One life, l’avvincente libro sulla vita di Megan Rapinoe

one life

One life è l’avvincente biografia di Megan Rapinoe, edito da Garzanti editore, con la traduzione di Giulia Vallacqua

One life, sinossi

Megan Rapinoe è una delle calciatrici più forti di sempre. Ma le medaglie d’oro e i successi conquistati sul campo di calcio rappresentano solo una parte della sua storia, perché Megan Rapinoe è oggi una vera icona, una paladina dei diritti lgbt, delle pari opportunità, della lotta alle ingiustizie sociali. Cresciuta in un paesino conservatore nel Nord della California, ha appena quattro anni quando dà il primo calcio a un pallone. I genitori la incoraggiano a seguire l’amore per lo sport, ma la educano anche all’impegno nella comunità e al volontariato.

È lì che nasce quella passione che l’ha accompagnata per tutta la vita e arriva fino al 2016, quando è la prima atleta bianca di alto profilo a inginocchiarsi per protesta durante l’esecuzione dell’inno nazionale americano, contro l’ingiustizia razziale e la brutalità della polizia. Le proteste e le critiche sono state immediate, ma subito sommerse da un’enorme ondata di supporto. Raccontandosi per la prima volta, dalle discriminazioni subite fino all’invito rifiutato alla Casa Bianca di Donald Trump, Megan Rapinoe esorta ciascuno di noi a prendere in mano la propria vita, a far sentire la propria voce e a impegnarsi per migliorare – con grandi azioni e piccoli gesti –il mondo in cui viviamo.

One life parte senz’altro in maniera incisiva ed incalzante, impugnando fin dalle prime righe il nocciolo della questione: durante un evento pubblico, Megan Rapinoe, si inginocchia per protesta durante l’inno nazionale americano, contro le ingiustizie raziali. Ciò scaturisce una serie di reazioni avverse da parte di esponenti politicamente influenti, dalle masse, e dai semplici haters. Tuttavia, non mancano i messaggi di solidarietà e l’appoggio delle minoranze. La questione razziale, fin da subito, sembra essere uno degli argomenti principi dell’intera biografia. Megan non le manda a dire, non ha peli sulla lingua, e non ha paura di esporsi, ciò caratterizza fin da subito il suo personaggio che ben si allontana dalla mera finzione narrativa, abbracciando fermamente il concetto di persona pubblica.

La prima parte del libro si concentra sulla vita passata, tempi in cui una Megan bambina si diverte a giocare con i suoi fratelli, impregnandosi in maniera consistente in una vita semplice fatta di buoni profumi, grandi paesaggi, ma soprattutto nella normalità della cittadina di Redding. La vita di Megan è fin da subito senza regole e principi cardini. I figli della famiglia, infatti, crescono educati e felici, senza costrizione alcuna.

La conca familiare e i primi problemi

Da qui sembra evincere un altro concetto importante: la libertà. Megan non detiene alcun vincolo con gli altri, neppure con i suoi genitori. Fin dalla tenera età sceglie i suoi abiti seguendo gusti ed inclinazioni maschili, senza farsi domande né ascoltare i quesiti altrui. Megan non sembra il maschiaccio di casa, né una persona prossima ad una vita “scapestrata”, quanto piuttosto scioglie il nodo dei suoi dubbi esistenziali dando man forte alla libertà che sceglie di vivere con sé stessa e gli altri. Megan parla diverse volte di libertà di genere, concetto che insieme alla parità razziale, sembra restituire una parvenza politicamente positiva al suo libro.

Interessante anche il concetto gemellare, Megan, infatti, è la seconda venuta al mondo di un parto gemellare. Sua sorella Rachael per molto tempo sarà la sua ombra e la sua leva d’equilibrio, quando una è taciturna l’altra è chiassosa, quando una commette errori, l’altra diventa la detentrice del giusto. Nella parte dedicata a sua sorella, si indagherà da vicino l’aspetto emotivo e profondo dell’avere al proprio fianco una copia similare di sé stessi.

Accanto al rapporto emozionante con sua sorella, ci sarà un altro aspetto familiare molto intenso: la presenza di suo fratello Brian. Il ragazzo, dapprima fonte d’ispirazione per Megan sia per quanto riguarda le note estetiche che per le aspirazioni di vita, diventerà una nota dolente dell’intera famiglia. La tossicodipendenza degli anni neri sarà raccontata con attenta psicologia e profonda empatia.

Coming Out e parità di retribuzione

Anche il concetto di coming out  è uno dei pilastri cardini del libro. Megan Rapinoe infatti, non avrà timore nel dichiarare con attenta minuzia chi è e cosa vuole essere nella propria vita. Collegato a tale aspetto, si arriverà a discutere dei suoi amori, quello basilare con Sera, e quello esplosivo ed inaspettato per Sue. Entrambe le relazioni saranno trave fondante di una struttura appassionante ed incasinata che lascerà il lettore commosso ed entusiasta fino alla fine.

Altro concetto importante per cui si batte la Rapinoe è la parità di retribuzione. Questo, insieme agli altri argomenti, sembra far di lei, la paladina del giusto, delle proposte sane, della voce alta che schiarisce le nebbie più corpose. Megan Rapinoe attraverso il dialogo vuole legittimare la questione gay, restituire dignità pari agli stipendi di tutti, e soprattutto mettere finalmente un punto alle discriminazioni raziali.

Il libro essendo una biografia, ha tutto il sapore di “casa”, esso, infatti, porta il lettore nei luoghi del cuore, nei posti dove tutto è cominciato, nelle tribune dei primi successi, negli spogliatoi, nei pullman sudati, nelle camere d’albergo, il tutto scritto e svolto in maniera appassionante.

Le foto finali sulla vita di Megan Rapinoe, regalano il tocco finale di un libro già ben riuscito, in un tripudio di colori e inquadrature, dove spiare da vicino le cose che la calciatrice ci ha ben raccontato nei suoi scritti.

One Life è un libro per chi ama il calcio, per chi lo guarda con sospetto, per chi ama le cose giuste e si batte per gli altri. È un libro dove si parla ad alta voce di cose giuste e belle, dove giocare a nascondino su temi sensibili vuole diventare un divieto volto a tutti.

Immagine in evidenza: Garzanti editore

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