Letteratura russa: 6 classici da non perdere

Letteratura russa

Se ci si vuole avvicinare alla letteratura russa e saperne di più sui personaggi tipici, le caratteristiche e gli autori più conosciuti, questo è l’articolo giusto. Di seguito, infatti, è data una classifica di 6 classici russi intramontabili, capaci di catapultare i lettori nel misterioso universo russo, tra satira ed elementi fantastici

Classici della letteratura russa da non perdere

1. Delitto e castigoDostoevskij

Il romanzo Delitto e castigo di Fëdor Dostoevskij è indubbiamente uno dei classici da leggere della letteratura russa. Pubblicato nel 1866, ha come ambientazione la città russa San Pietroburgo. Al centro della vicenda troviamo il giovane Raskolnikov, che uccide volutamente un’anziana usuraia per mostrare di essere capace di compiere un delitto; sfortunatamente, però, sulla scena del delitto appare anche l’innocente sorella dell’usuraia, per cui ucciderà anche lei.
Si tratta di un vero e proprio romanzo psicologico, in quanto il tema centrale affrontato da Dostoevskij è il dolore, attraverso il quale si può giungere alla via della salvezza. La narrazione evidenzia le conseguenze psicologiche e fisiche che gli omicidi hanno sul protagonista, che non si sente più un uomo che può tutto ma, al contrario, un fallimento. Dostoevskij descrive i tormenti del protagonista, il suo sentirsi solo e il timore che scoprano la sua natura omicida. La sua salvezza arriva con la giovane Sonja, una ragazza con un’enorme fede che però deve prostituirsi per la famiglia. Attraverso il suo amore per lui, riuscirà a fargli affrontare la sua colpa e a guidarlo verso il pentimento e la confessione.

2. I racconti di Pietroburgo – Gogol’

I racconti di Pietroburgo, considerati tra i più noti della letteratura russa, sono una serie di racconti satirici scritti da Nikolaj Gogol’, raccolti dopo la sua morte e pubblicati nel 1842. Essi sono ambientati in una Pietroburgo grigia e grottesca, dove i protagonisti conducono una vita ripetitiva e priva di obiettivi, come fossero delle marionette.
Ciò che tiene incollati i lettori è lo stile unico dello scrittore che, attraverso una satira molto forte – unica in letteratura russa – dà vita a scene paradossali e fantastiche, come quella del racconto Il naso, in cui il naso di un impiegato prende vita e va in giro per la città. Dagli elementi grotteschi traspare, però, un realismo pungente e straziante, come nel racconto Il cappotto. In quest’ultimo, il povero funzionario Akakij Akakievič viene derubato del suo cappotto nuovo, che tanto aveva faticato ad avere. Il cappotto rappresentava molto di più per lui: era come se la sua vita fosse cambiata totalmente ed egli non fosse più solo. Egli cerca giustizia per il furto subito, ma nessuno lo aiuta, nemmeno il suo capo, denominato per tutto il racconto “persona importante”. Solo alla fine, Akakij riuscirà a riscattarsi. Il cappotto, dunque, può essere considerato come una metafora della società, in cui i più forti prevalgono sempre sui più deboli, fino a schiacciarli.

3. La dama di picche – Puškin

La dama di picche è un racconto del 1834 scritto da uno degli autori più noti di letteratura russa: Aleksandr Puškin. Attraverso il personaggio di Tomskij, viene narrata la storia di sua nonna, che era solita giocare d’azzardo. Piena di debiti, la donna chiese al conte Saint-Germain un prestito, ma lui le confessò il modo per vincere il gioco. Il protagonista Hermann cercherà in tutti i modi di scoprire il segreto, fino ad infiltrarsi nella casa della vecchia contessa. La narrazione è pervasa dall’ironia implicita e da elementi fantastici, che rendono il racconto scorrevole e accattivante.  

4. Il maestro e Margherita – Bulgakov

Il maestro e Margherita è tra i romanzi più conosciuti di letteratura russa. Scritto da Michail Bulgakov negli anni dello stalinismo, fu pubblicato solo tra il 1966 e il 1967. Il romanzo narra due storie che si sviluppano su piani temporali diversi: quella di Satana, che giunge a Mosca nei panni del mago oscuro Woland assieme ai suoi aiutanti, che generano caos in tutta la città – in particolare nella MASSOLIT: associazione letteraria dell’URSS; la seconda storia, invece, rimanda alla Gerusalemme di Ponzio Pilato e al processo di Gesù. Allo stesso tempo, la narrazione include come personaggio il “Maestro”, ovvero uno scrittore il cui libro su Pilato fu rifiutato dai critici letterari. Egli narra gli eventi che lo portano alla pazzia e dell’amore che ancora prova per Margherita. Pian piano, il lettore si trova sempre più immerso nell’inferno di Woland che, infine, coinvolgerà anche Margherita, aiutandola a rincontrarsi con il maestro, e Pilato, che sarà finalmente libero dalla sua sofferenza.

5. Anna KareninaTolstoj

Anna Karenina è tra i romanzi più famosi di letteratura russa. Scritto da Lev Tolstoj, fu pubblicato nel 1877. Il romanzo ha come personaggi i membri dell’alta società russa, in particolare la figura di Anna, una donna tormentata dal suo incessante bisogno d’amore, che non sente da parte del marito. È proprio ciò che la condurrà alla relazione con il suo amante, il conte Vrònskij, che incontra per la prima volta alla stazione di Mosca. Allo stesso tempo, viene narrata anche la storia d’amore tra Levin e Kitty, opposta a quella di Anna e Vrònskij. Per tutta la narrazione il lettore percepisce la costante infelicità di Anna, che non riesce a comprendere pienamente le sue emozioni e si lascia trascinare da esse. I temi affrontati da Tolstoj sono il desiderio amoroso e sessuale, l’infedeltà, la gelosia, la famiglia, il matrimonio e la fede.

6. I racconti – Čechov

Anton Čechov scrisse numerosi racconti, per lo più pubblicati tra il 1883 e il 1887. Tra i più noti vi sono: 

  • Il violino di Rothschild del 1894, che ha come protagonista un violinista e fabbricante di bare, che vive in un villaggio in cui le morti sono rare;
  • La signora col cagnolino del 1899, che narra della relazione tra Gurov e la sua amante Anna. Il lettore percepisce costantemente le emozioni insensate dei due amanti che non portano a nulla, se non ad un finale interrotto e incerto.

Attraverso uno stile semplice che non lascia spazio a divagazioni, i racconti di Čechov narrano piccoli momenti della vita delle persone, che apparentemente sembrano insignificanti, ma in realtà diventano il filo conduttore che li conduce al loro destino, spesso drammatico. 

Fonte immagine: Pixabay

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