Sostiene Pereira di Tabucchi: dittatura e censura | Analisi

Sostiene Pereira di Tabucchi: dittatura e censura | analisi

Sostiene Pereira di Tabucchi è un romanzo pubblicato da Feltrinelli nel 1994 e racconta la storia di Pereira, un giornalista di un piccolo quotidiano di Lisbona e della sua trasformazione dal distacco passivo all’azione contro la dittatura in Portogallo.

Sostiene Pereira di Tabucchi: la trama

Sostiene Pereira di Tabucchi racconta la storia del malinconico redattore di un giornale cittadino di Lisbona, il quale prova ripugnanza per le violenze messe in atto dalla dittatura di Antonio Salazar. Ciononostante il suo atteggiamento iniziale è distaccato dalla realtà, ciò deriva dalla sua ossessione per la morte nata dopo la perdita di sua moglie. La storia ha un primo momento di svolta quando un giorno Pereira affida a un giovane, di nome Monteiro Rossi, la rubrica del giornale dove vengono riportati i necrologi di importanti scrittori, tra cui D’Annunzio, Marinetti e Majakovskij. I testi scritti dal giovane vengono però considerati dal protagonista impubblicabili a causa della totale libertà d’espressione che caratterizza la scrittura del giovane, dalla quale emerge anche il suo orientamento politico di sinistra. Pereira è quindi combattuto tra aiutare il ragazzo, che è un militante comunista clandestino, e il desiderio di rimanere fuori dalle questioni politiche, che riguardavano in questo caso una forte critica al regime dittatoriale. La trasformazione del protagonista di Sostiene Pereira di Tabucchi è graduale, infatti un altro evento fondamentale per raggiungerla è l’incontro del nostro personaggio con il dottor Cardoso e con il sacerdote padre Antonio, i quali attraverso i loro discorsi lo aiuteranno ad uscire dalla sua mentalità passiva nei confronti del regime. In particolare l’evento che segna la presa di posizione da parte del protagonista sarà la morte di Monteiro, il giovane ragazzo infatti aveva lasciato Lisbona per una regione dell’interno, dove voleva reclutare giovani portoghesi disposti a combattere una guerra civile contro il dittatore e le sue forze armate. Tornato a Lisbona, dopo essersi rifugiato nella casa di Pereira perché ricercato dalla polizia politica, il giovane sarà picchiato fino alla morte da tre poliziotti che cercavano di farlo confessare. Questo è l’evento decisivo che porta il protagonista del romanzo all’azione contro il regime, egli infatti pubblica sul suo giornale un articolo di denuncia proprio incentrato sulla morte del giovane articolista, riuscendo a raggirare la censura del regime, prima di lasciare il Portogallo.

La dittatura e la censura

Nel romanzo Sostiene Pereira di Tabucchi emerge uno spaccato della realtà portoghese ai tempi della dittatura di Salazar facendo riferimento alla polizia politica, alla repressione di ogni forma di dissenso, ma soprattutto alla censura applicata su qualsiasi articolo che riportasse notizie contrarie alla linea della dittatura. Inoltre il romanzo si basa soprattutto sul cambiamento del protagonista che inizialmente, seppur appare sensibile e contrario alla violenza del regime, non mette in atto nessuna forma di azione perché tormentato dalla paura della morte, fino a quando un evento da lui considerato inaccettabile non smuove del tutto la sua coscienza. Così dalla situazione di passivo distacco, egli si carica di responsabilità nei confronti del momento storico in cui sta vivendo e della comunità, che appare esattamente nella sua stessa posizione di accettazione, e denuncia l’accaduto. Il romanzo Sostiene Pereira di Tabucchi presenta quindi un accenno di speranza per il futuro, cioè l’augurio che qualcosa possa cambiare, ma per farlo è necessario che ciascuno agisca denunciando le violenze e le ingiustizie cui quella società era sottoposta.

Fonte immagine: [Wikimedia Commons]

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