Festivaletteratura 2018: dal 5 al 9 settembre a Mantova

Festivaletteratura 2018: dal 5 al 9 settembre a Mantova

Correva l’anno 1997 quando nella città di Mantova si inaugurava con febbricitante entusiasmo Festivaletteratura, l’apoteosi della cultura che da allora riunisce nel capoluogo lombardo di storica fama i grandi della parola di ogni dove. Un’idea tipicamente anglosassone dello speakers’ corner amplifica il desiderio nato da un piccolo gruppo di residenti, il Comitato Organizzatore, di aumentare il volume della voce, coinvolgendo nell’iniziativa quelle menti affamate che volontarie dedicano se stesse al Festivaletteratura, e che già a partire dalla prima edizione hanno costituito l’Associazione Filofestival.

Incontri con autori, cene letterarie, concerti, conferenze e molto altro si terranno ancora al Festivaletteraura nell’edizione 2018 da mercoledì 5 a domenica 9 settembre. All’aperitivo inaugurale delle 11.30, già dal primo giorno si renderà onore al senso dell’incontro, che coniuga la necessità di interfacciarsi con l’altro, come forma di riconoscimento dell’io, all’immersione nella città di Mantova, cornice ideale con le sue piazze, le chiese e i teatri. Nella parte più antica della città si erge la Tenda dei Libri. In questo spazio ad accesso libero saranno esposte opere disponibili alla consultazione, quest’anno con peculiare focus su una capitale di carta, la ceca Praga.

Annessa all’invito di partecipazione al Festivaletteratura c’è sempre una richiesta: tocca con mano. Le iniziative non prevedono un passivo ascolto, ma promuovono un dibattito capace di spaziare dalle riflessioni letterarie, tra poesia e grandi nomi, a quelle ambientali, scientifiche, antropologiche. Da qui ancora la nascita del Scienceground, una piccola comunità scientifica temporanea che con il gioco e la sperimentazione incarna l’irresistibilità del desiderio tattile. Tutto ciò che si semina in ogni edizione è raccolto nell’archivio ufficiale e consultabile del Festivaletteratura, esperienze che danno sapore all’ordinario.

Festivaletteratura 2018: un mondo di voci

Una parentesi di cinque giorni che non può restare una parentesi. Il Festivaletteratura vanta della consapevolezza della rarità dell’incontro. Dal 5 al 9 settembre si animerà un giro di vite, che senza la partecipazione non avrebbe avuto luogo. Insieme ad autorevoli voci di autori ed esperti italiani si aprono le porte a una dimensione più che europea. Così, nello stesso giorno intervengono il dantista Riccardo Bruscagli, il nigeriano A. Igoni Barrett, e l’esperto mondiale di ghiaccio marino Peter Wadhams. I giorni successivi si articolano tra le riflessioni sul nichilismo attivo di Umberto Galimberti, il noto cartoonist Bruno Bozzetto, lo scrittore pluripremiato Guido Conti e molti altri ancora. La poliedricità dei linguaggi del nostro mondo si manifesta poi in proiezioni cinematografiche serali, in spettacoli teatrali in dialetto e sezioni collettive di giornalismo.

Al Festivaletteratura anche la vita diventa una storia da raccontare, come dimostrerà in un incontro che lo vede protagonista lo scrittore Matt Haig, previsto da programma per giovedì 6 settembre. Il racconto del sé è fonte di giochi e laboratori per l’infanzia, previsti nel primo pomeriggio di ogni giornata di Festival. I sostegni affinché tutto questo avvenga superano le aspettative di un festival comune, raggiungendo le porte dell’Ambasciata del Canada e di altri ambiti sponsor.

La pratica di avvicinamento di anime altrimenti distanti nel tempo e nello spazio ha fomentato il Festivaletteratura a una crescita vertiginosa, che ha comportato un ulteriore arricchimento di attività, rendendo il programma denso e in questo degno di memoria.

A proposito di Carolina Borrelli

Carolina Borrelli (1996) è iscritta al corso di dottorato in Filologia romanza presso l'Università di Siena. Il suo motto, «Χαλεπὰ τὰ καλά» (le cose belle sono difficili), la incoraggia ogni giorno a dare il meglio di sé, per quanto sappia di essere solo all’inizio di una grande avventura.

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