Ferrillo Day: i 25 anni della Pizzeria Ferrillo di Napoli

Ferrillo Day: i 25 anni della Pizzeria Ferrillo

La pizzeria Ferrillo, pizza ai piani alti (via Michelangelo da Caravaggio 33, Napoli) si è aperta a nuovi itinerari gastronomici in occasione del Ferrillo Day (16 maggio 2018), in cui, offrendo la degustazione delle sue pizze gourmet, il pizzaiolo Maurizio Ferrillo ha festeggiato i suoi 25 anni di attività gastronomica.

Il Ferrillo Day: dalle origini alla pizza

Il Ferrillo Day, evento organizzato dall’Associazione Spaghettitaliani rappresentata da Luigi Farina, ha visto protagonista l’arte pizzaiuola di cui Maurizio Ferrillo continua a diffondere e insegnare col suo mestiere. La pizza è soltanto l’esito finale di un’attenta scelta preliminare di ingredienti di primo ordine. L’uso di prodotti partenopei, dalla varietà di farina a quella di pomodori, dai prodotti caseari a verdura e ortaggi, fa sì che la pizza di Maurizio Ferrillo mantenga il contatto con la tradizione partenopea, dando spazio a uno sperimentalismo culinario tale da rendere unica e saporita la regina pizza napoletana. Come ha riferito lo stesso Maurizio Ferrillo, che ha accolto tutti gli ospiti con garbo, cortesia e sana napoletanità, la preparazione della pizza parte dalla lievitazione del panetto, lunga 30 ore, al fine di raggiungere la giusta consistenza durante la manipolazione e la preparazione. La cottura tiene, poi, conto anche degli effetti della cottura della pizza e dei suoi ingredienti, facendo sì che l’amalgama dei sapori si armonizzi senza confondersi.

Si tratta questo di un passaggio molto importante, in quanto quel che si è detto risulta essere più vero e più complesso per quel che riguarda le pizze da asporto. La questione si lega indissolubilmente alla pizzeria Ferrillo poiché, come ha informato Luigi Farina dell’Associazione Spaghettitaliani, essa è stata tra le prima pizzerie a intraprendere la consegna delle pizze da asporto. Le pizze gourmet da asporto di Maurizio Ferrillo mantengono comunque tutte le caratteristiche culinarie, sapore aroma, fragranza, di quelle appena uscite dal forno, ma a questo punto era forse anche inutile specificarlo, rigorosamente a legna.

Pizzeria Ferrillo: tra fritture e pizze

Il punto di forza della pizzeria Ferrillo sta nell’uso di ingredienti genuini e soprattutto partenopei. A partire dalla frittura offerta da Maurizio Ferrillo, si assapora la freschezza dei prodotti fatti in casa: frittatine di pasta, panzarotti, mozzarelle impanate e arancini serbano un sapore unico e leggero che fungono da “apripista” per la pizza.

Come si accennava, il panetto della pizza risulta ottimamente lavorato, come si è potuto saggiare dalla friabilità dell’impasto. Un impasto morbido al tatto e al gusto, delimitato da un cornicione altrettanto gustoso, nel rispetto dell’arte pizzaiola.

Tra le varie pizze offerte da Maurizio Ferrilo, oltre le classiche ma intramontabili marinara e margherita, si ricordano alcuni esperimenti moderni quali l’accostamento di mozzarella di bufala campana, pomodorino giallo e pancetta, o ancora l’accostamento di provola e fiori di zucca, in un bilancio equilibrato tra dolcezza e acidità di ingredienti che rende pieno il sapore della pizza.

Ma la vera specialità di Maurizio Ferrillo è la Panafritta: una pizza fritta che, prima di essere cotta nell’olio, viene impanata con uovo e  pangrattato, stratagemma che elimina la possibilità della presenza di olio in eccesso, rendendo la pizza fritta più leggera (chiaramente nei limiti in cui può essere “leggera” una pizza fritta…).

Il sapore della Panafritta, croccante per la impanatura e morbido per il ripieno, diviene il punto di forza vero e proprio di questa perla di pizza che è possibili trovare solo da Ferrillo ai piani alti.

Tutto questo rende dunque la pizzeria Ferrillo, pizza ai piani alti una pizzeria da tenere fermamente presente nell’itinerario culinario napoletano e Maurizio Ferrillo vero maestro dell’arte pizzaiola.

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A proposito di Salvatore Di Marzo

Salvatore Di Marzo, laureato con lode alla Federico II di Napoli, è docente di Lettere presso la scuola secondaria. Ha collaborato con la rivista on-line Grado zero (2015-2016) ed è stato redattore presso Teatro.it (2016-2018). Coautore, insieme con Roberta Attanasio, di due sillogi poetiche ("Euritmie", 2015; "I mirti ai lauri sparsi", 2017), alcune poesie sono pubblicate su siti e riviste, tradotte in bielorusso, ucraino e russo. Ha pubblicato saggi e recensioni letterarie presso riviste accademiche e alcuni interventi in cataloghi di mostre. Per Eroica Fenice scrive di arte, di musica, di eventi e riflessioni di vario genere.

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