Dal walkman fino a Spotify: un’evoluzione musicale

Dal walkman a Spotify: un'evoluzione musicale

Se c’è una cosa che fa parte della nostra quotidianità e che non smetterà mai di essere parte fondamentale delle nostre vite è la musica: di qualsiasi genere essa sia risuona sempre sia per le strade sia nelle nostre orecchie grazie alle cuffie. Avere la possibilità di ascoltare la musica ogni momento in cui ne abbiamo voglia non è sempre stato così semplice ma l’essere umano ha cercato sin da subito di trovare modi per farlo grazie a parecchi strumenti utili che nel corso degli anni hanno visto importanti modifiche. Infatti a partire dal walkman fino a Spotify ai giorni nostri, ci sono stati dei cambiamenti incredibili che hanno totalmente rivoluzionato il mondo della musica.

La storia che ci ha portati dal walkman fino Spotify

Prima degli anni ‘80 era praticamente impossibile ascoltare la propria musica preferita senza essere per forza in casa con una radio che fosse in grado di riprodurre le cassette che erano state precedentemente registrate. È solo dal 1980 che le cose iniziano a cambiare grazie alla compagnia Sony che lancia il primissimo tipo di ‘Walkman’ il cui nome è già emblema della sua capacità di accompagnare le camminate con la musica perché è composto dai due termini “walk” (camminare) e “man” (uomo). Questo strumento era in grado di riprodurre le cassette già registrate direttamente tramite le cuffie e soprattutto era abbastanza piccolo da poter essere portato in giro! Si può ben capire come questo nuovo tipo di lettore musicale abbia fatto scalpore in quegli anni dato che non c’era mai stato niente del genere prima. Appena dopo il lancio del walkman, la Sony decide di impegnarsi insieme alla Philips per la creazione del ‘Compact Disk’ che prenderà poi il nome semplificato di CD e che era capace di contenere fino a 74 minuti di musica ma ci vorranno anni prima di farlo diventare uno standard anche perché il primo lettore CD che fosse portatile è stato lanciato sul mercato a prezzi esorbitanti. È soltanto quando il costo di CD e lettore ha iniziato a calare che hanno iniziato a diffondersi tra le persone e ad essere usati normalmente.

Durante gli anni ’90 si assiste ad un’altra rivoluzione musicale data dal passaggio al digitale: la compagnia MPEG (Moving Picture Experts Group) ha sviluppato per la prima volta un concetto del tutto nuovo di ascoltare la musica tramite l’mp3, cioè un file musicale compresso codificato. Lo scopo principale della MPEG era quello di creare dei file musicali che non fossero di dimensioni troppo elevate in termini di dati, in modo tale da poter inserire all’interno dell’mp3 quanti più brani musicali fosse possibile e soprattutto la compagnia intendeva rendere questo tipo di dispositivo musicale il più comune possibile e che fosse largamente accessibile. Col passare degli anni l’mp3 è diventato per le persone più di un semplice strumento perché grazie alle sue dimensioni molto piccole poteva essere inserito ovunque, anche in tasca; inoltre, altro fatto molto significativo, è che col passare del tempo i file mp3 erano diventati disponibili su siti web gratuitamente.

I file mp3 hanno visto il loro picco massimo di popolarità durante gli anni 2000 quando hanno iniziato ad essere presenti sul mercato i primi iPod, progettati dalla multinazionale americana “Apple” che intendeva progettare un dispositivo modernissimo che permettesse di ascoltare i file mp3. Il primo iPod fu lanciato il 23 ottobre del 2001, prendeva il nome di ‘iPod shuffle’ e in seguito la Apple ha regolarmente continuato a lavorare su modelli sempre nuovi e aggiornati che avessero caratteristiche diverse tra loro: l’iPod Nano, l’iPod Classic e infine l’iPod Touch molto simile ad un piccolo smartphone che permetteva di scattare fotografie o anche installare applicazioni. Dopo 21 anni, nel 2022, la Apple ha smesso ufficialmente di produrre iPod.

Dal 2010 in poi invece lo scenario viene nuovamente cambiato, ma stavolta in modo impressionante dato che si comincia a parlare di un nuovo tipo di musica dato che in questi anni il supporto fisico che permette l’ascolto non è più strettamente necessario: sono gli anni di YouTube e di ascolto streaming e nasce la cosiddetta ‘musica liquida’ che viene riprodotta tramite una connessione internet. Oltre che musica però YouTube offre anche un altro tipo di servizio, cioè i video e diventa in quegli anni la fonte principale attraverso cui le persone si intrattengono. Nello stesso periodo nasce anche un altro prodotto svedese che prende il nome di ‘Spotify’ e che ad oggi risulta tra le applicazioni musicali più utilizzate in assoluto che permette la creazione di playlist personali, di cercare qualsiasi traccia musicale attraverso la barra di ricerca e tante altre funzioni in continua evoluzione. 

Passare dal walkman fino a Spotify è stata una vera e propria rivoluzione musicale!  

Fonte immagine: Pixabay

A proposito di Cocco Sabrina

Mi chiamo Sabrina Cocco, ho 21 anni e al momento sono una studentessa di Mediazione linguistica e culturale presso l'università ''L'Orientale'' di Napoli; ho sempre avuto un'indole per le lingue in particolare per l'inglese e il francese che studio tutt'ora, ma avendo frequentato un liceo classico in passato, mi è rimasta la passione per la letteratura sia antica che moderna e della lettura. Dopo il liceo mi sono avvicinata sempre più al mondo della politica e dell'attualità perchè penso che sia fondamentale conoscere il più possibile cosa succede nel mondo moderno, soprattutto per noi ragazzi che abbiamo tanta voglia di cambiare il mondo.Essendo scout da quando sono piccola, sono anche vicina al mondo del trekking, della natura e in generale delle escursioni anche a livello semi-esperto. La caratteristica che più sento mi contraddistingue è l'amore per la scoperta e in generale anche una grandissima curiosità nei confronti del mondo.

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