La tradizione musicale russa è ricchissima di strumenti musicali russi tipici, per quanto spesso associata esclusivamente alla famosa chitarra chiamata ‘balalaika’. Essa ebbe origine nell’undicesimo secolo ed era caratterizzata dal fatto che non venivano usati strumenti musicali. Era un tipo di musica puramente vocale; la Chiesa ortodossa russa vietò addirittura l’uso di strumenti musicali nel sedicesimo secolo. Gli strumenti per l’accompagnamento musicale ritornarono in uso soltanto nel XIX secolo, ma il divieto fu ufficialmente revocato solo quando la Chiesa ortodossa russa venne smantellata e dichiarata fuori legge dall’URSS. I primi strumenti popolari erano semplici: c’erano il “gudok”, un violino a tre corde a forma di pera, il “gusli“, che analizzeremo tra pochissimo, la “doudka“, un semplice strumento a fiato e il “rozhok“, una sorta di flauto fatto di una o due pipe di legno. Con lo sviluppo di un genere di musica popolare, lontano da quello ufficiale religioso, furono introdotti strumenti più sofisticati che avrebbero dato origine agli strumenti musicali più conosciuti della musica folkloristica russa, tra cui la famosissima balalaika. In questo articolo, ne esamineremo 5 tra i più popolari e caratteristici.
Domra
La domra è uno strumento a corde appartenente alla famiglia del liuto. Si trova in diverse culture slavofone, venendo adoperato nella musica russa, ucraina e bielorussa. La sua storia attestata ha inizio nel 1896, quando uno degli studenti del musicista Vasilij Vasilievich Andreev trovò uno strumento a corde rotto nella stalla di un contadino: esso finì poi nelle mani di Andreeev, che lo studiò e sviluppò fino a renderlo lo strumento che conosciamo oggi. La domra è diventato uno strumento molto popolare. Ha un corpo rotondo e un lungo manico con sole 3 o 4 corde metalliche. In Russia si usa soprattutto la versione a tre corde. Quando suonata in un’orchestra di balalaike, la domra solitamente suona la melodia principale.
Balalaika
La Balalaika è un altro tipo di liuto molto simile alla domra, alcuni sostengono addirittura che derivi da esso; tuttavia, i due sono molto diversi esteticamente e la balalaika ha un distintivo corpo triangolare. La storia del più popolare strumento russo risale al diciassettesimo secolo, quando un gruppo di musicisti chiamati “Skomorokhi” si esibiva in giro per la Russia utilizzando domre e balalaika. La gente comune amava quei performer, ma la chiesa e le autorità li odiavano. Così, lo zar Alexej Mikhailovich ordinò di bruciare tutti gli strumenti utilizzati dagli “Skomorokhi” e di punire chiunque li usasse. La balalaika fu accantonata nell’ombra dalla censura fino a quando il famoso musicista Vasily Andreyev non la vide nelle mani di un contadino. Andreyev ne imparò le tecniche e cercò l’aiuto di un liutaio per sviluppare al meglio questo straordinario strumento, guadagnandosi il soprannome di “padre della balalaika”. All’Esposizione Universale di Parigi del 1889, la Russia diede dimostrazione non solo dei suoi risultati nel campo dell’agricoltura e della scienza, ma organizzò anche un concerto di musica popolare russa con i suoi strumenti tipici. Fu a partire da questo evento che la balalaika assunse un ruolo centrale come strumento russo per antonomasia, ottenendo una fama mondiale e divenendo uno dei simboli più riconoscibili del Paese. Il nome di questo strumento, molto probabilmente, deriva dal verbo “parlare”, “chiacchierare” (boltàt). L’espressione idiomatica “besstrunnaja balalaika” (“balalaika senza corde”) si utilizza oggi in russo per indicare un “chiacchierone”, “uno che parla tanto ma conclude poco”.
