Marty Friedman è un chitarrista americano, conosciuto principalmente per essere stato storico chitarrista solista dei Megadeth dal 1990 al 2000. Ha suonato inoltre con Jason Becker, genio virtuoso della chitarra malato di SLA e suo amico stretto, nei Cacophony dal 1986 al 1989. La sua passione per la chitarra nacque quando a 14 anni partecipò ad un concerto dei KISS, dove Ace Frehley, storico chitarrista della band, lo ispirò a prendere in mano la chitarra e imparare da autodidatta. Marty iniziò da subito a comporre musiche originali con la sua prima band perché, a detta sua, era molto più facile che fare le cover. Marty menziona tra le sue più grandi influenze i Ramones, in particolare il loro album Leave Home, il primo che ha comprato in giovinezza. La sua attività da solista è tra le più prolifiche della sua carriera e il suo amore per la musica lo ha portato a trasferirsi in Giappone, dove risiede attualmente: qui è sposato ed è addirittura stato nominato Ambasciatore dell’Eredità Giapponese nel 2016. Tra le canzoni di Marty Friedman, eccone cinque per imparare ad apprezzare le sue capacità e virtuosismi alla chitarra.
1) Dragon Mistress
Tratta da Dragon’s Kiss del 1988, primo album da solista di Marty Friedman. Con Dragon Mistress possiamo già notare la tecnica tipica delle canzoni di Marty Friedman, con assoli distinti e veloci, scale pentatoniche giapponesi e riff metal potenti. Marty racconta che Dragon Mistress è stata una delle sue prime canzoni alla chitarra ad usare l’accordatura in Drop D. Per suonare questa canzone ha usato la chitarra Hurricane di Jason Becker, perché era meglio della sua e aveva la barra del tremolo già montata.
2) Elixir
Tratta da Loudspeaker, sesto album in studio. Elixir è una canzone dalle forti sonorità metal che Marty riesce a rendere sua con il suo stile inconfondibile e particolare. Marty Friedman spiega che la produzione di Elixir è stata un calvario perché ha richiesto molto lavoro, poiché giungeva sempre una nuova idea volta a migliorare la canzone, allungando i tempi di produzione. Elixir è stata la prima canzone dell’artista da solista ad avere un video musicale.
3) Specimen
Prima canzone di BAD D.N.A., nono album da solista del 2010. Specimen è tra le canzoni di Marty Friedman a trasmettere il senso di caos che lo circonda come artista e come persona, nello specifico alla fine della canzone dove tutto diventa particolarmente caotico, buttando ritmo e melodia in un frullatore, creando un mix difficile da riconoscere, ma che funziona perfettamente a livello musicale.
4) Inferno
Canzone di apertura dell’omonimo album, Inferno del 2014. Marty si fa subito riconoscere con la sua velocità e iconica armonia. Marty spiega che parte di Inferno è stata parte di un assolo composto per un Drama Giapponese anni prima: preso quell’assolo, lo ha ampliato e reso una canzone nuova, facendo sì che fosse abbastanza forte e vario da ripeterlo per la durata di 5 minuti. Inferno è tra le canzoni di Marty Friedman più complicate da replicare per un chitarrista.
5) Self Pollution
Self Pollution è la prima canzone di Wall of Sound, dodicesimo album in studio. Marty la descrive come la Inferno di quest’album, ovvero una bestia difficile da domare per tutti i membri della band, che per oltre 5 minuti devono mantenere la concentrazione per suonarla al meglio delle proprie capacità. Marty stesso reputa l’assolo a fine canzone quasi impossibile da replicare dal vivo, in quanto ha usato durante la registrazione il pedale della chitarra che duplica la velocità.
Fonte immagine in evidenza: Profilo X/Twitter di Marty Friedman