Messaggi subliminali nelle canzoni: guida completa tra mistero, leggenda e scienza
Il termine subliminale, composto dalle parole latine sub (sotto) e limen (soglia), descrive quella serie di informazioni che vengono assorbite dal cervello in modo inconscio. Se nelle pubblicità questa tecnica è usata per catturare l’attenzione, i messaggi subliminali nelle canzoni sono da decenni al centro di leggende metropolitane, controversie e teorie del complotto, evocando messaggi bizzarri, inquietanti e talvolta incomprensibili. La tecnica più famosa è il backmasking, che consiste nell’inserire messaggi udibili solo riproducendo una traccia audio al contrario. In questo articolo esploreremo alcuni dei casi più celebri che hanno alimentato dibattiti per generazioni.
Indice dei contenuti
Intenzione o coincidenza? La spiegazione scientifica del fenomeno
Prima di analizzare i singoli casi, è fondamentale comprendere il meccanismo psicologico che sta alla base di queste percezioni. Il fenomeno si chiama pareidolia acustica: è la tendenza innata del cervello umano a riconoscere schemi familiari e significati (come parole di senso compiuto) all’interno di stimoli sonori casuali e disordinati, quale è una traccia audio riprodotta al contrario. Il nostro cervello è una macchina cerca-schemi; quando ascoltiamo un rumore privo di senso, tenta di associarlo a qualcosa di noto. Questo processo è fortemente influenzato dalla suggestione: se ci viene detto di aspettarci di sentire una certa frase, il nostro cervello farà di tutto per “trovarla”, anche dove non c’è. Sebbene esistano casi di backmasking chiaramente intenzionale, come quello di Eminem, molte delle accuse più famose, in particolare quelle legate al satanismo, sono oggi considerate dalla comunità scientifica come classici esempi di pareidolia acustica, alimentate da un clima di “panico morale” che ha caratterizzato soprattutto gli anni ’70 e ’80.
I casi più famosi di backmasking in sintesi
Artista | Canzone | Presunto Messaggio al contrario |
---|---|---|
Led Zeppelin | Stairway to Heaven | Elogi a Satana (“Oh here’s my sweet Satan…”) |
Queen | Another One Bites the Dust | Invito a fumare marijuana (“It’s fun to smoke marijuana”) |
The Beatles | Revolution 9 | Riferimento alla necrofilia (“Turn me on, dead man”) |
Eminem | My Name Is | Presentazione del suo nome (“It is Slim, It’s Eminem”) |
Tiziano Ferro | Indietro | Ringraziamento a Satana (“Ah, grazie Satana…”) |
Analisi approfondita dei messaggi subliminali nelle canzoni
Eminem
Il rapper Eminem, soprannominato Slim Shady, ha fatto spesso uso dei messaggi subliminali nelle canzoni da lui scritte. In una delle sue canzoni più celebri, My Name Is del 1999, il ritornello recita: «Hi, my name is, what? My name is, who? My name is, chka-chka, Slim Shady». Sostanzialmente, quello che il rapper sta chiedendo all’ascoltatore è «Come mi chiamo?» e, se riproduciamo la canzone al contrario, sarà lui stesso a dare la risposta: «It is Slim, It’s Eminem…». Inoltre, nella stessa canzone, prima del terzo ritornello, egli pronuncia una parola incomprensibile che, se ascoltata al contrario, diventa Asshole, cioè stronzo.
Queen
Anche i Queen sono stati accusati di utilizzare messaggi subliminali. La celebre canzone dei Queen, Another One Bites the Dust, è stata oggetto di controversie: nello specifico, il ritornello ripete per diverse volte la frase «Another one bites the dust» e, se ascoltato al contrario, Freddie Mercury pronuncerebbe la frase «It’s fun to smoke marijuana», cioè «è divertente fumare marijuana». In questo caso, molti pensano sia solo una coincidenza: la pronuncia, infatti, non è così limpida e pulita come nel caso della canzone di Eminem.
Beatles
I messaggi subliminali nelle canzoni dei Beatles abbondano: il gruppo è stato molte volte accusato di satanismo e necrofilia. Il brano sperimentale Revolution 9 inizia con la ripetizione della frase «Number Nine», per ben 9 volte. Se riprodotta al contrario, la presunta trascrizione che ne verrebbe fuori, sembra inneggiare alla necrofilia: «turn me on, dead man», tradotto «eccitami, uomo morto». Questo messaggio è stato uno degli indizi principali della celebre leggenda della morte di Paul McCartney (“Paul is Dead”).
Tiziano Ferro
È anche possibile trovare messaggi subliminali nelle canzoni italiane. Nella canzone di Tiziano Ferro chiamata Indietro, sembra esserci un riferimento alla figura di Satana: se riprodotta al contrario, la strofa che recita «…non mi è possibile, no, non rivederti più, se lontana non sei stata mai…», sarebbe «… ah, grazie Satana, lui mi tiene libero». In questo caso, più che un’azione voluta, la riproduzione di quei suoni sembra essere molto casuale. Anche se, per ironia della sorte, il titolo della canzone è parecchio controverso se teniamo conto di questa storia.
Led Zeppelin
Le canzoni dei Led Zeppelin sono particolarmente enigmatiche. Il primo caso riguarda Over the hills and far away, in cui gli artisti sembrano inneggiare a Satana. Riproducendo al contrario la frase «…Many is a word that only leaves you guessing…» diventerebbe « …we’re not really rich, It’s all for Satan, Satan’s really lord…» («non siamo veramente ricchi, è tutto per Satana, Satana è il vero signore…»). Nonostante Jimmy Page abbia ammesso di essere affascinato dalle idee di Aleister Crowley, l’inventore del satanismo moderno, ha sempre negato qualsiasi accusa.
Ma quando si parla di messaggi subliminali, non si può non tener conto di Stairway to Heaven, la migliore canzone rock di tutti i tempi. Essa è stata oggetto della controversia più famosa. La canzone è particolarmente mistica e il testo non è sempre di chiara interpretazione. C’è una parte che, però, è quella più controversa. Nella penultima strofa prima dell’assolo di chitarra, il testo recita: «If there’s a bustle in your hedgerow, don’t be alarmed now…». Se riprodotta al contrario, la frase che emergerebbe è: «Oh here’s my sweet Satan, the one little path won’t make me sad, whose power is saint… he’ll give growth giving you six-six-six…» («Oh ecco il mio dolce Satana, [la cui] unica piccola via non mi renderà triste, il cui potere è sacro… egli ti darà forza dandoti il 666…»). Ascoltando questa parte in reverse, non possiamo far altro che ripensare alla strofa del testo in cui viene detto che «sometimes words have two meanings» («a volte le parole hanno un doppio significato»). Nonostante l’intero gruppo abbia preso le distanze dal satanismo, risulta molto difficile pensare che ciò sia frutto di mera causalità.
Articolo aggiornato il: 31/08/2025
Fonte immagine: Pixabay