Fance debutta da solista con Indeed | Intervista

Indeed è il disco d’esordio da solista di Fance, nome d’arte di Fabrizio Fancelli, musicista originario della provincia di Perugia. Composto da otto tracce, con testi sia in italiano che in inglese e francese, l’album si articola attraverso un solido sound che richiama le sonorità new-wave degli anni ‘80/’90 di artisti come i The Cure, Depeche Mode e David Bowie.

Il 17 Maggio al FIM, abbiamo conosciuto Fabrizio e fatto una piacevole chiacchierata con lui, scoprendo un po’ di più di Fance.

Fance, intervista a Fabrizio Fancelli

Parlaci un po’ di te, come hai iniziato a fare musica?

Io da tanti anni suono, suono anche con una cover band che si chiama Mutazione. Facciamo cover di David Bowie, Depeche Mode, The Cure… Musica new-wave anni ’80 però di professione sono un export manager e lavoro all’estero, quindi tutt’altro rispetto la musica. Comunque, vivo e mastico musica da tanto tempo.
Dato che avevo nel cassetto una trentina di pezzi, ho deciso due anni fa di prenderne alcuni e comporre un album da solista. Ho raccolto otto brani per uscire con l’album.

Cosa puoi raccontarci di quest’album?

L’album è composto da otto tracce, cinque in lingua inglese, due in italiano e uno in francese. Scritto in diverse lingue perché, andando all’estero, sono sottoposto a stimoli vari. Alcune, infatti, le ho scritte proprio all’estero. Il singolo Senza Pietà, che ha anticipato l’album, è stato scritto diversi anni fa ed è autobiografico con una metafora. Autobiografico perché parla degli acufeni che sono delle allucinazioni uditive di cui soffro da diversi anni, sono dei piccoli ronzii alle orecchie.

All’inizio sono stati abbastanza duri da affrontare ma adesso nemmeno me ne accorgo. Ma come ti dicevo, all’inizio è stata dura e per distogliermi da questi disturbi mi sono approcciato alla chitarra e da lì mi sono innamorato dello strumento. Quindi ringrazio la chitarra per avermi aiutato ad affrontare questa difficoltà ed avermi dato la possibilità di affacciarmi a questo meraviglioso mondo che è la musica. Allo stesso tempo, però, la canzone è una metafora poiché l’acufene è un po’ quel tracciato che i “benpensanti” ci dicono di seguire.

Ci dicono che per essere delle persone giuste dobbiamo sempre rispettare le regole, ma proprio i “benpensanti” sono molto spesso quelli che si trovano in situazioni spiacevoli perché ci dicono cosa fare ma poi fanno tutt’altro. Questa canzone vuole essere appunto un inno all’indipendenza intellettuale: se uno segue il cuore può fare quello che vuole, sempre utilizzando il buon senso e non uniformandosi.

Anche il resto dell’album segue questa linea tematica?

L’album, in maniera anche un po’ forte, parla della società del momento. Una prima parte parla delle relazioni interpersonali della fredda società del momento, un’altra parte parla dell’amore in tutte le sue forme, perché per me l’amore è fondamentale. Infatti, ho posto molta attenzione nei testi a questo argomento.

A livello musicale che ricerca c’è stata?

Come ho detto anche prima, visto che derivo da gruppi new-wave, quest’album è caratterizzato da contenuti new-wave, con forti giri di basso che si incrociano a riff di chitarre ma ho posto molta attenzione all’elettronica. Ascoltando anche musica indie internazionale ho voluto dare un taglio new-wave elettronico.

Come è stato realizzato?

L’album è stato realizzato da me, visto che suono diversi strumenti sono riuscito a realizzarlo grazie al programma Logic. Poi, in fase editing e mastering, sono andato nello studio professionale di Alessandro Cecconi che è un grande professionista di Città di Castello. Mi ha aiutato molto a sistemare le tracce a livello tecnico, in modo che suonassero in maniera importante.

Mi dicevi che sei spesso all’estero, hai avuto possibilità di esibirti fuori dall’Italia?

Ancora no poiché sono solamente in fase di promozione dell’album ed ho pubblicizzato soltanto il primo singolo in Italia. Il secondo singolo, Cool Down, uscirà a breve, verso giugno probabilmente e sarà anche promosso in Germania, in primis, ma vedrò di promuoverlo anche in altri paesi.

Progetti per il futuro?

Allora uscirà come ho detto il secondo singolo Cool Down a giugno e poi uscirà anche un terzo singolo verso Settembre. Sono tutti corredati da video e su questo punto vorrei un attimo soffermarmi. I video sono stati realizzati da Nicholas Baldini, un grande professionista, è il videomaker di Shade tra l’altro. Ho avuto la fortuna di conoscerlo perché vive vicino casa mia e mi ha dato l’opportunità di lavorare con lui e quindi tutti e tre i video, di cui due in realizzazione, sono e saranno diretti da lui. Sono molto orgoglioso di questo. Per il futuro… Penso che nel 2021 uscirò con un secondo album perché ho già dei pezzi pronti che devo soltanto sistemare.

Riguardo i concerti. Cercherai di esibirti da solo come Fance o vorrai trovare dei collaboratori?

Suonando con i Mutazione, mi farebbe molto piacere esibirmi con loro ma sono molto impegnati, quindi non so in futuro con chi andrò a suonare. Sono aperto a collaborazioni ma comunque conosco diversi musicisti che avrebbero il piacere di collaborare con me.

Ringraziamo Fabrizio “Fance” Fancelli per la disponibilità.

 

Fonte immagine: https://www.facebook.com/Fanceofficial/

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A proposito di Angelo Baldini

Sono nato a Napoli nel 1996. Credo in poche cose: in Pif, in Isaac Asimov, in Gigione, nella calma e nella pazienza di mia nonna Teresa.

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