I giovanissimi fratelli Giuseppe e Marco De Luca, capitanati da papà Mauro, accolgono e celebrano il dodicesimo mese dell’anno, foriero di aria di festa e tradizione, inaugurando i nuovi menù natalizi da “Sciuè il panino vesuviano” e “Sciuè, pizzainteglia”
Il Natale, si sa, è la festa preferita da tutti, grandi e piccini: vuoi per l’aria di festa, vuoi per i regali, vuoi per il cibo. Ed è proprio a quest’ultimo elemento che si sono ispirati, per Sciuè, ilpaninovesuviano e Sciuè, pizzainteglia i fratelli De Luca, capitanati dal più grande dei due, Giuseppe, chef e maestro panificatore: l’idea è quella di proporre, sotto forma di panino e pizza, le atmosfere e i sapori tipici del Natale.
Burro, acciughe, lime, insalata russa e la pizza in teglia…
No, non c’è da spaventarsi, non troverete tutti questi prodotti sulla stessa fetta: si comincia con la prima, una freschissima e saporita focaccia, guarnita con burro montato al lime, acciughe del Cantabrico e germogli; il burro montato al lime è delicato e fresco, e crea le giuste note di contrasto per il sapore forte e la sapidità delle acciughe: a questo bisogna poi aggiungere e menzionare la leggerezza dell’impasto, dovuta alla lunga lievitazione a cui Giuseppe sottopone i suoi impasti, contribuendo a rendere questa esperienza culinaria estremamente piacevole e, soprattutto, facilmente digeribile.
Si passa, poi, alla focaccia che strizza l’occhio alla tradizione più verace, presentandosi ricoperta di gamberi, ravanello, insalata russa e capperi: anche in questo caso, forse in maniera più inaspettata, a colpire è la leggerezza e delicatezza di questa proposta dello chef, che riesce ancora una volta a trasformare e portare la tradizione a nuovi livelli.
…baccalà fritto, papaccelle, minestra maritata e il panino vesuviano
E per quelli che proprio non riescono ad aspettare lo scoccare dell’ora di cena del 24, o del pranzo del 25, allora potranno cominciare il duro allenamento di stomaco e mascelle in casa Sciuè, dove si è già dato il via alle danze: si parte con un pane al sesamo nero, farcito con vossignoria il baccalà, per l’occasione mantecato con il nipponico pane panko, accompagnato da provola affumicata, crema di papaccelle e scarola riccia; il sapore della crema di papaccelle è forte e tenta di sovrastare il resto dei sapori ma, con il giusto bilanciamento di amarezza, dato dalla scarola riccia, il panino si presenta ben equilibrato e piacevole al palato. Per le giornate più fredde, invece, è il caso di dare una chance alla ciabatta con crema maritata di broccoli, che fa da letto alla cicoria e allo stracotto di manzo: in questo panino si viene abbracciati dai sapori, le consistenze e gli odori tipici dell’inverno, e sembrerà davvero di essere tornati bambini, a casa dei nonni. Piccola chicca, quest’ultimo panino è da provare anche nella versione senza glutine, nel quale l’esplosione dei sapori risulta addirittura migliore dell’originale.
Che sia a pranzo o a cena, vale sempre la pena fare un salto a Pomigliano d’Arco e lasciarsi guidare dai giovanissimi fratelli De Luca, non fosse altro che per godersi un gustoso pasto e per essere rinfrancati dal fatto che, nella nostra società, i giovani che decidono di dedicarsi ad un’attività lavorativa in proprio, dedicandole tempo, studio e impegno, riescono alla fine a raccogliere i frutti del proprio duro lavoro, sotto lo sguardo orgoglioso e fiero del capostipite e iniziatore del progetto Sciuè, il papà Mauro.
Fonte immagine: Sciuè il panino vesuviano