La ragazza con la Leica, premio Strega 2018 (recensione)

La ragazza con la Leica, premio Strega 2018 (recensione)

“La ragazza con la Leica” di Helena Janeczek e pubblicato dalla casa editrice Guanda nel  settembre 2017, è il libro vincitore del Premio Strega 2018 (vedi articolo di Eroica Fenice).

La ragazza con la Leica, la sinossi

Il libro, ambientato negli anni Trenta, vede come protagonista Gerda Taro, fotografa di guerra nonché compagna di Robert Capa, entrambi autori di importanti reportage realizzati nel corso della guerra  civile spagnola (1936-1939) e pubblicati presso importanti riviste quali “Regards” e “Vu”.

Gerda Taro, pseudonimo di Gerta Pohorylle, era una ragazza ebrea di origini polacche ma nata in Germania. Fu costretta a trasferirsi all’estero perché il suo attivismo nei movimenti socialisti, nonché le sue origini, le procureranno non pochi problemi con il governo nazista dell’epoca. L’incontro con Robert Capa, la porterà in Spagna.

Il libro della Helena Janeczek parla di una ragazza molto appassionata verso il suo lavoro, verso la vita, con un grande senso della giustizia. Una ragazza coraggiosa, il cui spirito antifascista la spingerà a realizzare reportage di guerra anche in condizioni estremamente rischiose. Infatti, Gerda Taro perderà la vita proprio durante la guerra, travolta da un carro armato a soli 27 anni.

La ragazza con la Leica, una biografia

Il romanzo è una biografia raccontata attraverso le memorie di  tre persone  che hanno fatto parte della vita di Gerda Taro: il dottor Willy Chardack, di origine ebree come Gerda e Georg Kuritzkes entrambi suoi ex amanti  e, infine, Ruth Cerf, la sua amica di sempre, con la quale ha condiviso gioie e dolori. Gerda viene descritta come una ragazza troppo moderna per il periodo storico in cui viveva, troppo entusiasta della vita per sottostare al razzismo e troppo emancipata per non ribellarsi.

“Gerda era Gerda: una donna smaliziata che nei piccoli disguidi di un amplesso scoppiava a ridere come una ragazzina, un’amante dalla grazia principesca e dalla spigliatezza di una cameriera, un talento naturale che non somigliava alle borghesi né alle proletarie e, tantomeno alle scimmie edeniche di sua madre che forse non esistevano nemmeno”

“La ragazza con la Leica” è pertanto un romanzo nostalgico, dove si racconta di uno dei periodi più nefasti della storia europea, con le dittature imperanti ovunque e il genocidio degli ebrei ma anche della giovinezza dei protagonisti, delle passioni, dei loro ideali che sono rappresentati dalla figura di Gerda Taro. Il romanzo è ben scritto- in particolare il prologo che risulta decisamente accattivante- ma, in alcuni passaggi, la narrazione- strutturata sul racconto in terza persona- rischia di stancare, a causa della presenza di molteplici salti spazio-temporali.

La ragazza con la Leica e le altre opere di Helena Janeczek

Altre opere di Helena Janeczek sono: la raccolta di poesie in lingua tedesca Ins Freie (Suhrkamp, 1989), il romanzo, Lezioni di tenebra (Guanda 2011, Premio Bagutta Opera Prima), Cibo (Mondadori, 2002), Le rondini di Montecassino (Guanda, 2010), finalista al Premio Comisso e vincitore del Premio Napoli, del Premio Sandro Onofri e del Premio Pisa.


 

 

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A proposito di Rita Giordano

Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e mi occupo di progettazione sociale per il No Profit. Mi definisco curiosa e appassionata verso l’arte in tutte le sue forme: amo scrivere, dipingere ma soprattutto leggere, tanto da andare in astinenza se non leggo per più di un una settimana. Ho collaborato con varie riviste specializzate (Storie, Cevitasumarte, Guerra e Pace, Eco delle città).

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