La Chiesa di San Biagio Maggiore (Napoli): cosa visitare

La Chiesa di San Biagio Maggiore: cosa visitare

Passeggiando per il centro storico di Napoli, per una delle strade più affascinanti della città (Spaccanapoli), è possibile imbattersi nella chiesa di San Biagio Maggiore, conosciuta anche come Chiesa di San Biagio dei Librai, proprio perché si trova precisamente all’incrocio tra Via San Biagio dei Librai e Via San Gregorio Armeno.  Scopriamo cosa visitare!

Questa chiesa è stata chiusa per parecchio tempo, ma poi per fortuna è stata riaperta nel 2007 e decisamente rivalutata. In questi giorni, infatti, è molto visitata da numerosi turisti nazionali e stranieri che invadono pacificamente la nostra meravigliosa città, complice anche il fatto della vittoria dello scudetto da parte della Squadra di Calcio del Napoli, grande attrattiva e che porta Napoli ad essere al centro del mondo in questo momento storico.

La chiesa di San Biagio Maggiore è stata fondata nel 1631 dal cardinale Francesco Boncompagni, che volle innalzarla unendo l’antica cappella di San Biagio e la sagrestia di San Gennaro all’Olmo, che si trova accanto. La facciata della chiesa risale principalmente al XVIII secolo e ha una facciata in stile barocco napoletano ed è caratterizzata dal suo interno riccamente decorato, dove si possono ammirare affreschi, dipinti e sculture di artisti rinomati, come Francesco Solimena e Luca Giordano. Inoltre, la chiesa di San Biagio Maggiore ospita numerose cappelle laterali, ognuna delle quali presenta opere d’arte e altari dedicati a santi specifici. Un altro elemento rilevante è la cripta, che contiene le tombe di importanti figure storiche e religiose di Napoli. Questa cripta è accessibile tramite una scala all’interno della chiesa di San Biagio Maggiore e rappresenta un luogo di grande interesse per i visitatori. Al suo interno conserva un pavimento maiolicato e due tele seicentesche, una delle quali è stata restaurata nel 2021, mentre l’antico busto reliquiario del Santo è stato trasferito dopo il terremoto del 1980 nella vicina chiesa dei Santi Filippo e Giacomo.

La chiesa di San Biagio Maggiore è stata chiusa per tanti anni e per fortuna ha riaperto nel 2007, con notevoli lavori di restauro, grazie alla Fondazione Giambattista Vico, voluta da Gerardo Marotta e presieduta da Vincenzo Pepe, che l’ha scelta come sede.

Abbiamo incontrato il collaboratore della Fondazione Gianbattista Vico, il Sig. Nicola Di Piero che si occupa da tanti anni della cura dei vari monumenti, divulgando la storia della chiesa di San Biagio Maggiore e della Fondazione Gianbattista Vico. Abbiamo chiesto al Sig. Di Piero di raccontarci la storia della chiesa di San Domenico Maggiore legata alla Fondazione  Gianbattista Vico.

1 – Qual è la storia legata alla chiesa di San Biagio Maggiore?

La chiesa di San Biagio Maggiore è dedicata a San Biagio, è stata chiusa per molti anni: da quando è stata riaperta, più che per eventi religiosi, la Fondazione Gianbattista Vico si occupa di eventi culturali: il presidente è il professore universitario Vincenzo Pepe. Accanto alla chiesa di San Biagio Maggiore c’è la chiesa di San Gennaro all’ Olmo: dove è stato battezzato il più grande filosofo storico napoletano Gianbattista Vico, nato il 23 giugno 1668, a pochi metri dalla chiesa di San Biagio Maggiore.

