Quel prodigio di Harriet Hume: il libro di Rebecca West

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Quel prodigio di Harriet Hume, edito da Fazi, è un libro inedito scritto dall’autrice Rebecca West che tra magia e disincanto riesce a far trapelare un forte ed ammaliante amore, attraverso una storia che saprà sicuramente sorprendere i lettori.

Il nuovo libro di Rebecca West: tra amore e disincanto

La narrazione si basa su una coppia di amanti, lei una pianista e lui un politico dalle forti ambizioni, in realtà due antipodi che, parola dopo parola, si avvicinano e si allontanano, indissolubilmente legati da un filo che non si spezza mai.
I due personaggi, follemente uniti in un rapporto quasi magico, si completano a vicenda e soprattutto lei, pianista stravagante, talvolta simpaticamente svampita, riesce a leggere nel pensiero dell’amato, costringendolo a fare i conti con sé stesso.

Quel prodigio di Harriet Hume, sembra quasi richiamare un sonetto d’amore, che svela in realtà i caratteri psicologici e relazionali di due persone nettamente diverse ma briosamente in sintonia. La sinergia e la positività che sprigionano dal romanzo, è dovuta alla penna estremamente originale e delicata al tempo stesso propria dell’autrice, Rebecca West.

Tra i temi trattati, oltre all’amore, sono molto importanti per comprendere gli sviluppi dei due personaggi il disincanto, un sentimento che insegue un altro sentimento, la presa di coscienza di sé, la razionalità, la casualità.

Quel prodigio di Harriet Hume: una “fiaba” moderna dai contorni antichi

Sicuramente, oltre alla profondità dei temi trattati, ciò che colpisce il lettore, è l’ambientazione, che svolge un ruolo importantissimo all’interno della cornice narrativa; la suggestiva quanto deliziosa Londra, con le varie zone che fanno da sfondo (quasi configurandosi come reali, a portata di mano e non solo dell’immaginazione che scaturisce dalla lettura) nella descrizione di un amore fatto non di compromessi, come una nota musicale stonata in una canzone perfetta, reso perfettamente dallo stile travolgente e quasi magico che crea l’autrice. I due personaggi, due innamorati, seppur in modo diverso, non rappresentano due semplici “pedine” in balia degli eventi; sono piuttosto due persone perfettamente identificabili, con connotazioni ovviamente varie e che vivono a modo proprio lo stesso amore di cui si nutrono.

Per quanto riguarda Harrie, è una donna che riesce a compiere un processo di evoluzione dell’animo e della personalità del protagonista, arrivista senza scrupoli. Ella potrebbe esser paragonata alla donna angelo del Dolce Stil Novo, che con dolcezza e al contempo abilità (priva di qualsiasi cattiveria) contribuiva con l’amore, ad elevare l’uomo. Questo fondamentalmente è ciò che accade all’interno del romanzo, grazie alla maestria dell’autrice, che crea quasi una “favola bucolica”.

L’atmosfera quasi “magica” di questo romanzo, coinvolge i lettori, trasportandoli in una dimensione fiabesca, accompagnati da quella che non è semplicemente una storia d’amore.

Un libro leggero, denso di emozioni (talvolta anche contrastanti) che intratterrà amorevolmente i lettori, con una storia per niente banale, e con due personaggi che rappresentano la perfetta immagine dell’uomo e della donna contemporanei, nonostante la bellezza e la semplicità della protagonista possa far pensare ai componimenti propri della poetica tanto decantata ed amata dal Sommo Dante Alighieri.

 

 

Fonte immagine: ufficio stampa.

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