista e lo si potrà scoprire solo leggendo. Una cosa è certa: staccarsi dal romanzo di Simon McCleave non sarà assolutamente semplice; pagina dopo pagina, senza alcuna fatica, proseguirà la lettura, che non stancherà mai e… ma la fine sarà veramente tale?.

 

Immagine in evidenza: Newton Compton Editori

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