Non sono una signora, il nuovo romanzo di Anna Premoli

recensione di non sono una signora anna premoli

Non sono una signora è il nuovo romanzo di Anna Premoli, edito Newton Compton. L’autrice croata con cittadinanza italiana si è trasferita in Italia nel 1987, e ha conseguito una laurea in economia alla Bocconi. Vincitrice del premio Bancarella nel 2013 con Lasciati Odiare, ha pubblicato 15 romanzi e ha venduto più di un milione di copie.

Non sono una signora, la trama

Ambientato a New York, Non sono una signora narra la storia di Audrey, un’irriverente scrittrice di romanzi erotici e fervente femminista, che vive le sue relazioni alla giornata, traendone fertile humus per le sue storie.
Durante l’ennesimo appuntamento catastrofico, la sua attenzione viene catturata immediatamente da un’altra persona, Matthew, un uomo affascinante e apparentemente perfetto che, però, ha degli ideali diametralmente opposti ai suoi.
Audrey, d’altronde, non sa che da quell’incontro improbabile la sua vita cambierà drasticamente e intraprenderà un percorso, durante il quale, dovrà rivedere tutti i suoi principi e le sue convinzioni e interrogarsi su cosa significhi davvero trasgredire.

Che cos’è davvero la trasgressione?

Anna Premoli conclude il ciclo di libri ispirati alle scrittrici di romanzi rosa con la storia di Audrey Thomas, amica di Laurel, protagonista di È solo una storia d’amore, primo volume della serie.
Chiude in modo coerente un cerchio, con la creazione di un piccolo microcosmo che coesiste in più narrazioni disseminate nella Grande Mela.
Anna Premoli si riconferma la regina della chicklit all’italiana, tessendo tele di storie fatte di emozioni, riflessioni e relazioni romantiche che incantano i lettori alla ricerca di leggerezza tra gli scaffali delle proprie librerie di fiducia.
Non sono una signora è un romance intrigante e spassoso che, al contempo, invita alla riflessione sulla censura, su cosa definisca effettivamente trasgressivo un libro.
Lo fa in maniera leggera, insinuando nel lettore la curiosità di scoprire perché alcuni capisaldi della letteratura siano stati considerati scandalosi, senza appesantire la narrazione con nozioni fuori contesto, per un romanzo che non pretende di impartire lezioni.
Anna Premoli, infatti,  riporta delle vere e proprie chicche letterarie poco conosciute, che stuzzicheranno chi  non è avvezzo a grandi titoli del passato.

Il peso delle proprie convinzioni

Con il personaggio di Audrey Thomas, Anna Premoli apre una riflessione riguardo l’essere irrimediabilmente se stessi e fino a che punto sia sano non tradire mai le proprie convinzioni.
Il viaggio della sua eroina compie un ciclo perfetto, in tal senso. L’autrice presenta al lettore una donna radicata all’idea di libertà, ma senza alcun tipo di apertura mentale. Si definisce femminista, ma non è disposta ad accettare che un’altra donna possa esserlo pur sposandosi e vivendo una relazione canonica.
È chiaro dal primo momento che Audrey non sia così di larghe vedute come si definisce e che sia pronta a giudicare, senza però riuscire a incassare le critiche.
La scandalosa scrittrice di romanzi erotici ha un arco ben definito e coerente, rispetto alle premesse. Riesce a crescere e maturare tra le pagine e, soprattutto, comprendere che essere libere non vuol dire rifuggire dalle relazioni.

Dietro l’aura disimpegnata da romanzo rosa, in Non sono una signora si nascondono riflessioni e spunti stimolanti, che possono stuzzicare chi non si è ancora avvicinato al mondo dei classici della letteratura.

 

Fonte immagine: Newton Compton editore.

A proposito di Dana Cappiello

Classe 1991, laureata in Lingue e specializzata in Comunicazione. Ho sempre sentito l’esigenza di esprimermi, impiastricciando colori sui fogli. Quando però i pensieri hanno superato le mie maldestre capacità artistiche, ho iniziato a consumare decine di agende. Parlo molto e nel frattempo guardo serie tv e leggo libri.

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