Jimi Hendrix e Curtis Knight: prima dell’inizio

hendrix

HendrixJimi Hendrix.

Membro dei cosiddetti dannati del club 27 (le rockstar defunte a soli 27 anni), con i soli 4 dischi pubblicati nella sua breve e brillante carriera dal ’67 al ’70, è stato capace di stravolgere del tutto il mondo della chitarra elettrica e il suo ruolo nella musica pop rock dell’ultimo mezzo secolo. Tanto importante da essere piazzato in cima alla lista dei 100 migliori chitarristi della storia dalla rivista musicale The Rolling Stone. E guai a muoverlo da lì.

Ma della sua febbrile produzione musicale non tutto è stato ascoltato, anzi molte chicche erano fino a qualche anno fa rimaste celate ai più, nascoste in vecchi nastri magnetici, come gli album inediti Valleys of Neptune, pubblicato nel 2010, e People Hells and Angels, pubblicato nel 2013. Molti hanno ritenuto queste pubblicazioni delle semplici operazioni commerciali attuate dalla famiglia del grande talento per ricavare il massimo dal suo patrimonio musicale. Altri ancora hanno invece criticato la sola pubblicazione degli inediti, considerandoli scarti che, se l’artista avesse continuato la carriera, sarebbero rimasti inediti per sempre.

Per il 24 marzo la Experience Hendrix LLC, la società della famiglia di Hendrix che ne gestisce l’eredità musicale, annuncia l’uscita di un’ennesimo disco firmato dall’artista. Altri scarti? No. Questa volta siamo di fronte a qualcosa di estremamente diverso, un vero prima dell’inizio: negli anni ’60 Hendrix era parte della band di Curtis Knight, con la quale quale firmò un contratto con la PPX International Inc. di Ed Chalpin e la RSVP Records (etichetta indipendente newyorkese di proprietà di Jerry Simon) per la pubblicazione di alcuni singoli. Delle 14 tracce contenute nella raccolta, registrate presso l’etichetta tra il ’65 e il ’67, ne furono pubblicate solo due. Rimasero agli ultimi posti delle classifiche, facendo calare l’interesse di Chalpin. Un grave errore, considerando che due tracce della sessione sono strumentali composti da un determinatissimo giovane Jimi che aveva oramai intrapreso la strada giusta, quella che ha cambiato la storia della musica.

Nei mesi successivi divenne una delle rock-star più acclamate e fu proprio allora che iniziarono le controversie legali con Chalpin, con cui Hendrix aveva firmato un contratto di esclusiva per 3 anni. Il produttore, cavalcando l’onda del successo, rilasciò varie raccolte delle tracce negli anni seguenti, ma su quelle incisioni il contenzioso legale è durato fino al 2003, quando la famiglia è riuscita a rivendicare per via legale il possesso delle tracce. Solo oggi vengono alla luce a prezzo speciale in CD o LP da 150 grammi, portando alla luce una pietra miliare della storia della musica moderna, rilasciando anche Station Break, un brano mai pubblicato.

Il missaggio delle tracce è stato affidato allo storico fonico della JH Experience, Eddie Kramer, il quale ha ottimizzato la resa dei vecchi nastri. Ecco la tracklist:

1. How Would You Feel

2. Gotta Have A New Dress

3. Don’t Accuse Me

4. Fool For You Baby

5. No Such Animal

6. Welcome Home

7. Knock Yourself Out

8. Simon Says

9. Station Break (Inedito)

10. Strange Things

11. Hornet’s Nest

12. You Don’t Want Me

13. You Can’t Use My Name

14. Gloomy Monday 

 Jimi Hendrix e Curtis Knight: prima dell’inizio

Print Friendly, PDF & Email

A proposito di Francesco Esposito

Vedi tutti gli articoli di Francesco Esposito

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *