Suga e l’album D-DAY: il capitolo finale della trilogia | Recensione 

DDAY: il capitolo finale della trilogia di Suga

D-DAY: il capitolo finale della trilogia di Suga  

Noto principalmente come Suga, Min Yoongi è un rapper, cantautore, ballerino e produttore della k-pop band sudcoreana BTS 

Il 23 aprile 2023 ha pubblicato l’ultimo capitolo della sua trilogia, D-Day, marcando non soltanto l’ultimo progetto da solista prima di procedere all’arruolamento militare obbligatorio, ma la fine dell’utilizzo del suo alter ego “Agust D” che nasce dalla lettura al contrario di “Suga”, più “DT” che indica “DDaegu Town”, ovvero la sua città natale. Nonostante tale progetto possa essere configurato come il suo primo album, l’artista non è nuovo a lavori di tal genere: il 15 agosto 2016, infatti, ha pubblicato il suo primo mixtape, Agust D, e il 22 maggio 2020 il secondo, intitolato D-2 

È possibile fin da subito riconoscere una continuità in questa trilogia, che sicuramente è delineata da Suga, che ancora una volta si conferma essere scrittore e produttore di ogni singola traccia, ma anche dai temi affrontati o generi musicali prescelti. Allo stesso tempo, è possibile riconoscere una differenza cruciale: il primo mixtape esprime la forte rabbia di quegli anni, soprattutto risalente ai primi periodi post debutto del gruppo, marcati da forti critiche e giudizi negativi di un’industria che allora non riteneva che il loro lavoro fosse abbastanza. Suga ha infatti dichiarato come con tale alias si senta libero di mostrare un lato più crudo di sé stesso, non legato ai vincoli e alle aspettative di un album tradizionale; difatti, viene utilizzato unicamente per riferirsi ai propri lavori individuali. Agust D è stato inserito nella classifica “The best mixtapes of 2016”.  

Il secondo mixtape nasce a ridosso della quarantena che ha colpito il mondo intero nel 2020, momento nel quale i BTS avrebbero dovuto intraprendere il tour “Map of the Soul: 7”, ma che invece ha portato al rilascio di D-2, il quale rappresenta una vera e propria transizione per Suga, strettamente collegata al senso di smarrimento provocato da questo periodo storico. Tale progetto musicale si è classificato al 9° posto nella classifica “Top Rap Albums” e all’11° posto nella Billboard 200.  

Entrambi i lavori — il primo racconta cosa significhi essere contro il mondo, il secondo cosa implichi viverlo a pieno — sono preparatori a D-Day, l’ultima spiaggia del percorso di Suga nel tentativo di allontanarsi dalle emozioni pungenti e negative del passato, in un processo di accettazione del presente. 

 Carriera Musicale 

La notizia che D-Day fosse il diretto risultato del lavoro di Suga sia per scrittura che per produzione non ha scioccato i fan di tutto il mondo. Infatti, quest’ultimo ha cominciato a produrre e a esibirsi con canzoni proprie sin dall’età di 13 anni, con il nome di “Gloss”, il quale riprende il significato del suo nome di nascita, che può essere tradotto come “lucentezza o splendore.”  Solo negli anni successivi il rapper si unisce ai BTS e comincia a firmarsi come “Prod.Suga” per indicare le innumerevoli canzoni a cui ha partecipato.   

Nel 2014, con l’album Dark & Wild, ha personalmente prodotto Let Me Know, e l‘anno successivo ha partecipato alla produzione dell’album del gruppo Skool Luv Affair, in particolare per le tracce Tomorrow e Jump.  Il 29 aprile 2015 è stato pubblicato l’album integrale The Most Beautiful Moment in Life Pt1 in cui il brano Boyz With Fun è il risultato del lavoro di Prod.Suga, che ha dato vita ad una canzone che tocca le corde retrò-funk. Solo sei mesi dopo, con l’uscita di The Most Beautiful Moment in Life Pt2, ha prodotto Autumn Leaves, nel quale si paragona la sensazione delle foglie cadute durante l’autunno alla perdita di un amore, per il quale nonostante si possa combattere, è necessario, talvolta, lasciar andare.  

