Don Lisandro Osteria Moderna, ebbrezza e delicatezza gourmet a Caserta

Don Lisandro Osteria Moderna

Don Lisandro Osteria Moderna a Caserta, piccola recensione e intervista ai gestori 

Un ambiente intimo, accogliente, intriso di quel silenzio che solo la sospensione dalla realtà sa regalare. Sono queste le prime sensazioni che Don Lisandro Osteria Moderna regala all’ospite che varca la sua porta.

Ad accoglierlo lo aspetta un servizio cordiale e impeccabile, piatti dai sentori genuini, sfumati di moderno e innovativo, e una carta dei vini che punta a valorizzare il territorio e le sue incredibili peculiarità. Ed è proprio quest’ultimo punto una delle caratteristiche che rendono unico questo ristorante a due passi dalla Reggia di Caserta. Questa struttura, infatti, rientra nell’orbita dei progetti di Almerigo Bosco che includono: Cantina di Lisandro, con sede sulle colline caiatine,  ad oggi tra le maggiori aziende vitivinicole di Terra di Lavoro protagoniste della rinascita del Pallagrello e del Casavecchia, Lisandro Wine Resort (col suo bed and wine) e Antica Dimora Ai Lecci, prestigiosa Wedding Location nella campagna caiatina.

In coerenza con la sua mission, Don Lisandro Osteria Moderna, che ha al suo interno una cantina ottocentesca, si propone di vendere Il Pallagrello – bianco e nero –  di tutte le cantine dell’areale della Vigna del Ventaglio, con un unico prezzo politico per tutti, in modo che la scelta del cliente non sia legata ad una matrice meramente economica. Per quanto concerne il food di questo locale dai soli 40 coperti, a dirigere l’orchestra c’è uno chef giovane ma dalla grandissima esperienza Angelo Fabozzo, che vanta tra le collaborazioni anche quella con chef Bruno Barbieri. La sua idea gastronomica si sposa alla perfezione col vino, nel suo essere tradizionale, e nel contempo ricercata e raffinate. Alla base, come accade nelle cucine stellate, ci sono ingredienti di  qualità e materie prime giornaliere e stagionali (le verdure vengono dall’orto biologico della azienda mentre le erbe dal Giardino Inglese della Reggia). Tutto il resto, i farinacei ad esempio, così come i dolci, sono tutti realizzati in sede.

 

Durante la degustazione, a cui siamo stati gentilmente invitati da Carlo Scatozza, abbiamo avuto la possibilità di intervistare Almerigo Bosco e sua figlia Gabriella.

Qual è la storia della cantina?

Il ristorante viene rilevato 3 anni fa proprio con l’avvento della pandemia. Dal 1 ottobre ha riaperto con Angelo Fabozzo a capo della cucina, Chef aversano poco più che 30enne. Si tratta di una proposta studiata per garantire un’esperienza unica che coniuga territorio e tradizione ma in una visione inedita e innovativa. Siamo partiti come azienda viti-vinicola perché vi era questa tradizione in famiglia: mio nonno era un vinaio ha iniziato la sua attività nel 1907 e possiamo definirlo come un precursore degli odierni aperitivi. Nacque quindi a Casolla un’osteria, che prendeva da lui il nome – Lisandro appunto – e l’attività è poi proseguita con le figlie. Da 15 anni è iniziata l’attività vinicola che presto si è espansa con la struttura per eventi e ancora dopo il ristorante: il complesso comprende infatti un Bed & Wine a Caiazzo, frequentato da enoturisti di tutto il mondo, e l’Antica Dimora ai Lecci, destinata agli eventi wedding con un lago biologico e percorsi dedicati. Nella nostra Osteria Moderna proponiamo tutti i prodotti del territorio, ma cucinati proponendo gusti nuovi e esperienze innovative. Selezioniamo materie prime sostenendo anche piccole aziende e fornitori locali.

Con l’avvento del Covid com’è cambiata la ristorazione?

Le norme sono tante nella ristorazione e bisogna portare un’attenzione aggiunta sia in cucina sia in sala. La ripresa è stata dura ma si è mosso qualcosa, rispetto soprattutto alla prima ripresa dell’anno scorso: le persone sono più aperte e pronte a cominciare. Stiamo ripartendo e abbiamo una buona risposta da parte dell’utenza.

Parlateci un po’ della filosofia della Cantina di Lisandro e di progetti futuri.

La cantina di Lisandro è ora una delle maggiori cantine del Pallagrello della provincia di Caserta, soprattutto dell’aria che va da Caiazzo e Castel Campagnano. Una delle particolarità che si possono trovare qui nell’Osteria Moderna è che tutto il vino dei produttori di Caserta è venduto allo stesso prezzo (18€ il bianco e 22€ il nero) rispondendo ad una filosofia egualitaria della casa. Altra particolarità è la presenza di una cantina con diverse tipologie di annate di tutte le espressioni del territorio. Infatti un progetto ambizioso del futuro proprio quello di sfruttare questa cantina di tufo per organizzare eventi di degustazione, considerando che già ora è un locale di destinazione del mondo del vino con eventi specificatamente dedicati, con sommelier altamente formati.

Antipasti:

Pallottola luciana di patate e sale. Conetto di patate con spuma di ricotta e limone. Grissini e carta da musica handmade. Croccante di ragù napoletano, essiccato per 24 ore a 60 gradi, il tutto creato delle sfoglie e immerse in spuma di ricotta di bufala; Zucca gialla napoletana, tartufo bianco del Molise, mozzarella di Bufala Campana DOP; Seppia, mandorla gemella di Avola e caviale nero; Mandorla con uovo poché;

Primi:

Ravioli ai gamberi del tirreno con una spuma di lupino di mare; Spaghetti con acqua di mare e peperone crusco;

Secondi:

Calamaro dorato su spuma di patate e liquirizia; Finocchio al sale su spuma di patate e liquirizia;

Dolci: Ananas in tre consistenze (secca, ghiacciata e marmellata)

Vini: Asprinio, Altafila, azienda vinicola Diana

Don Lisandro è una osteria moderna e unica, un piccolo regalo per gli occhi e per il cuore, e che ha nei suoi ambienti raffinati, in un servizio discreto, nello chef e nei suoi vini le armi in più rispetto a tutta la concorrenza della zona.

 

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A proposito di Marcello Affuso

Direttore di Eroica Fenice | Docente di italiano e latino | Autore di "A un passo da te" (Linee infinite), "Tramonti di cartone" (GM Press), "Cortocircuito", "Cavallucci e cotton fioc" e "Ribut" (Guida editore)

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