Le isole dei sogni impossibili, il saggio di Riccardo Bottazzo | Recensione

le isole dei sogni impossibili recensione

Le Isole dei Sogni impossibili è l’ultimo saggio di Riccardo Bottazzo edito il Frangente. L’autore veneziano è un giornalista professionista, che si occupa di tematiche ambientali, reportage in zone di guerra e di battaglie ancora poco dibattute, per far sì che queste storie vengano raccontate. All’attivo ha diversi libri, tra cui Liberalaparola edito Terra e Il porto dei destini sospesi edito Maremagnum.

Le isole dei sogni impossibili, il saggio

L’incipit de L’Isola non Trovata di Francesco Guccini, da una poesia di Guido Gozzano, introduce Le isole dei sogni impossibili, un’opera concisa che, con minuzia e acume, cataloga le isole indipendenti presenti sul globo.
Per quanto la sua descrizione possa addurre a un semplice elenco, Riccardo Bottazzo propone al lettore un saggio dai toni filosofici, che mira a raccontare l’isola come un luogo in cui tutto il potenziale può diventare reale.
L’autore racconta un universo di territori che disseminano il pianeta e lo spazio narrante, attraverso ciò che rappresentano per chi le crea: un sogno, un ideale, un pensiero; lo fa ricorrendo alla metafora letteraria dell’isola, come luogo immaginario nel quale nascondersi e dar vita a un universo possibile.

«L’Isola è il luogo in cui ogni ipotesi è possibile»

Grazie alla loro morfologia peculiare, circondate dal mare che le delimita e difende i sogni di chi le abita dai condizionamenti e le consuetudini, le isole diventano regni, repubbliche, società utopistiche, luoghi reali o immaginari all’insegna della libertà.

Il tomo è diviso in sette parti, la prima, L’Arcipelago degli iconoclasti, un titolo irriverente per una sezione che racchiude storie di individui che hanno occupato le proprie isole o addirittura le hanno costruite, come la celeberrima Isola delle Rose dell’ingegner Giorgio Rosa, come atto di ribellione contro le convinzioni e le tradizioni.
La seconda, L’arcipelago dei Nababbi Oppressi detto anche Tax Free, racconta storie di uomini che hanno cercato di realizzare paradisi fiscali liberi dalle tasse, ma anche progetti di natura sostenibile.
L’arcipelago pesce d’aprile è il titolo della terza parte che, per antonomasia, cataloga isole che hanno fatto parte di scherzi e messe in scena.
E infine, l’arcipelago dell’isola che c’è, l’arcipelago degli eterni ghiacci che racconta delle isole vicino ai poli, l’arcipelago degli inestinguibili conflitti che racchiude le storie di isole contese e per ultimo, l’arcipelago della Sovrana truffa.

Le isole dei sogni impossibili è un saggio denso di informazioni, da sviscerare lentamente, che innestano nel lettore la voglia di conoscere la storia di tutte le micronazioni raccontate.

«Per i poeti, per i folli, per i sognatori, ogni isola è l’Isola non trovata, l’Isola che non c’è. E proprio per questo continuano a cercarla sino al naufragio.»

 

Immagine di copertina: Il Frangente

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A proposito di Dana Cappiello

Classe 1991, laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione. Ho sempre sentito l’esigenza di esprimermi, impiastricciando colori sui fogli. Quando però i pensieri hanno superato le mie maldestre capacità artistiche, ho iniziato a consumare decine di agende. Parlo molto e nel frattempo guardo serie tv e leggo libri.

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