La zia Tula di Miguel de Unamuno | Recensione

La zia Tula di Miguel de Unamuno | Recensione

Miguel de Unamuno aveva da poco compiuto quarant’anni d’età quando, nel 1921, pubblica La zia Tula, un’opera scritta diversi anni prima.

La zia Tula: trama dell’opera

Questo romanzo racconta la vita di Gertrude, chiamata anche zia Tula, e i sacrifici che compie durante la sua vita per soddisfare le sue voglie di maternità. Quest’opera è caratterizzata dal fatto che abbia come tema principale l’amore materno. La zia Tula è la storia di una giovane donna che, rifiutando fidanzati, rimane single per prendersi cura di alcuni nipoti, figli di una sorella, Rosa, che muore. Vive con il cognato, che rifiuta come marito, poiché non vuole macchiare di debito coniugale la recinzione in cui respirano aria di castità i suoi figli. Avendo soddisfatto l’istinto di maternità, perché perdere la propria verginità? È vergine e madre: rispetta, quindi, a pieno il modello ideale femminile di quell’epoca.

Recensione del libro

La zia Tula di Miguel de Unamuno altro non è che la storia di un eccesso di moralità e di un atteggiamento integro portato avanti fino alla fine. A partire da questo soggetto argomentativo, in realtà, Unamuno tesse un’opera carica di significati plurali: Tula, che incarna la concezione tradizionale della famiglia e della donna e che ne è, al tempo stesso, vittima, esemplifica la figura del personaggio unamuniano, diviso in mille contraddizioni, derivanti dalla sua stessa natura e dalle azioni da lui praticate. Tula rappresenta un personaggio complesso e contraddittorio, estremamente ricorrente nell’opera di Unamuno.

La maternità di Tula è una maternità simbolica, spirituale, che elude qualsiasi aspetto carnale e passionale e che si incentra solo sull’educazione e sulla cura della prole. In questo sentimento materno, lo spazio viene occupato da una sola protagonista: la donna, che allontana qualsiasi volontà maschile e si impossessa di una maternità che, pur non essendo il frutto di una sua scelta personale, occupa un’assoluta rilevanza nella vita della protagonista.

Unamuno mostra ne La zia Tula la figura della madre divisa nelle due sorelle: Rosa incarna la dimensione naturale, il corpo, l’amore fisico che mette al mondo i bambini; per questo, sua sorella la incita ad amare molto suo marito. Gertrude simboleggia invece l’anima, l’amore spirituale e casto, le cui radici derivano dalla figura della Vergine Madre, che ha dato alla luce non essendo stata macchiata dal peccato carnale. La zia Tula offre, quindi, una rielaborazione complessa e originale del mistero mariano, ponendo il personaggio in un quadro di riferimento pienamente cristiano.

Fonte dell’immagine in evidenza: Amazon

Altri articoli da non perdere
Mara Tribuzio e il suo nuovo romanzo: Raccontiamoci
Raccontiamoci di Mara Tribuzio

Mara Tribuzio è nata a Bitonto nel 1979. Ha frequentato il liceo classico, si è laureata in Lettere Classiche con Scopri di più

Paolo Cortesi e L’ultimo incubo di Kafka | Recensione
L'ultimo incubo di Kafka di Paolo Cortesi

L'ultimo incubo di Kafka di Paolo Cortesi Paolo Cortesi è uno scrittore e saggista ed è nato a Forlì il Scopri di più

Omaggio alla penna di Valeria Parrella
Valeria Parrella

Viaggio tra le pagine della scrittrice Valeria Parrella Divido l'appartamento con una Forza che mi proibisce di essere puntuale. La Scopri di più

Lune di miele di Chuck Kinder per Fazi Editore: gli uomini di carta (Recensione)
Lune di miele di Chuck Kinder: gli uomini di carta

Chuck Kinder, pubblicata la seconda edizione di Lune di miele Lune di miele, pubblicato per la prima volta nel 2002 Scopri di più

Rossella Montemurro presenta Calci e pugni sul tetto del mondo
Rossella Montemurro

È stato pubblicato lo scorso febbraio, per conto di Altrimedia Edizioni, “Calci e pugni sul tetto del mondo. Biagio Tralli, Scopri di più

Dentro l’acqua di Paula Hawkins | Recensione
Dentro l’acqua di Paula Hawkins | Recensione

Dentro l’acqua è uno degli ultimi romanzi dell’ex giornalista e attuale scrittrice londinese Paula Hawkins. Nel 2017, non molto tempo Scopri di più

A proposito di Giorgia Antropoli

Vedi tutti gli articoli di Giorgia Antropoli

Commenta