Le origini del male di You Jeong-jeong | Recensione

Se un giorno vi svegliaste improvvisamente ricoperti interamente di sangue, in una stanza ricoperta interamente di sangue, in una casa imbrattata di sangue, senza avere la memoria di come tutto questo possa essere accaduto, come reagireste? Cosa fareste? Sareste calmi e razionali, o affrettati e impanicati?
Il protagonista di Le origini del male di You Jeong-jeong, Yu-jin, rimane incredulo al sentore metallico del sangue, alla sua consistenza ormai secca e al suo colore scuro, ma si alza dal letto determinato a scoprire cosa sia accaduto la notte prima.

Chi è You Jeong-jeong

Scrittrice di fama mondiale e nazionale, You Jeong-jeong nasce nel 1966 in Corea del Sud, dedicando anni a lavori nel campo sanitario: occupa nove anni della sua vita a lavorare nell’ambito delle assicurazioni sanitarie, altri cinque anni ad essere un’infermiera psichiatrica, giustificando dunque la sua conoscenza arguta dei disturbi mentali. Vince all’età di 41 anni un premio letterario nazionale, cementando l’inizio della sua produzione di thriller che diverranno bestseller, dei quali il più conosciuto rimane Le origini del male, anche conosciuto come The Good Son, ispirato ad una storia realmente accaduta.

La trama di Le origini del male (con spoiler)

Yu-jin, protagonista della storia e ragazzo modello, studioso ed educato, si sveglia da una notte che proprio non riesce a ricordare, imbrattato dal sangue che ricopre la camera e scende con una scia fino al piano di sotto. Alla fine del nastro di sangue ritrova il corpo esanime della sua stessa madre, la gola della donna tagliata ed aperta in modo che abbia le apparenze di una bocca ridente spalancata, un macabro scherzo del destino.
Yu-jin pensa; pensa a cosa deve fare, a chi è stato, a chi può dirlo, a come può raccontare il tutto senza essere accusato di omicidio, a come ricordare quanto accaduto la fatidica notte precedente.

Cosa funziona del racconto?

Tra vuoti di memoria, progressioni, alternanza tra il presente e i ricordi passati di Yu-jin, ci ritroviamo immersi in una tana del Bianconiglio confusionaria e rivelatrice allo stesso momento, un excursus dove solo la scrittrice sa cosa è realmente accaduto la notte dell’omicidio, e noi lettori possiamo solo scoprire poco a poco, simultaneamente al protagonista del racconto, come si è arrivati alla morte, o omicidio, della mamma di Yu-jin.
Il passato del protagonista è decisamente più oscuro di quanto viene fatto trasparire all’inizio; i segreti che gli vengono proposti e le verità che gli vengono nascoste, così come le sue stranezze e le sue peculiari “voglie” notturne, le ansie della madre e dei suoi familiari, tutti costantemente preoccupati per lui a causa della sua epilessia del lobo temporale, sono elementi che fanno della trama un capolavoro letterario.
Il libro è scorrevole e commovente, il ritratto di un uomo malato e incompreso, alle prese con una società che non lo accetta e con una madre che lo scherma da tutto, preoccupazioni insolenti che risulteranno nella sua dolorosa e spaventosa morte.

Vi chiedete a cosa risalgono le origini del male di Yu-jin e come affronterà i suoi demoni interni? Vi basta dare un’occhiata al libro di You Jeong-jeong, Le origini del male.

Fonte immagine: Amazon

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