Gli anni ’70 sono stati un periodo estremamente florido per la musica. È il periodo dove si affermano le prime vere icone musicali, un momento di sperimentazione e di libertà personale. Rock, Soul, Funk, Disco: gli anni ’70 hanno lasciato un segno indelebile, in cui si sono affermati alcuni tra gli artisti migliori di tutti i tempi, che hanno dato vita a canzoni iconiche e indimenticabili.
Indice dei contenuti
Musica anni ’70: la playlist in sintesi
7 indimenticabili capolavori internazionali
Musica anni ’70: la playlist in sintesi
Per una rapida panoramica, ecco una tabella con i brani iconici che hanno segnato il decennio, rappresentando generi e artisti che hanno fatto la storia.
Canzone / Artista | Anno / Genere |
---|---|
Bohemian Rhapsody / Queen | 1975 / Rock |
Stayin’ Alive / Bee Gees | 1977 / Disco |
Heroes / David Bowie | 1977 / Art Rock |
Don’t Stop ‘Till You Get Enough / Michael Jackson | 1979 / Disco, Funk |
Il mio canto libero / Lucio Battisti | 1972 / Pop, Cantautorato |
7 indimenticabili capolavori internazionali
Go Your Own Way – Fleetwood Mac (1976)
Scritta da Lindsey Buckingham dopo la rottura con la compagna di band Stevie Nicks, questo brano rappresenta un’ipotetica conversazione tra le due controparti, per metabolizzare la separazione e andare avanti con le proprie vite.
Heroes – David Bowie (1977)
Un singolo che si rivela una svolta fondamentale nella carriera di Bowie, degno di nomina quando si parla di musica anni ’70 e non solo. L’iconica presenza di Bowie si riversa in questo grido all’amore, le parole di questo testo sono ricche di poesia nella loro semplicità e il loro potere risuona ancora oggi nel cuore di chiunque la ascolti.
Heart Of Glass – Blondie (1979)
La storia di un rapporto tra due controparti un tempo innamorate giunge al termine nel momento in cui entrambi sviluppano “un cuore di vetro”, a indicare un qualche tipo di ostacolo che ha preso le redini del loro amore. Una delle canzoni più note negli anni ’70, ancora iconica al giorno d’oggi.
Don’t Stop ‘Till You Get Enough – Michael Jackson (1979)
L’inizio della sua carriera da solista è marcato dal suo primo album Off The Wall. Il re del Pop conquista le folle con la sua musica, rendendo questo singolo uno dei pezzi disco più iconici di tutti i tempi. Il pezzo fu scritto da Michael stesso, il quale afferma che il significato della canzone è a interpretazione soggettiva.
Gimme! Gimme! Gimme! (A Man After Midnight) – ABBA (1979)
La band svedese degli ABBA porta in campo un singolo tra i più iconici di tutti i tempi, così risonante a livello musicale da influenzare perfino gli artisti degli anni successivi. Numero uno nelle classifiche di molti Paesi europei, questa canzone parla di una giovane donna, la quale stanca della sua vita solitaria, desidera qualcuno che le stia accanto e che renda le sue giornate più piacevoli.
Stayin‘ Alive – Bee Gees (1977)
Impossibile ascoltare musica anni ’70 senza pensare a questo classico della musica disco. il singolo, parte della colonna sonora de “La febbre del sabato sera”, parla della “lotta alla sopravvivenza” di un uomo nella grande città di New York, una città degna di caos e viverci non è un’avventura adatta a tutti.
Bohemian Rhapsody – Queen (1975)
Non poteva mancare questo capolavoro della musica, nato da una delle band più grandi di tutti i tempi. Il vero significato del testo non è mai stato rilasciato in modo esatto dai componenti della band, facendo pensare che si tratti di qualcosa di strettamente personale. Alcuni pensano che sia stata la canzone con cui il grande frontman Freddie Mercury abbia dichiarato la propria omosessualità, ma nessuno ha mai confermato o smentito tale speculazione. Al di là di tutto, Bohemian Rhapsody rimane una delle canzoni migliori mai esistite.
La musica italiana degli anni ’70
Oltre alla scena internazionale, l’Italia ha vissuto un decennio d’oro, soprattutto grazie al genio dei suoi cantautori.
Il mio canto libero – Lucio Battisti (1972)
Una delle canzoni simbolo non solo di Lucio Battisti, ma di un’intera generazione. Il brano è un inno alla libertà individuale e all’amore come forza per superare le convenzioni sociali e le barriere. La melodia, potente e liberatoria, accompagna un testo poetico firmato da Mogol, creando un capolavoro senza tempo della musica italiana.
L’anno che verrà – Lucio Dalla (1979)
Scritta sotto forma di lettera a un amico, questa canzone è diventata un inno di speranza collettivo, cantato ancora oggi a ogni Capodanno. Con ironia e poesia, Lucio Dalla fotografa le paure e i desideri dell’Italia alla fine degli anni di piombo, trasformando un momento di incertezza in un messaggio universale di fiducia nel futuro.
I generi che hanno definito un’epoca
La ricchezza della musica anni ’70 deriva dalla coesistenza di generi molto diversi tra loro, ognuno con un’identità precisa.
Disco Music: il suono delle piste da ballo, con ritmi incalzanti e atmosfere gioiose. Artisti come i Bee Gees, Donna Summer e gli ABBA ne sono stati i re indiscussi.
Rock Progressivo e Hard Rock: da un lato la complessità e la sperimentazione di band come Pink Floyd e Genesis, dall’altro l’energia potente di Led Zeppelin e Deep Purple.
Funk e Soul: generi carichi di groove e anima, portati al successo da icone come James Brown, Stevie Wonder e, sul finire del decennio, un giovane Michael Jackson.
Cantautorato Italiano: in Italia, artisti come Battisti, Dalla, De André e Guccini hanno usato la musica per raccontare la società, le emozioni e la politica con una profondità senza precedenti.
Immagine in evidenza presa dal sito Wikipedia.org
Articolo aggiornato il: 22/05/2024