Lozhki
I Lozhki (cucchiai) sono un tipo di strumento a percussione russo: consiste in due cucchiai di legno che sbattuti l’uno contro l’altro generano il suono. Fin dall’antichità, gli slavi orientali hanno usato strumenti a percussione in rituali di guerra e caccia, così come nel canto e nella danza, e i lozhki erano parte della celebrazione di questi rituali. Nel diciannovesimo secolo, questo strumento russo veniva utilizzato nei cori e nelle orchestre di musica popolare. Questi cucchiai musicali sono fatti di legno duro e di solito hanno dei manici più lunghi rispetto ai cucchiai normali, e la paletta ha una superficie levigata. Ci sono vari modi di suonare il lozhki. I suonatori di lozhki possono suonare un set di due, tre o anche quattro coppie di cucchiai per produrre differenti tonalità. Possono esibirsi da soli, accompagnati da altri strumenti o dal canto e dalla danza.
Accordeon
In Russia, l’Accordeon fa riferimento a tre strumenti diversi: la Garmoshka, il Bayan e l’Accordeon tradizionale. L’ Accordeon non è propriamente un tipico strumento musicale russo, in quanto proviene dall’Europa, ma ha fatto il suo ingresso in Russia per diventare infine uno strumento nazionale e un pezzo di anima della musica popolare Russa. Timofej Vorontsov fu il primo inventore di fisarmoniche a Tule nel 1820, seguito da Ivan Sizov nel 1830. Alla fine del diciannovesimo secolo, la Russia produceva più di 700.000 fisarmoniche all’anno. Anche se ci sono molti tipi di fisarmonica, l’accordeon tradizionale è quella più popolare in Russia, con molti compositori che scrivono pezzi per fisarmonica solista e d’orchestra. Lo strumento russo in questione ha tasti simili a quelli di un piano nella parte laterale di sinistra.
Gusli
Il Gusli è uno degli strumenti musicali russi tipici, conosciuto per essere il più antico strumento a corde multiple degli Slavi orientali. Appartiene alla famiglia della cetra da tavolo, poiché le corde sono posizionate orizzontalmente sul corpo e vengono suonate pizzicandole con le dita oppure con un mediatore, a seconda delle dimensioni. Il suono prodotto da un gusli è molto confortante e rilassante, e veniva spesso utilizzato come accompagnamento dai cantastorie per narrare le fiabe. Ci sono diversi tipi di strumenti gusli con diverse forme e diversi numeri di corde. I più popolari sono: i gusli a forma di ali con 4-14 corde, i gusli a forma di elmetto con 11-36 corde e infine i gusli rettangolari da tavolo con 55-66 corde. Nel 1914, N. P. Fomin creò una versione a tastiera del gusli; il musicista suonava con la mano sinistra sui tasti mentre con la destra pizzicava le corde.
Conclusioni
La musica folkloristica russa spesso presenta poliritmia e complessità ritmica, con diversi strati ritmici che si sovrappongono e si intrecciano; questo crea un senso di vivacità e di energia nella musica, data soprattutto dai suoni e dalle tecniche adoperate per gli strumenti musicali caratteristici. Perché in questo articolo abbiamo deciso di affrontare questo tema? In un contesto segnato da guerra e tensioni politiche, è cruciale non fare di tutta l’erba un fascio e non sfociare nell’odio e nel razzismo. Riconoscere il valore della cultura russa, compresa la sua musica folkloristica e gli strumenti musicali russi tipici, nonché il modo in cui la musica e gli strumenti tradizionali della Slavia Orientale avvicinano il retaggio storico e culturale della Russia, della Bielorussia e anche dell’Ucraina, è un modo per esorcizzare l’odio e la guerra. Questi elementi culturali non solo rappresentano un patrimonio prezioso che deve continuare ad essere preservato, ma svolgono anche un ruolo di assoluta rilevanza nell’identità nazionale e nel tessuto sociale di questi Paesi. La storia culturale deve essere dunque assolutamente considerata al di fuori di convinzioni e decisioni politiche attuali che non vanno a rappresentare realmente il retaggio di un intero popolo.
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