Chris Cornell è stato un cantante e musicista statunitense che, nella sua breve vita, ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita del grunge e nella sua evoluzione. Fondatore dei Soundgarden e frontman degli Audioslave, ha fatto parte anche del supergruppo rock Temple of the Dog insieme a Eddie Vedder, ma si è cimentato anche come artista solista. Tra il 1999 e il 2015 ha pubblicato cinque album, un album di cover, due raccolte e numerosi singoli. Nonostante la sua prematura e inaspettata scomparsa nel maggio del 2017, le canzoni di Chris Cornell vengono ancora oggi cantate dai suoi fan, che non lo hanno mai dimenticato.
Le 3 canzoni di Chris Cornell da scoprire
Long Gone
Long Gone, nata come riflessione sulla fine di una relazione dolorosa, oggi può essere letta come una sorta di testamento spirituale dell’artista (With broken wings/I can’t fly). Uscita il 29 luglio 2008 come singolo, fa parte del terzo album solista, Scream. La canzone, come l’intero album, fu inizialmente molto criticata a causa della collaborazione di Cornell con il produttore e rapper Timbaland. Nonostante ciò, riuscì a entrare nella classifica Billboard 200. Pur rappresentando un capitolo anomalo nella discografia dell’artista, Long Gone è una delle canzoni più incomprese ma anche tra le più simboliche. Il testo, profondo e malinconico, viene interpretato con grande emotività da Cornell, suonando quasi come una profezia tristemente avverata (You need to let me fly alone / That’s why I’m long gone, long gone/ It may be too late, our time is done)
Worried Moon
Terza traccia di Higher Truth, ultimo album pubblicato da Cornell prima della sua morte, rilasciato il 18 settembre 2015 e prodotto da Brendan O’Brien. Si contraddistingue dai lavori precedenti per aver ritrovato un sound più intimo e acustico. Questo cambiamento si avverte anche nei testi, fortemente introspettivi e interamente scritti da Cornell. Worried Moon ne è una delle rappresentazioni più riuscite. Costruita su pochi strumenti essenziali (chitarra acustica, qualche linea di basso e tastiere), mette al centro la voce e la narrazione dell’artista. La canzone ha la forma di una poesia dedicata alla luna, che non è intesa come distante o irraggiungibile ma anzi, fa da specchio all’emotività di Cornell: è preoccupata, nervosa, sporca. Come una confidente silenziosa, lui le si affida, consapevole che dall’alto si vede tutto con più chiarezza (Tell me what you know, worried moon / You see further down the road).
Patience
Chris Cornell ha realizzato numerose cover di canzoni già famose nel corso della sua carriera, spesso molto apprezzate. Tra queste spicca la cover di Patience dei Guns N’ Roses. Dopo aver insegnato a sua figlia Toni come suonare la melodia del brano, si è sentito ispirato nel farne una sua versione nel 2016. Cornell era un fan della band e proprio in quello stesso anno i Guns N’ Roses avevano annunciato il ritorno sulle scene. La sua versione di Patience è stata pubblicata postuma soltanto nel 2020, in occasione del suo 56esimo compleanno. Cornell trasforma totalmente il brano, in una versione lenta, toccante ed essenziale. La sua voce, accompagnata solo da una chitarra acustica, rende la canzone una preghiera gentile e destinata a riecheggiare ancora.
Perché ascoltare le canzoni di Chris Cornell
Chris Cornell è stato una delle voci più iconiche del rock degli anni ’90 e si è saputo reinventare attraversando diversi generi musicali, senza mai conformarsi al mainstream né perdere la propria identità musicale. I suoi testi, che spaziano da tematiche sociali a riflessioni intime e esistenziali, sono attraversati da una profonda emotività che colpisce chiunque ascolti.
Fonte immagine: Wikimedia Commons (Chris Cornell) –