La Restanza Attiva di Sessa Cilento: dove si cucina il futuro

Restanza Attiva a Sessa Cilento

Venerdì 5 settembre 2025, nel Centro storico di Sessa Cilento, la Summer School FoodSystem 5.0 ha aperto alla comunità con uno spazio collaborativo riguardante la questione FoodSystem 5.0 e le comunità d’intenzione oltre l’oleografia della restanza. La Restanza Attiva a Sessa Cilento si inserisce in un presente in cui i borghi sono rappresentati sempre di più attraverso narrazioni patinate. È qui che entra in gioco, occupandosi di riportare dignità a chi abita, cura e trasforma questi luoghi.

L’Agorà interattiva e il Convivio delle Comunità

Fulcro della giornata è stato l’arrivo dei 30 giovani studiosi provenienti da Africa, Asia (Cina, Vietnam, Pakistan), America Latina e del Nord, Iran e altri contesti globali, in connessione con le reti dell’Italian Chapter del World Food Forum (FAO) e di Rural Hack. La loro guida è stata il direttore scientifico di Rural Hack – CeSMA/UniNa, Alex Giordano, che ha affermato: “Sperimenteremo sul campo la Restanza Attiva per trasformare in progetto la scelta di restare in un luogo apparentemente marginale. Rielaboreremo le criticità all’interno di un processo dinamico e creativo, conflittuale, ma potenzialmente rigenerativo per chi resta e per il luogo stesso”.

Rural Hack e Laboratorio Montestella APS hanno quindi attivato un’Agorà interattiva a Palazzo De Vai (Largo dell’Addolorata, Sessa Cilento) dove questi ragazzi provenienti da diverse parti del mondo hanno dialogato con la comunità locale e hanno sperimentato sul campo la Restanza Attiva di Sessa Cilento.

Il confronto è sceso poi in cucina: nel “Convivio delle Comunità” mani giovani e mani esperte hanno impastato insieme, e il cibo è diventato lingua di pace e riconoscimento reciproco. Star della tavola i cavatielli alla cilentana, una pasta povera preparata con grani locali, proprio a sottolineare semplicità, cura e apertura alla comunità

Restanza Attiva a Sessa Cilento: l’onorificenza ad Alberta Nana Akyaa Akosa

Al termine del convivio, il sindaco di Sessa Cilento Gerardo Botti ha consegnato un riconoscimento ad Alberta Nana Akyaa Akosa. Alberta Nana Akyaa Akosa è la fondatrice e direttrice della Agrihouse Foundation, un’organizzazione non governativa dedicata all’impatto sociale in ambito agricolo, al rafforzamento delle capacità, all’innovazione e al project management, con un’attenzione particolare a cambiare la percezione dell’agricoltura e a orientare consapevolmente la conversazione sul tema. Tutto questo promuovendo iniziative e programmi per studenti, donne, agricoltori, associazioni agricole, imprese agroalimentari e tutti gli attori della catena del valore

Restanza Attiva a Sessa Cilento: il libro di Alex Giordano

Alex Giordano è considerato uno dei principali esperti di Social Innovation, Agritech e Digital Transformation applicata al settore agroalimentare. Nel suo libro FoodSystem 5.0 emerge l’idea che l’innovazione tecnologica da sola non basta a curare il “sistema cibo” e può perfino accentuare disuguaglianze e impatti ambientali se ignora persone e comunità. Alex Giordano propone allora una “dieta mediterranea 5.0”: un modello in cui le tecnologie 5.0 sono messe al servizio della società, verificandone gli effetti sugli ecosistemi e applicandole nelle comunità rurali. L’idea è ribaltare la prospettiva, integrare dimensione sociale, ambientale e tecnologica e redistribuire valore a persone e territori. 

Restanza Attiva a Sessa Cilento

Il Borgo dei Mulini

La Summer School, inoltre, è parte del progetto di rigenerazione culturale e sociale “Il Borgo dei Mulini”, promosso dal Comune di Sessa Cilento, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, e finanziato dal Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR – Intervento 2.1 “Attrattività dei Borghi Storici”. Borgo dei Mulini punta a rilanciare la Valle dei Mulini di Sessa Cilento trasformandola in un polo diffuso di cultura, ambiente, legalità e impresa. Al centro ci sono il recupero degli antichi mulini e dei grani cilentani, simboli della Dieta Mediterranea, insieme all’affidamento di terreni comunali a giovani agricoltori e startup per coltivare varietà autoctone e generare nuove economie locali. L’approccio integra turismo sostenibile, filiera corta e innovazione sociale, andando oltre il semplice restauro per creare un vero laboratorio di comunità. L’obiettivo è contrastare lo spopolamento, attivare imprese nei settori culturale, agricolo e turistico e proporre un Sud aperto al futuro, in linea con il concetto di Restanza Attiva di Sessa Cilento.

Ma chi c’è dietro?

Rural Hack è la task-force del SocietingLAB (CeSMA/UniNa) dedicato alla digital social innovation, con un focus su agritech e tecnologie 4.0 applicate alle produzioni agricole di qualità del Made in Italy. Il World Food Forum della FAO è la piattaforma che mobilita giovani, scienziati e innovatori per trasformare i sistemi agroalimentari. La Summer School nasce in collaborazione con Camera di Commercio di Salerno, PIDMed, Agrifood Future, Agrihouse Foundation, Hub RETE Salerno, Coop. Agricola Nuovo Cilento, WFF Italy Chapter, Lazy Farm e con il Patrocinio morale di Università Giustino Fortunato, Dipartimento di Scienze Sociali – Università di Napoli Federico II, e dell’IRISS del CNR.

Fonte immagini: Ufficio stampa

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