Palazzo di Sangue, di June Hur | Recensione

Palazzo di sangue

Sei appassionato di letteratura coreana e ti interessa degli avvenimenti accaduti nella Corea del Sud del 1700? Allora Palazzo di Sangue, edito De Agostini libri (DeA) – pubblicato il 17 Maggio 2022 con la traduzione di Ilaria Katerinov, è il libro che fa per te. Gli eventi storici narrati nel romanzo sono riproposti in chiave narrativa dall’autrice, interessata, anche per le sue origini, alla letteratura coreana. Si tratta del primo romanzo di June Hur pubblicato in Italia.

Biografia June Hur

June Hur è nata in Corea del Sud, ed è cresciuta in Canada. Laureata in Storia all’università di Toronto, è appassionata di scrittura e tradizioni coreane. Palazzo di sangue è il suo primo romanzo pubblicato in Italia ma il suo romanzo di esordio è The Silence of Bones. June Hur ha studiato tanto e ha sfogliato un ampia selezione di fonti prima di scrivere questo romanzo.

Trama di Palazzo di Sangue

Hyeon è una diciottenne nel XVIII secolo, figlia illegittima e con la passione per la medicina. La vita non sarà facile per lei, vivendo nella Corea del 1700 ed essendo donna. Ma con la sua determinazione riesce a diventare infermiera di corte al palazzo del principe. Una notte vengono assassinate quattro donne, ritrovate nell’ambulatorio dove la stessa Hyeon ha studiato. Jeongsu, la mentore di Hyeon, viene indicata come colpevole e condannata a morte. La protagonista però è certa dell’innocenza della sua amica ed è intenzionata a provarlo. La vita a palazzo è intrinseca di mistero e segreti, che costeranno molto a Hyeon. Ella si avvale dell’aiuto di un detective, Eojin, e insieme capiscono che la scia di sangue lasciata all’ambulatorio non è la prima e non sarà l’ultima.

Recensione

Palazzo di Sangue è un romanzo avvincente, ricco di mistero. La narrazione ti fa sentire come se non ne avessi mai abbastanza, ti porta a bramarne di più, tanto è vero che ci si ritrova a consumare in un solo boccone tutta la storia. Sullo sfondo di una storia realmente accaduta, di un Jack lo squartatore coreano, come definito anche nel libro, l’autrice svilupperà una storia d’amore fra Hyeon e Eojin, partendo dal loro primo e illegale incontro ai successivi clandestini, per poi finire con l’essere inseparabili. June Hur descrive nel minimo dettaglio l’ambientazione, i sentimenti dei personaggi, i loro pensieri e le vicende che li accompagnano in questo viaggio. L’autrice mette insieme fatti realmente accaduti, previo studio, e fatti di finzione che talvolta sono basati su fatti reali.

Curiosità su Palazzo di Sangue

Questo libro è ispirato alla vita e morte del principe ereditario Jangheon (“Sado”). Egli fu tratto in inganno e fatto entrare in una madia per il riso che fu poi sigillata per ordine del re, finché non morì di fame otto giorni dopo. Non è chiaro il perché di questo tragico evento ma vi avanzano due teorie. La prima è che il principe fosse affetto da gravi problemi mentali che lo portarono a sviluppare un istinto violento. La seconda, più recente, vede il principe come un ragazzo prodigio le cui idee rivoluzionarie si scontravano con quelle della fazione della vecchia dottrina e che rimase quindi coinvolto nelle macchinazioni politiche ordite alla corte del re. La vicenda del principe è considerata una delle più grandi tragedie della storia della dinastia Joseon (1392-1910).

Fonte dell’immagine: Mondadori.it

A proposito di Francesca Misso

Studentessa di lingue asiatiche unio.

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