Al via il Festival della poesia del Mediterraneo

Oggi a Napoli, presso il Teatrino di Corte del Palazzo Reale, L’Instituto Cervantes presenta il Festival della poesia del Mediterraneo. L’appuntamento è alle 19.30, l’ingresso è libero. 

Il Mediterraneo è un crocevia di miti infinitamente replicati, di terre malinconicamente decadenti e di umanità affratellate nell’ineffabile. Quel mare-grembo attuale, che lambisce diversi continenti e che risale alle origini del globo, sembra aver voltato le spalle alla crepuscolare modernità ragionata e ragionevole, per questo è oggi quasi sempre aggettivo problematico o denigratorio. La sua condizione antropologica di mal mediterraneo su cui moraleggiare, tuttavia, non preclude la possibilità di continuare a costruire ponti con lo strumento che gli è più proprio: la poiesis. Il Mediterraneo come voce narrante, infatti, non si tira indietro alla sfida di quella modernità poetica che, finalmente, sembra spogliarsi del mito di se stessa come indicibile, privata, solitaria. Fuggiti gli dei, il Mare Nostrum mette comunque in dialogo le sue lingue e i suoi dialetti in una compenetrazione di forme metriche, musicali, artistiche ed esperienziali; mette in scena, ancora, la sua porosità caotica e gravida di contaminazioni: italiano, spagnolo, catalano, gallego, basco, napoletano, calabrese. Il mito rivive al centro di questo grembo e i cantori ritornano a far comunicare la poesia. 

Il Festival della poesia del Mediterraneo sarà introdotto alle 19.30 di questa sera dalla direttrice dell’Instituto Cervantes di Napoli, Ana Navarra Ortega, e moderato dalla poetessa Stefania di Leo. Leggeranno i propri testi importanti voci del panorama letterario attuale italiano e spagnolo: Manuel Rivas, Josep Piera i Rubió, Elena Medel Navarro, Daniel Cundari, Stefania Di Leo, Claudio Pennino, María Eloy-García, Melania Panico, Rosanna Bazzano. Ognuno di loro farà dono di una propria cartografia personale per ritrovare le coordinate di un fare poetico del dicibile e, soprattutto, del condivisibile. Perché, come dice il poeta Luis García Montero: “più flessibili del mare sono le parole”. 

Fonte immagine: locandina evento

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