Successivamente all’uscita del sopracitato mixtape Agust D, il 10 ottobre 2016 viene inserita First Love nell’album dei BTS Wings. Questo brano ha sicuramente un significato particolare per Suga, il quale ha spesso dichiarato come esso sia dedicato al suo primo amore, quello che gli ha permesso di coltivare la passione per la musica e soprattutto per gli strumenti musicali: il suo pianoforte. È interessante notare come Suga si rivolga a quest’ultimo impersonandolo, non lasciando che quindi esso possa essere trattato come un oggetto astratto.

Con la pubblicazione della trilogia dei BTS Love Yourself, egli ha personalmente prodotto Outro: Her e Seesaw; proprio quest’ultima traccia si è classificata al 1° posto nella classifica iTunes dell’Arabia Saudita per tre giorni consecutivi, ha venduto oltre 200.000 unità negli Stati Uniti ed è stata la seconda canzone solista del gruppo a raggiungere quest’obiettivo, senza promozioni. A Gennaio 2020, ancora, insieme all’album dei BTS Map of The Soul: 7, viene rilasciato il singolo scritto, prodotto ed eseguito da Suga, Interlude: Shadow, definito la sua versione personale di Space Oddity di David Bowie o Rocket Man di Elthon John.  

Grazie al suo talento sia per scrittura che per la produzione, Suga ha attirato l’attenzione di artisti di altre agenzie, ad esempio la cantante sudcoreana Suran, che si è affidata a lui per lavorare al suo singolo digitale Wine, o il gruppo k-pop Epik High per Eternal Sunshine, traccia che ha debuttato al 10° posto su Melon, Genie e Mnet, così come al 19° posto su Billboard Korea.   

La grande versatilità che contraddistingue Min Yoongi viene notata anche da artisti internazionali, tra cui Halsey, con cui a dicembre dello stesso anno viene rilasciata Suga’s Interlude. Questa è stata la prima volta nella storia che un’artista coreano si è classificato nella Global Spotify top 50 al 44° posto, ha raggiunto il 1° in 54 paesi e il 9° nella Billboard’s Pop Digital Song Sales Chart.  
Nel 2021 Suga ha pubblicato un remix della canzone My Universe feat. Coldplay, band di livello globale: esso, come la traccia originale, riprende il significato dell’amore come forza che supera qualsiasi limite e soprattutto guida nei momenti più bui. Infine, nel 2022, l’artista sudcoreano PSY ha annunciato l’uscita della canzone That That, in cui il rapper ha partecipato per produzione, scrittura e featuring.  

Suga ha sempre definito queste collaborazioni come il frutto della devozione che prova verso la musica, che si estende non solo a sé stesso o al suo lavoro nei BTS, per il quale è possibile riconoscergli i crediti per 200 canzoni, ma anche alle relazioni con artisti con cui condividerla.  Suga la definisce una passione che continuerò a coltivare per tutta la vita. 

D-DAY 

Il 2 aprile 2023 la BIG HIT MUSIC ha annunciato l’uscita di D-Day, album di debutto di Suga, che può essere definito come un ritratto intimo della sua vita di artista. Esso si compone di 10 brani, scritti, prodotti ed eseguiti interamente da lui. 

La prima canzone, intitolata D-Day, presenta il suono della chitarra seguita dal rap dell’artista, che evoca la metafora dello specchio in cui riflette sé stesso: 

Future’s gonna be okay 
Okay, okay, look at the mirror and I see no pain (no pain) 
I’d die for real ’til the D-Day 
But it’s gonna be okay (okay).

Sin dai primi secondi di apertura è possibile cogliere il significato principale di tale traccia: la volontà di vivere nel presente senza preoccuparsi dei rimpianti del passato. È proprio questo il messaggio che Suga vuole mandare agli ascoltatori, quello di vivere il momento, lasciandosi il dolore alle spalle, al contrario dei suoi precedenti mixtape, in cui tale sentimento è mostrato più chiaramente.  

Don’t regret the past, don’t be afraid of the future, man 
I hope you can avoid getting hit and hurt enough.

