Robert Glasper: il pianista che ha unito jazz e hip hop

Robert Glasper

Robert Glasper (Houston, 1978) è un pianista, compositore e produttore americano, considerato una delle figure più influenti nella musica contemporanea. Vincitore di numerosi premi, tra cui 5 Grammy Awards e un Emmy, è il pioniere di una fusione unica tra il jazz e l’hip hop, arricchita da sfumature soul e R&B.

Le radici musicali: tra chiesa e jazz

Il suo primo approccio con la musica è dovuto alla madre, Kim Yvette Glasper, cantante jazz e blues di professione. Fu lei, direttrice musicale della East Wind Baptist Church, a introdurlo al mondo del gospel. Glasper afferma che l’esperienza in chiesa è stata fondamentale per sviluppare il suo sound, imparando a mescolare l’armonia della musica sacra con il linguaggio del jazz.

I progetti di Robert Glasper: dal trio acustico all’Experiment

La carriera di Glasper, legata per lungo tempo alla prestigiosa etichetta Blue Note Records, si articola principalmente su due filoni.

Progetto Stile e album di riferimento
Robert Glasper Trio Formazione classica di jazz acustico (pianoforte, basso, batteria). Esplora standard e composizioni originali con un approccio moderno e influenze hip hop.
Album chiave: Canvas (2005), Covered (2015).
Robert Glasper Experiment Il progetto della fusione. Una band con sonorità elettriche, R&B, neo soul e hip hop. Qui il suo ruolo è tanto di pianista quanto di produttore e bandleader.
Album chiave: Black Radio (2012).

Black Radio: l’album che ha cambiato tutto

L’album che ha consacrato Robert Glasper a livello mondiale è Black Radio (2012), realizzato con l’Experiment. Quest’opera ha ridefinito i confini tra i generi, vincendo il Grammy come Miglior Album R&B. Il disco ospita una lista impressionante di artisti, tra cui Erykah Badu, Lalah Hathaway e Mos Def, e fonde in modo organico improvvisazione jazzistica, groove hip hop e melodie soul, diventando un punto di riferimento per la musica black del nuovo millennio.

Il legame tra jazz e hip hop secondo Glasper

Per Glasper, jazz e hip hop sono due facce della stessa medaglia. Come ha affermato per la rubrica “Jazz Night in America”: “Il jazz è il padre e la madre dell’hip-hop. Sono entrambe musiche nate dall’oppressione, per far fronte all’oppressione… canti di protesta.” La sua musica è profondamente influenzata dal produttore hip hop J Dilla, maestro nell’arte del campionamento. Glasper ammira la capacità di Dilla di trasformare sample jazz, come quelli di Herbie Hancock o Ahmad Jamal, in qualcosa di completamente nuovo, creando beat iconici per artisti come Slum Village e De La Soul.

La sua carriera è costellata di collaborazioni di altissimo livello, che spaziano da leggende come Stevie Wonder a icone dell’hip hop come Kendrick Lamar, fino alla formazione del supergruppo August Greene con il rapper Common e il batterista Karriem Riggins.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

Articolo aggiornato il: 28/09/2025

 

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A proposito di Christian Landolfi

Studente al III anno di Lingue e Culture Comparate (inglese e giapponese) presso "L'Orientale" di Napoli e al I anno di magistrale in Chitarra Jazz presso il Conservatorio "Martucci" di Salerno. Mi nutro di cultura orientale in tutte le sue forme sin da quando ero piccino e, grazie alla mia passione per i viaggi, ho visitato numerose volte Thailandia e Giappone, oltre a una bella fetta di Europa e la totalità del Regno Unito. "Mangia, vivi, viaggia!"

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