Guts di Olivia Rodrigo: le 4 canzoni più belle del nuovo album

Guts di Olivia Rodrigo: le 4 canzoni più belle del nuovo album

Olivia Rodrigo (20 febbraio 2003) è una cantautrice e attrice statunitense che ha riscosso negli ultimi anni un notevole successo grazie al suo album di debutto: Sour pubblicato il 21 maggio 2021. La giovane cantautrice ha ricevuto importanti riconoscimenti come tre Grammy e sette Billboard Music Award, stabilendo il record per la più grande quantità di premi vinti da un’artista in un’unica serata. Dopo il tour mondiale di Sour, l’8 settembre 2023 è stato rilasciato Guts di Olivia Rodrigo. Quest’ultimo è un album più maturo rispetto a Sour e parla, attraverso le canzoni, dei dolori della crescita e dell’incapacità che ognuno di noi ha percepito, nell’età compresa tra i 18 e i 20 anni, di trovare il proprio posto nel mondo.

Scopriamo dunque quali sono le canzoni più belle dell’album Guts di Olivia Rodrigo che meritano un dovuto ascolto:

1. Vampire

È il primo singolo del nuovo album Guts di Olivia Rodrigo ed è stato pubblicato precedentemente all’uscita del disco, stabilendosi subito in cima alla Billboard Hot 100 degli Stati Uniti.
Nella canzone viene descritto un ragazzo che si è approfittato di lei e del suo successo: il titolo è una metafora del ragazzo che, proprio come un vampiro, ha risucchiato le energie della giovane, togliendole tutto ciò che poteva, lasciandola sola e senza forze. Vampire riflette il tema della vulnerabilità di fronte alla persona amata della quale non si riescono a vedere i difetti e ci viene descritto come, quando ci si ritrova coinvolti in una relazione tossica, si è convinti che tutto ciò che dica il partner sia la realtà: «and every I girl I ever talked to told me you were bad, bad news. You called them crazy, God, I hate the way I called ‘em crazy too. You’re so convincing» (ed ogni ragazza con cui io abbia mai parlato mi ha detto che eri una cattiva, cattiva notizia. Tu le hai chiamate pazze, Dio, odio il modo in cui le ho chiamate pazze anch’io. Sei così convincente). Ci parla, inoltre, di come ci si sente nel rendersi conto di chi sia in realtà il partner e l’importanza di riuscire ad uscire da una situazione del genere.

2. Ballad of a homeschooled girl

Nonostante l’apparente leggerezza del titolo, nella quinta traccia dell’album Guts, Olivia Rodrigo affronta una tematica profonda che è quella dell’ansia sociale. Infatti per tutta la canzone la cantautrice ci descrive come viene vissuta la socializzazione da una persona che soffre di questa condizione: c’è dunque un continuo interrogarsi su ciò che si è detto o fatto in ambiti sociali, situazione che porta la ragazza a subire una continua sensazione di ansia che la costringe ad isolarsi in casa per evitare di uscire e, di conseguenza, aggirare il continuo ricorrere di questi pensieri negativi: «When I’m alone, I’m fine but don’t tell me out at night, it’s social suicide» (Quando sono sola sto bene ma non chiedermi di uscire la sera, è un suicidio sociale).

3. Pretty isn’t pretty

In questa canzone Olivia Rodrigo riesce a riflettere la sensazione che ognuno di noi ha provato almeno una volta nella vita: quella di non essere abbastanza belli o più semplicemente di non essere abbastanza. Una percezione di noi stessi sicuramente influenzata dalla presenza degli standard di bellezza irrealistici che i social media ci propinano, causando una forte insicurezza che viene perfettamente descritta da Olivia Rodrigo in Pretty isn’t pretty: «I could change my body and change up my face (…) but I’d always feel the same ‘cause pretty isn’t pretty enough» (Potrei cambiare il mio corpo e la mia faccia ma mi sentirei sempre allo stesso modo perché bello non è bello abbastanza). Questa tematica era già stata affrontata da Olivia Rodrigo nella canzone Jelousy, Jelousy, dell’album Sour.

4. Teenage dream

È forse l’ultima traccia Teenage dream quella che esprime al meglio l’essenza dell’album Guts: Olivia Rodrigo ci parla delle conseguenze della crescita, della tristezza che si prova una volta entrati nel mondo degli adulti e delle sfide che bisogna affrontare andando avanti con l’età. In particolar modo, riflette su quanto sia difficile questo processo di crescita vivendo sotto i riflettori: «when am I gonna stop being great for my age and just start being good?» (quando smetterò di essere brava per la mia età e diventerò solo brava?). Nel ritornello, nonostante sia consapevole della sua ancora giovane età, Olivia Rodrigo parla della paura di perdere la sua parte migliore durante l’inevitabile processo della maturazione fisica e intellettuale ed è come se si scusasse per non poter essere per sempre il Teenage dream dei suoi fan.

In sostanza Guts di Olivia Rodrigo è un album che presenta tematiche più mature rispetto a quelle del primo album Sour e che, di conseguenza, merita qualche ascolto in più per essere compreso a fondo. Non mancano comunque le canzoni più leggere e di stampo adolescenziale alle quali la cantautrice aveva abituato il suo pubblico come: Bad idea right? e Get him Back!, le quali raccontano di un amore finito e di ciò che lei continua a fare (o farebbe) per riaverlo indietro.
In sostanza la giovane cantautrice è riuscita a conciliare con successo canzoni più profonde e dalle tematiche più serie con canzoni in cui qualsiasi adolescente può riflettersi.

Fonte dell’immagine in evidenza: Wikipedia

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