Questa canzone è un brindisi ad un nuovo inizio, motivo per il quale è stata inserita al 1° posto. 

La main track è Haegeum, il cui video musicale è uscito lo stesso giorno di rilascio dell’album. Essa si caratterizza per il genere heavy rap e per porre in atto un gioco di parole: il titolo si riferisce sia al tradizionale strumento a corda coreano, sia al significato della parola stessa (‘liberazione’). Egli utilizza tale doppio senso per dare vita ad un vero e proprio grido di battaglia contro la società: 

Really, what is it exactly that’s been restricting us? 
Maybe we do it to ourselves 
Slaves to capitalism, slaves to money 
Slaves to hatred and prejudice 
Slaves to YouTube, slaves to flexin’.

Il riferimento è chiaro: la condanna al capitalismo viene utilizzata per dimostrare come tutti ne siano vittime oggi giorno, e quindi come sia necessario riconoscerne la consapevolezza al fine di potersene liberare: 

This song’s simply about freeing what’s forbidden 
But you must remember to differentiate freedom from self-indulgence 
This song’s a haegeum 
Get on board now 
This lively rhythm 
A new kind of haegeum.

Suga, tuttavia, non perde la speranza, anzi, esorta all’emancipazione da tali catene, al fine di “trovare un modo per essere felici”. Haegeum debutta all’11° posizione su Spotify Global con 3,93 milioni di stream e successivamente al 87° posto su Spotify negli Stati Uniti con altrettanti 445.000. Inoltre, si è posizionata al 58° posto nella classifica Billboard Hot 100 nonostante sia un brano interamente in coreano. 

La terza track è HUH?!, un featuring con il suo collega e amico del gruppo BTS, J-Hope. Seguendo il genere drill NY, questa canzone si caratterizza per uno stile strumentale, a rievocare un pianoforte scordato, sintetizzatori e una linea di basso profonda, che la rendono dinamica e forte. Il contrasto si crea tra il rap spedito di Suga e lo stile più calmo e sommesso con il quale J-Hope entra nella canzone, quasi come un sussurro: 

Wait, huh? 
Wait, huh? 
What the s* do you know about me? 
Ooh-yeah-yeah, what the s*do you know about me?

Il lyrics può essere definito un “dissing” non diretto a qualcuno in particolare, ma a tutti gli haters, finendo così per essere un invito a non dimenticare la differenza che intercorre tra realtà e social media. 

La traccia successiva si intitola Amygdala. Questo è un brano particolarmente toccante per Suga e i suoi fan internazionali, in quanto affronta gli elementi più privati della sua vita. L’artista si è ispirato ad un libro, Almond di Sohn Won-pyung, che racconta la storia di un ragazzo di 16 anni di cui la parte del cervello (‘Amygdala’), responsabile per l’elaborazione delle emozioni e la risposta agli eventi traumatici, è sottosviluppata.  Suga riprende tale tema per mostrare una parte di sé che in 10 anni di carriera è sempre stata tenuta all’oscuro. Egli ricrea la scena dell’infortunio alla spalla causato da un incidente avvenuto durante il lavoro come delivery, racconta dell’intervento al cuore della madre subito dopo la sua nascita e contemporaneamente i problemi di salute del padre.  È così che si appella a quella parte del suo cervello, sopracitata precedentemente: 
 
My amygdala (My amygdala) 
Please save me, please save me 
My amygdala (My amygdala) 
Please let me out, please let me out.

Suga, tuttavia, ha progettato l’uscita di tale brano non soltanto come un veicolo per sfogarsi e lasciarsi conoscere in tutte le sue sfaccettature, ma soprattutto per guarire, nell’idea che l’unico modo per riuscirci sia quello di affrontare i traumi del passato. Nel video musicale, pubblicato il 25 aprile 2023, egli siede in una stanza isolata nel tentativo di arrivare alla porta sita dinnanzi a lui, ma fallendo ad ogni tentativo. Tale collegamento viene ripreso all’ultima tappa del suo “D-Day tour”, quando Suga lo termina chiudendo dietro di sé la fatidica porta bianca che fino a quel momento non era mai riuscito a varcare. Tale gesto rappresenta metaforicamente la chiusura con il passato, verso un nuovo inizio. 
 
