Nannarella di Giancarlo Governi | Recensione

Nannarella di Giancarlo Governi. Recensione

Nannarella è un romanzo-biografia di Giancarlo Governi, edito da Fazi.

Trama 

Anna Magnani nonostante siano trascorsi cinquant’anni dalla sua morte, rappresenta sempre un’icona del cinema italiano del dopoguerra.
Un’artista senza tempo, capace di spaziare con naturalezza e spontaneità dai toni drammatici a quelli leggeri, ma soprattutto simbolo di riscatto ed incarnazione delle passioni tipiche di quegli anni.

Nannarella: un libro senza tempo

Nel nuovo libro edito da Fazi, Nannarella, si arricchisce di un capitolo dedicato alla sua famiglia, immigrata a Roma, ma di origini romagnole. L’autore, Giancarlo Governi, ripercorre la brillante carriera di Anna Magnani, che si configura come protagonista indiscussa di una intera stagione artistica, una delle più famose ed apprezzate di tutti i tempi.
All’interno di Nannarella, si susseguono flash, aneddoti ed episodi di vita vissuta, incontri, tristezza, ironia, che segnano l’esistenza della donna.

Raccontare la grandezza di un’attrice del calibro di Anna Magnani non è facile, ma Nannarella è l’esempio che riuscire nell’intento è possibile, e la penna di Giancarlo Governi ne è un esempio lampante. Sapeva far ridere, ma riusciva anche ad emozionare con forte intensità.
Le pagine di Nannarella ripercorrono la vita artistica e privata della Magnani, con suggestione e svelando retroscena sconosciuti di un’esistenza spesso difficile, ma contraddistinta da tante soddisfazioni professionali, ricordi, vicende personali e tanto altro ancora. Quella di Anna Magnani fu una vita vissuta a trecentosessanta gradi, con la stessa passione che la celebre attrice sapeva “utilizzare” come strumento di recitazione.

Nannarella, donna, attrice, passionale, estremamente bella, a tratti inavvicinabile, dal carattere difficile ma dall’oggettiva bravura, che ha designato la storia del cinema italiano. Si tratta di una storia appassionante, dettagliata grazie alle note presenti all’interno del libro, che si legge facilmente e con piacere, anche per l’uso di citazioni e interviste, seppur minimo, ma sapientemente inserito in un tessuto narrativo che ne designa un vero e proprio ritratto letterario. Nannarella non è una semplice biografia, come molti potrebbero pensare, non bisogna essere appassionati di cinema per leggere il libro; si tratta di un vero e proprio racconto disincantato, arricchito con elementi che nessuno conosce, studiato nei minimi dettagli.
Una ricostruzione storica della vita e del contesto familiare, artistico, culturale in cui la Magnani diventò Nannarella: un mito vivo nella memoria di tutti, nonostante il trascorrere del tempo. L’autore riesce ad intrecciare e “mescolare” gli aspetti propri della vita privata e dettagli dell’esistenza pubblica dell’artista. Dal rapporto con la nonna, che la crebbe come se fosse la mamma e che sin da subito ne intuì la vocazione artistica, ma anche la forte passione per la recitazione, il calore, l’amore che il pubblico le regalava, una concatenazione di fasi, che una dopo l’altra, formarono la donna prima e l’attrice poi, portandola al successo. Indiscusso. Senza precedenti. Meravigliosamente unico. Poetico e letterario al tempo stesso. Indubbiamente Anna Magnani è un personaggio di transizione fra la donna subalterna e la donna liberata; e in Nannarella vengono fuori tutte le contraddizioni di un’attrice che non conosce tempo.

Un libro intenso e scorrevole, estremamente bello, dinamico e ben scritto, lineare in ogni parte che lo compone. Nannarella è un romanzo fondamentale per la storia del cinema italiano, un libro che tutti dovrebbero leggere e che contribuisce ad arricchire la cultura italiana.
Grazie all’immagine che Giancarlo Governi crea, è quasi come se venisse fuori un ritratto diverso dell’attrice, non Anna Magnani che tutti conoscono, ma una donna con paure, ricordi, tensioni, speranze, tenacia e tanto altro.

È quasi come se la vera essenza di Nannarella, venisse fuori, riportandola in scena.

Fonte immagine di copertina: Fazi editore

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