Gianbattista Vico è considerato una delle figure più importanti nello sviluppo della filosofia della storia e delle scienze sociali. Vico ha trascorso a Napoli la maggior parte della sua vita tra i vicoli e sempre vicino al centro storico,  ricoprì vari incarichi accademici e divenne professore di retorica all’Università di Napoli nel 1699. Tuttavia, le sue opere furono inizialmente trascurate e affrontò difficoltà finanziarie per tutta la sua carriera, senza mai dimenticare le sue origini. Le sue idee ebbero un impatto significativo sui filosofi e sugli intellettuali successivi, anche se il suo lavoro fu spesso frainteso o trascurato durante la sua vita. Nel XIX secolo, le sue idee hanno sperimentato una rinascita di interesse, ed è ora riconosciuto come una figura chiave nello studio della filosofia della storia e della filosofia della cultura legata sempre alla chiesa San Biagio Maggiore. I contributi di Gianbattista Vico alla filosofia, alla storia e alle scienze sociali lo hanno reso una figura di spicco nella storia intellettuale italiana e una fonte di ispirazione per studiosi di varie discipline. Quindi, visitare la chiesa di San Biagio è come ritornare nel passato e rivivere lo splendore intellettuale del 700, tramandato da Vico. Ecco il motivo per cui la fondazione porta il nome del grande filosofo.

Ritornando al discorso della chiesa di San Biagio Maggiore, il Signor Nicola di Piero, collaboratore della Fondazione, ha continuato deliziandoci con chicche molto interessanti.

2 – Come mai la chiesa San Biagio Maggiore ha notevole rilevanza?

A pochi metri dalla chiesa è nato il filosofo Gianbattista Vico, alla quale era molto legato, tanto è vero  che nella chiesa di San Biagio Maggiore, è sepolto anche suo padre che era libraio, ecco il motivo per cui il nome alla strada San Biagio dei Librai.

 3 – Chi era San Biagio dei Librai?

San Biagio dei Librai era un medico ed è poi diventato il Santo protettore della gola, nella Chiesa di San Biagio Maggiore è possibile notare gli ex-voto alla parete donati da persone che hanno ricevuto benefici dal Santo.

4 – Perché la chiesa di San Biagio Maggiore è chiamata anche di San Biagio dei Librai?

La chiesa di San Biagio Maggiore, ha preso il nome dei Librai perché la sera qui si riunivano tutti i librai, librai che stampavano, vendevano o rilegavano libri e che avevano formato una specie di associazione, tramite la quale facevano del bene alle persone bisognose, per esempio sono state parecchie le ragazze con problemi economici che, si sposarono, grazie all’intervento dell’associazione dei librai: c’era lo spirito di mutuo soccorso che ha sempre caratterizzato la magnifica gente di Napoli.

5 –  Di cosa si occupa la fondazione Gianbattista Vico?

La Fondazione Gianbattista Vico si ispira proprio al principio di mutuo soccorso ed è una associazione culturale, con sede principale ad Agropoli, nel Cilento, dove il Filosofo Vico è stato nove anni a svolgere l’attività di precettore presso una famiglia nobile e dove c’è un castello della Fondazione. Tra i tanti monumenti di cui si occupa c’è appunto questa chiesa.

6 – La Fondazione da chi è sostenuta?

La Fondazione è sostenuta da offerte e donazioni, comprende tanti volontari che si occupano di organizzare eventi legati alla cultura, ma soprattutto all’ambiente, con numerose collaborazioni con le maggiori università campane e dove si organizzano anche numerosi tirocini che hanno come protagonisti gli studenti universitari delle varie facoltà presenti sul territorio.

A giugno c’è stato un evento legato al filo e cucito denominato Un filo per unirci: nel mese di maggio, delle signore si sono riunite nella chiesa  per cucire e produrre degli splendidi lavoretti sartoriali che poi, il 10 giugno, sono stati venduti per sostenere sempre la Fondazione. Un evento interessante che rispolvera gli antichi mestieri e le vecchie tradizioni sartoriali che purtroppo stanno scomparendo.

7 – Ci sono altri eventi in programma?

Si. Ad ottobre 2023 si organizzeranno dei corsi di inglese con la collaborazione di una docente universitaria, chi è interessato potrà partecipare con una piccola donazione.

Per tutti i dettagli e le informazioni si invita gli interessati a recarsi direttamente alla chiesa: sarà un’ottima occasione per visitare una testimonianza storica di particolare bellezza.

La chiesa di San Biagio Maggiore occupa un posto speciale nel cuore dei napoletani, non solo per il suo valore storico e artistico ma anche per il suo significato religioso. Continua ad essere un luogo di culto attivo e un sito di importanza culturale e spirituale nella vibrante città di Napoli.

Fonte immagine di copertina: Archivio personale

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