What didn’t kill me only made me stronger 
And I begin to bloom like a lotus flower once again. 
 
Amygdala ha superato i 50 milioni di stream su Spotify, il che rende Suga l’unico solista k-pop a raggiungere tale numero con ben 21 canzoni. 

A seguire, SDL o Somebody Does Love, una canzone che ripercorre le emozioni di chi brama l’amore. Il genere, infatti, è diverso rispetto alle tracks precedenti, in quanto rilassante e calmo, stile r&b. La particolarità è la voce femminile di Adora, cantante ed ex produttrice presso la BIG HIT MUSIC, e che in questo caso accompagna quella di Suga nell’armonizzazione del brano. L’interrogativo che il rapper si pone riguarda gli effetti dell’amore e le sue rappresentazioni, ma soprattutto se queste mantengano o meno le aspettative della realtà: 

Yeah, somebody does love 
But I’m thinking ’bout you 
Somebody does love oh, oh, oh 
Somebody does love.

Così come in passato, le collaborazioni continuano in questo album, e infatti la sesta track, di pre-release, è People Pt.2 feat. IU, cantante sudcoreana definita “Regina del k-pop”. Il titolo originale era Sara (사라), per il quale a seconda della consonante con cui si legge alla fine, che sia “m” o “ng”, il significato diventa ‘persone’ o ‘amore’. Suga afferma di averlo cambiato al fine di rendere una maggiore chiarezza. Il collegamento, comunque, è per certo diretto a People, brano presente nel suo mixtape D-2: mentre allora Suga rifletteva sulle conseguenze dell’interfacciarsi al mondo esterno e come ciò comporti dubbi o giudizi, in questo brano aspira alla connessione con gli altri.  Egli la definisce «la canzone che corrisponde alla sincronizzazione tra Suga e Agust D». 

So timе is yet now, right here to go 
I know, you know, anything does know 
So time is yet now, right here to go 
Nobody doesn’t know anymore.

A seguire alla posizione numero 7, Polar Night, che ricorda il genere Alternative Indie Rap, affronta i dibattiti odierni sulla libertà di parola e di censura. L’arma che Suga utilizza è l’ironia, in quanto può dare l’impressione di sostenere la regolamentazione precisa della parola, ma al contrario la sua è una critica interna all’immagine di perfezione che all’esterno bisogna mantenere: 

Between so many truths and so many lies 
Are we seeing this world right?

Aumentando e abbassando costantemente i toni della sua voce, Suga crea un parallelismo con il frastuono delle fake news che circolano oggi giorno. Il concetto attorno al quale ruota la canzone è indubbiamente la polarizzazione: il contrasto tra verità e bugia generato dalla forza delle parole, che comportano conseguenze disastrose ma contemporaneamente mancanza di responsabilità. 

Nonostante il tono cupo assunto da tale brano, ritorna la speranza con Interlude: Dawn, che in assenza di testo rappresenta la parte strumentale, varia tra chitarra elettrica e batteria, e che funge da transizione ad un sentimento più leggero e fiducioso, simboleggiato proprio dall’alba, che si avvia verso il futuro. 

Essa è seguita da Snooze feat. Ryuichi Sakamoto e Woosung del gruppo The Rose. Il primo è stato un eroe d’infanzia per Suga, che ha sempre ammirato il suo lavoro come compositore e musicista influente nell’hip-hop e nella musica elettronica in Giappone e nel mondo. La sua morte, tuttavia, ha fatto sì che egli non potesse assistere all’uscita di D-Day, e ciò rende il tutto ancor più memorabile. Woosung è il front-man del gruppo The Rose, il quale ha dichiarato di essere stato contattato personalmente da Suga, con cui è amico da tanti anni. Questo brano nasce dalla volontà di quest‘ultimo di dedicare parole di conforto a tutti gli aspiranti artisti, che come lui, ne avrebbero avuto bisogno soprattutto nel periodo che precede il debutto nell’industria musicale. È così che Suga decide di ricreare un quadro ricco di speranza, che lo porta a ripetere «Everything will be okay» 16 volte. Egli afferma: «meritate tutti di essere amati, quindi per favore aprite liberamente i vostri cuori»: 

Cry out loud when the world gets ugly 
When the hand that greeted you turned into a pointing finger 
You can take a deep sigh and shout “This s* is f* up.

