5 film sul Giappone (per conoscere la cultura)

5 film sul Giappone (per conoscere la cultura)

Il cinema rappresenta un mezzo attraverso il quale è possibile conoscere nuove realtà e culture, come quella giapponese. Sono tanti, infatti, i film sul Giappone prodotti in tutto il mondo, che permettono al pubblico di poter entrare in contatto con la tradizione giapponese e conoscere piccole nozioni su di essa direttamente dalla poltrona del cinema o dal divano di casa. È per questo motivo che oggi vi proponiamo 5 film sul Giappone da vedere assolutamente per conoscere la cultura di questo meraviglioso Paese!

Film sul Giappone: i 5 titoli prescelti

1. L’ultimo samurai

L’ultimo samurai è un film del 2003, candidato a numerosi premi Oscar, che vede come protagonista il celebre Tom Cruise assieme all’attore giapponese Ken Watanabe, è sicuramente il film sul Giappone tra i più celebri al mondo. Sebbene sia un film sul Giappone, in realtà la maggior parte delle riprese sono state fatte in Nuova Zelanda, infatti in Giappone sono state registrate solo le scene del tempio e tutto il resto è stato fatto negli studi Warner Bros in California o in CGI. Questa pellicola è ambientata negli anni ’70 dell’Ottocento, durante l’epoca Meiji, più precisamente in un periodo di circa nove mesi durante l’anno 1877, durante il quale ci furono numerosi scontri a causa del nuovo governo. Il protagonista è l’ex capitano dell’esercito americano Nathan Algren, al quale viene proposto di diventare addestratore dell’esercito giapponese, al fine di eliminare tutti quei samurai ribelli. È così che l’ex capitano Algren si avvicina sempre di più alla cultura giapponese e al suo mentore Katsumoto, che si apre alle influenze occidentali portate dal capitano Algren, che a sua volta fa propri i costumi della cultura samuraica giapponese. 

2. Memorie di una geisha

Vincitore di tre premi Oscar, Memorie di una geisha è un altro dei film sul Giappone più famosi al mondo, prodotto da Steven Spielberg e diretto da Rob Marshall, pubblicato nel 2005 e tratto dall’omonimo romanzo di Arthur Golden. La storia si svolge in un piccolo villaggio di pescatori in Giappone negli anni ‘30, e vede come protagonista Chiyo Sakamoto, una bambina che viene venduta dal padre, assieme a sua sorella, a causa della malattia della madre. Così Chiyo viene venduta in una okiya, una casa per geishe dove incontra la crudele Hatsumomo, che la costringe ad obbedirle in cambio dell’indirizzo del bordello presso il quale Satsu, la sorella di Chiyo, si trova. Così Chiyo viene obbligata a commettere diversi misfatti per conto di Hatsumomo, ma prendendosene a sua volta tutta la colpa. Quando Chiyo tenta di scappare, viene persino degradata, ed è proprio da questo momento che lei comincia a desiderare di poter diventare una geisha.

Al contrario di quanto è maggiormente diffuso nella cultura odierna, la figura della geisha non è principalmente legata alla prostituzione, bensì allo scopo di intrattenere ospiti con danze e canti. Inoltre, la cosa più importante è che in realtà, le prime geisha erano uomini, e non donne.

3.  La città incantata

Scritto e diretto da Hayao Miyazaki, La città incantata è un film d’animazione del 2001, prodotto dallo Studio Ghibli, considerato il capolavoro di Miyazaki. La protagonista è Chihiro, una bambina di 10 anni che si ritrova, assieme ai genitori, catapultata in luogo che sembra assomigliare ad un parco divertimenti abbandonato. Qui, in realtà i genitori, dopo aver mangiato molto, vengono trasformati in maiali e Chihiro non riesce più ad andare via da questo luogo misterioso, perché se lo facesse verrebbe catturata dalla strega che comanda proprio su quel luogo. Non si tratta di un semplice film d’animazione, ma un film sul Giappone a tutti gli effetti, poiché al suo interno contiene numerosissimi riferimenti alla cultura giapponese, come gli yokai, spiriti sovrannaturali, oppure il personaggio di Haku, che è un drago e lo spirito del fiume Kohaku. Tra i vari spiriti che compaiono in tutto il film, appare anche uno spirito fortemente legato alla fede buddista, infatti questo yokai porta scritto sul suo corpo “Namu Amida Butsu”, il mantra dei buddisti che porta alla salvezza eterna. 

4. 47 Ronin

Un altro film sul Giappone, anch’esso tratto da una storia vera, è 47 Ronin, una pellicola del 2013 con Keanu Reeves e Hiroyuki Sanada. La trama si basa sulla vera storia dei quarantasette ronin che nel 1701 decisero di ribellarsi alla morte del loro daimyō Asano Naganori, attraverso seppuku (suicidio obbligatorio per i samurai) poiché aveva mancato di rispetto al maestro di protocollo dello shogun, che a sua volta aveva insultato il daimyō. Nel film, Keanu Reeves interpreta Aki, un ragazzino preso sotto l’ala del daimyō Asano Naganori, e dopo la sua morte tutti i suoi samurai vengono ridotti a ronin, per fare in modo che non possano rivendicare la morte del loro signore. Al contrario di quanto loro imposto, i ronin decidono comunque di combattere insieme un’ultima volta per rivendicare la morte di Asano, secondo i dettami del Bushido, cioè lo stile di vita dei samurai. 

5. Tampopo

La cucina giapponese è considerata un tassello importante della cultura nipponica, e proprio per questo motivo non può affatto mancare in questa lista un film sul Giappone che vede come protagonista la sua cucina. In questo caso la cultura culinaria giapponese è rappresentata nella pellicola del 1985 Tampopo. Si tratta di una produzione completamente giapponese e che ancora una volta vanta la partecipazione del premio Oscar Ken Watanabe. La storia è una sorta di “ramen western” (ironicamente basato sugli “spaghetti western”) e vede come protagonista una vedova e suo figlio che lavorano nel loro ristorante, appunto, Tampopo. Un giorno arrivano due camionisti al ristorante che fanno partire una rissa, ma sarà proprio uno di essi a diventare il braccio destro della vedova e la aiuterà a far riprendere le sorti del locale. 

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Lucrezia Stefania Scoppetta

Ciao! Sono Lucrezia, ho 21 anni. Frequento l’università “L’Orientale” di Napoli, dove studio lingua e letteratura inglese, giapponese, e portoghese.

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