Quando si pensa al genere metal tornano alla mente band come i Metallica, i Black Sabbath, Iron Maiden, Mötley Crüe, etc. Però esiste un sottogenere, chiamato industrial metal, nato in Germania che vede come esponenti principali i Rammestein, i Nine Inch Nails e i KMFDM.
Con una grande carriera musicale alle spalle i KMFDM, acronimo per Kein Mehrheit für die Mitleid (Nessuna maggioranza per la pietà) cui significato è ambiguo quanto il concept stesso della band, sono considerati i padri fondatori del genere industrial metal. Formatosi nel 1983 in Germania, il gruppo continua a comporre musica e ad esibirsi in tournee di livello internazionale.
Scopriamo le migliori canzoni dei KMFDM.
Megalomaniac
Megalomaniac è senz’alcun indugio il brano più rinomato della metal band. Infusa con profonda ironia, il pezzo satirizza gli altri gruppi punk che ottengono successo e diventano mainstream; l’incipit in tedesco sottolinea alcuni aspetti materialistici della società “Glück ist nicht käuflich (La felicità non è in vendita)”. Loro sono una ventata d’aria fresca, l’inizio di una rivoluzione musicale “Eternal revolution, this is our sound”. I KMFDM si definiscono la cosa migliore dopo la venuta del Signore Gesù Cristo, insomma la canzone è un inno al delirio di onnipotenza, alla superiorità morale in un mondo fatto di noia e di ripetitività.
Stray Bullet
Altra hit indiscussa, il pezzo suscitò scalpore dopo il rilascio poiché il testo della canzone fu citato da Eric Harris e Dylan Klebold, i due studenti che nel 1999 commisero una strage in una scuola negli Stati Uniti conosciuta come Il massacro della Columbine High School; i due responsabili erano infatti fan sfegatati dei KMFDM e pare avessero preso ispirazione dal lyrics di Stray Bullet per vendicarsi del bullismo subito. Sebbene il frontman Sascha Konietzko finga di impersonificarsi in un proiettile “I am your worst enemy, I am your apocalypse, I have come to rock your world” queste sono metafore per denunciare la violenza sistemica nella società industriale e quindi antitetica a quella messa in atto dai due omicidi.
I <3 You
Con i suoni martellanti e un testo sovvertivo, I <3 You rappresenta il brano per eccellenza del metal industriale. Inizialmente si maschera come canzone d’amore con la tipica cantilena “m’ama, non m’ama” nell’introduzione “I heart you, I heart you not” per poi scendere in una spirale di distruzione, ossessione e violenza. Viene dunque presentato un amore che alle prime armi sembra innocuo per poi progredire pian piano in mania di controllo sul partner “Don’t try to run, there’s nowhere to hidе. Everything, all for you, my blood runs wild. No limit to how far I’ll go, you need to comprehend who’s in control”.
Bait and Swtich
Dall’album Blitz, Bait and Switch è una critica ai modi di agire dei governi e dei leader politici che attirano le masse con false promesse per poi cambiare rotta, una volta ottenuti i voti. Il titolo fa infatti riferimento ad una strategia commerciale usata nella vendita al dettaglio, in cui il venditore attira il cliente con un prodotto falsario (bait) e quando quest’ultimo entra nel negozio, il prodotto non è disponibile e viene pressato dal commerciante affinché ne prenda un altro simile ma più caro (switch).
Amnesia
Amnesia si articola su tematiche quali controllo e conseguenziale perdita, inganno e rimozione della memoria. La voce femminile (Lucia Cifarelli) parla di un’amnesia non soltanto clinica, quanto sociale: dimenticare i propri errore equivale a ripeterli in un ciclo infinito “Bind, torture, kill, I won’t repent“. Inoltre enfatizza sull’alienazione del singolo dalla società e l’impossibilità di fuggire o di trovare un rifugio sicuro. Amnesia si presenta dunque come un’altra tra le canzoni dei KMFDM a fungere da critica sociale, politica e individuale.
Take it like a man
Take it like a man è una delle canzoni dei KMFDM più sovversive, tratta dall’album WTF?!, il brano vede come vocalist Lucia Cifarelli, fondamentale per affrontare temi tabù nel mondo femminile. Si parla, infatti, di un ribaltamento nelle dinamiche di potere tradizionali, in questo caso viene descritta esplicitamente una scena di rapporto sessuale in cui la donna è dominatrice e dice all’uomo di “Take it like a man” ovvero di comportarsi da uomo, ironizzando chiaramente sugli stereotipi di genere e sulla mascolinità tossica. Il contesto satirico e di critica al maschilismo risaltano nei versi in cui si fanno riferimenti a concetti ideologici fissati nella cultura patriarcale “The kind of girl that makes the balls turn blue. Suck it up like a champ on your knees” in cui sopportare il dolore è segno di virilità.
In conclusione, per gli appassionati dell’heavy metal che cercano un sound innovativo e allo stesso tempo una critica sociale, i KMFDM sono la band migliore a soddisfare entrambi i requisiti.
Fonte immagine: Wikimedia Commons (Lilly M), licenza CC BY-SA 3.0.