La canzone che chiude l’album si intitola Life Goes On; essa riprende l’omonima canzone dei BTS, di cui questa rappresenta la versione alternativa. È possibile definirla come una traccia che racchiude i messaggi delle nove precedenti: dalla paura all’abbandono, così come al rapporto tra persone tutte diverse e contemporaneamente ai ricordi che restano vivi nel cuore. Il messaggio è, appunto, che la vita va avanti nonostante la negatività, il fine ultimo è la guarigione: 

This moment when everyone stopped 
The porch that looks far away today 
Life goes on, life goes on 
Life goes on, life goes on.

Record di Agust D 

Min Yoongi diventa il primo asiatico nella storia ad occupare la maggioranza della Top 10 della classifica Billboard Rap Digital Song Sales con tutti i brani di D-Day. Contemporaneamente, si posiziona al 2° posto con 140.000 unità nella classifica degli album di solisti coreani più venduti della Billboard 200. D-Day si differenzia per ottenere tutte le tracce su Spotify Global: Suga è, infatti, titolare del record come solista k-pop con il maggior numero di canzoni che superano i 100 milioni di stream. L’album è rimasto nella classifica di Apple Music Worldwide per 86 giorni, definendo il record più alto tra i solisti e il più lungo tra i gruppi coreani pubblicati nel 2023.  

Il documentario SUGA: Road To D-DAY, con il quale l’artista intraprende un viaggio alla ricerca della sua storia da raccontare, si è classificato al 10° posto tra i film e i programmi tv più popolari su Disney+ da aprile 2023 ed è stato selezionato come uno dei documentari musicali preferiti dell’anno dall’Associated Press. Ancora, con il “D-Day tourSuga è diventato il primo rapper nella storia a guadagnare più di 3 milioni di dollari da un singolo concerto in un’arena, arrivando a $3,16 milioni accumulati ogni sera al Forum di Inglewood il 10, 11 e 14 maggio 2023.  Ciò ha portato ad un ulteriore record di incassi, che ammontano a 57,2 milioni di dollari da 28/28 spettacoli. 

In conclusione, D-Day è carico di emozioni, talvolta in contrasto tra loro, ma che rappresentano un processo di crescita personale: per l’artista prevale il “come si sceglie di cambiare”, piuttosto che il “perché”. A questo proposito, Suga afferma: «I poured my soul into this album». Esso è nato dal proposito di dimostrare come interfacciarsi al mondo sia faticoso e turbolento, ma contemporaneamente necessario al fine di ritrovare sé stessi. Suga tratta del riconoscimento, dell’accettazione, ma soprattutto del superamento del dolore.  
Questo album è il termine di un viaggio emotivo, lungo e irrequieto, verso la libertà, nella speranza che tutti gli ascoltatori possano aprire la propria porta bianca, verso un nuovo D-Day. 

Fonte Immagine: screenshot del video musicale Haegeum

A proposito di Marianna Piroddi

Classe 1998, nata e cresciuta a Napoli. Da sempre amante della scrittura, sento di aver vissuto in più mondi: dalla musica, all’arte, fino ad arrivare al cinema, alle serie tv e ai libri. Tutti estremamente importanti per la realizzazione della mia persona, senza la quale non avrei potuto viaggiare e vivere più vite simultaneamente. Da poco laureata magistrale in Relazioni Internazionali presso l’Università la Sapienza di Roma.

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3 Comments on “Suga e l’album D-DAY: il capitolo finale della trilogia | Recensione ”

  1. Secondo articolo di questa ragazza che esprime l’amore che ha verso i membri del gruppo, scritto molto bene e davvero valido! 💜

  2. come sempre un’articolo eccezionale su tanti punti di vista, soprattutto per le persone che non conoscono l’artista e il suo genere!

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