Canzoni di Carl Brave: le 4 da conoscere

Canzoni di Carl Brave: le 4 da conoscere

Le canzoni di Carl Brave da ascoltare

Carl Brave, pseudonimo di Carlo Luigi Coraggio, è un rapper, cantautore e produttore discografico, nasce a Roma il 23 settembre 1989. All’inizio della sua carriera collabora con il rapper e cantautore Franco126 creando il suo primo album di successo Polaroid, ma grazie al brano Sempre in due nel 2017 i due registrano l’album che in pochi mesi diventa disco d’oro. I due però si dividono come duo e Carl Brave continua la sua carriera da solista con ben 3 album discografici di cui 18 video musicali. Il suo secondo album Coraggio, in riferimento al suo cognome, è dedicato al nonno paterno morto da cui ha preso la passione per la musica, infatti la cover dell’album è un suo omaggio.  

Le canzoni di Carl Brave di genere pop parlano quasi sempre di amore affrontandolo in maniera leggera ma non banale, utilizzando termini romani all’interno dei testi molto spesso esilaranti ma che fanno riflettere. Il suo ultimo album Migrazione è un album più riflessivo in cui parla di se stesso. Ma quali sono le canzoni che non bisogna perdere dei suoi tre album pubblicati? Scopriamone insieme alcune.

Le 4 canzoni più belle di Carl Brave 

1) Noi

Descrive le relazioni con i suoi alti e bassi. «Ho il tuo sorriso sulle labbra, ti ho dato tutti quelli miei, se spariranno abracadabra, mi tengo il tuo» in questa frase anche se mette nel mezzo un termine esilarante come abracadabra, pone in risalto il ricordo del sorriso della persona amata anche se l’amore finirà. «In caso di emergenza non posso stare senza te» si percepisce ancora di più l’esigenza di non poter stare accanto alla persona amata soprattutto in casi più urgenti. E ancora con «Amo quella macchia scura su quel verde che se ti stesse dietro il Colosseo sparirebbe» dove risalta la bellezza della propria donna che farebbe scomparire un qualcosa di così grande come il Colosseo anche citando per gioco la macchia scura.

2) Merci

La seconda tra le canzoni di Carl Brave da conoscere è Merci, grazie in francese. Il videoclip ufficiale girato a Parigi, racconta di questo viaggio giocando molto tra termini francesi e romani. Viaggio che descrive i temi dell’evasione e di ricerca di identità in una gioventù spensierata. «Quattro e mezza, Corso Francia, un mezzo bacio che non era proprio guancia», la canzone si apre con l’immagine di un incontro notturno in Corso Francia, dove condivide un mezzo bacio con la ragazza amata. «Addosso mezzo Whiskey Sour, me l’hai rovesciato tu», in riferimento a un senso di caos e di perdita di controllo nella vita del protagonista. «Na mezza luna sorride, ma in verticale, senza parabrezza non mi sento più la faccia» dove enfatizza maggiormente il desiderio di evasione del cantante.

3) Che poi

Racconta un Carl innamorato di questa ragazza dagli occhi blu ma non sa come catturare l’attenzione di lei e non riesce mai a concludere anche per volere della ragazza. Nelle frasi «Che poi con te è tutto un flirtare ma tu non concludi mai» e «Guarda là, che si gira tutta Roma quando passi, col tuo pantalone bianco all’Ara Pacis» mette in risalto l’impatto che la ragazza attira su di lui ogni volta che passa sempre dalla stessa strada, immaginando che si giri tutta Roma con un pantalone paragonato a un monumento. Altro paragone che fa all’interno del brano: «E sta’ lontani è come sta ai domiciliari», utilizzato per far capire quanto sia difficile star lontani dalla persona che si desidera un po’ come stare ai domiciliari, un qualcosa che non ti permette di esser libero.

4) Gemelli

L’ultima tra le canzoni di Carl Brave è Gemelli dove paragona la fine di un amore all’ospedale Gemelli che si trova a Roma. Con «Stavamo bene, ma c’abbiamo dato un taglio, per darci spazio un po’ di luce. Eravamo gemelli, mo’ siamo al gemelli, ci diamo un taglio non si ricuce» intende la consapevolezza della fine di un amore per dar spazio ad entrambi di star bene e come la fine di un amore provochi del dolore come stare al Gemelli riferendosi all’ospedale. Tanto legati un po’ come gemelli ad arrivare a star male come un taglio che non si ricuce dopo la rottura della relazione. «Ma non me ne vado via. Siamo una birra che è arrivata allo scolo», nonostante ci siano complicazioni nella relazione, lui non riesce a lasciar andare e la paragona a una birra che è arrivata allo scolo ossia al suo limite.

Fonte immagine: Copertina dell’album Notti Brave di Carl Brave

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