A cena con gli chef da Alfonso Pepe

Alfonso Pepe

Sant’Egidio del Monte Albino è un paese della provincia di Salerno famoso per un paio di cose, entrambe molto importanti: la prima, fa parte dell’area dove si può coltivare il famoso pomodoro San Marzano DOP; la seconda, è la patria di uno dei più grandi Maestri Pasticcieri italiani, Alfonso Pepe.

Sempre ai vertici per quanto riguarda le classifiche sui panettoni artigianali, in prima linea quando si tratta di viaggiare, creare ed accogliere. Appunto l’accoglienza sembra essere il leitmotif della sua nuova sede, inaugurata più di un anno fa, rinnovando gli storici locali. Alfonso Pepe si sta proprio divertendo in questa sede con un’offerta ancora più ricca fatta non solo di dolci ma anche di finger food e drink, oltre che di ospiti ed eventi.

A cena con gli chef è il format creato da Alfonso e il suo team: a scadenza periodica, ospita due o tre Maestri della cucina, per dar vita a gustose cene ad otto mani. Un ottimo modo, per gli avventori della pasticceria, di vivere un momento diverso della struttura; altri motivi ottimi per eventi del genere sono sicuramente la curiosità che si suscita nell’avventore, magari invogliandolo a visitare lo chef nella sua residenza principale; ultimo, ma non in ordine di importanza, è il generoso networking che si fa sempre in cene del genere.

Lunedì 18 febbraio abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad una tappa di A cena con gli chef, che ha visto come protagonisti: il pizzaiolo Antonio Fusco, lo chef Alfonso Caputo, lo chef Christoph Bob… ed ovviamente la famiglia Pepe al completo

A cena con gli chef: Antonio Fusco – pizzaiolo Ristorante Il Pino, Cercola

Antonio Fusco fa parte di quelle certezze granitiche per quanto riguarda la pizza napoletana: lontanissimo dai riflettori, seppur giovane, ha una mentalità da vecchia guardia. Durante la serata degustazione, abbiamo avuto l’opportunità di provare due versioni della sua celeberrima pizza fritta: mezzo “piscetiello” (così si chiama in napoletano la pizza fritta di piccole dimensione) con ripieno di ricotta romana, pepe e ciccioli di maiale; l’altra metà ripiena di pomodorino giallo varietà pizzutello vesuviano, fiordilatte d’Agerola, zeste di limone e pecorino romano. Il fritto è dorato, uniforme, dalla consistenza sfogliata anche dopo uno o due minuti di relax tecnico nel piatto causa bollori eccessivi.

Intermezzo: Cheese bar a cura di Carmasciando.

In abbinamento: DUBL, spumante metodo classico di Feudi di San Gregorio.

A cena con gli chef: Alfonso Caputo – Taverna del Capitano, Nerano *

Solida, comoda e fresca la cucina di Alfonso Caputo, patron de La Taverna del Capitano a Nerano: già dal nome suona come un approdo sicuro.

Il crunch: tappo di sfogliatella riccia, opera del Maestro Alfonso Pepe, con topping di crema di palamita, olive, capperi, aglio e peperone crusco. Se prima abbiamo definito questa cucina “comoda”, il motivo c’è: anche in trasferta non perde la sua essenza e, anzi, la declina secondo le formalità della casa dell’ospite. Una entrèe di tutto gusto: tartine e patè varie, scansatevi. O almeno, adeguatevi e dateci il nostro crunch quotidiano.

In Abbinamento: Cutizzi 2017, Greco di Tufo DOCG, Feudi di San Gregorio

Gli Spaghetti: Spaghetti alla Nerano con zucchine e basilico. Forse “lievemente” fuori stagione, ma non si potevano scontentare le oltre cento persone accorse alla serata – anche – per assaggiare un piatto che dà loro almeno la sensazione dell’estate: gli spaghetti con zucchine fritte insieme alle foglioline di menta, emulsionate con acqua di cottura e pecorino e decorate con poco ma deciso basilico.

In Abbinamento: Cutizzi 2017, Greco di Tufo DOCG, Feudi di San Gregorio

A cena con gli chef: Christoph Bob – Il Refettorio del Monaestero Santa Rosa, Conca dei Marini *

Sottospalla di maiale cotta a bassa temperatura con broccoli friarielli, castagne e riduzione di frutta. Avete presente un “piatto madeleine”, cioè quel piatto capace di riportarvi con poco all’infanzia? Ecco, Christoph Bob – da bravo esperto in carne – con poche quanto efficaci cose riporta alla nostra, territoriale costoletta di maiale con i friarielli. Un piatto deciso, invernale, spesso cotto in un tegame con la sugna, per tenersi in forze. Ottima la cottura della carne – non sfilacciosa, tiene bene il morso – e i friarielli, non eccessivamente amarognoli e “di compagnia”, insieme alle castagne.

In abbinamento: Aglianico del Re 2016, Irpinia Aglianico DOC Feudi di San Gregorio

A cena con gli chef: Pasticceria Pepe – con i Maestri Alfonso, Prisco e Giuseppe

Ciockarancio: biscotto di pastafrolla al cioccolato, coperto da gelée all’arancia, crema al cioccolato, pan di spagna bagnato in arancia e mascarpone. Tutto ricoperto da una glassa alla gianduia. La pasticceria Pepe è stata tra le prime in Italia a sperimentare la lavorazione del cioccolato, partendo direttamente dalle fave di cacao crude, quindi la lavorazione del cioccolato e dei dolci ad esso dedicati è molto sentita. Il Ciockarancio proposto è un dolce piacione per concludere una cena gustosa, adatto ai palati sia dei grandi che dei piccini. Ricorda un po’ il famoso snack che vede protagonista arancia, cioccolato e curaçao, ma qui ovviamente viaggiamo su livelli altissimi.

In abbinamento: Privilegio 2016, Irpinia Fiano passito di Feudi di San Gregorio.

[Fonte immagine: Google/Identità Golose]

A proposito di Nunzia Clemente

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