Borghi italiani più colorati, 5 da non perdere

Borghi italiani più colorati, 5 da non perdere

Quali sono i borghi italiani più colorati da conoscere?

L’Italia è senza alcun dubbio il paese dei borghi, piccoli angoli di storia e tradizione lontani dalla vita frenetica e caotica delle grandi città. Molti di questi piccoli paesini, spesso soggetti a spopolamento, sono stati oggetto di riqualificazione nel corso degli anni grazie all’aiuto di artisti e pittori che ne hanno sottolineato il fascino con la creazione di coloratissimi murales.

In quest’articolo, andiamo alla scoperta dei borghi italiani più colorati e della loro particolare storia

1. Diamante

Lungo la riviera dei Cedri, in Calabria, si trova la piccola cittadina di Diamante, un museo di street art a cielo aperto. Nel centro storico si contano circa 200 murales, realizzati dal 1981 ad oggi grazie all’intervento di numerosi artisti recatisi qui per sostenere il progetto che ha dato il via alla rinascita di questo affascinante borgo. Nel 1980, infatti, Nanni Razzetti, un pittore milanese, diede il via al progetto Operazione Murales avente come obbiettivo la creazione di murales, dipinti e scritte che abbellissero i vicoli spogli: ciò ha fatto si che la città s’inserisse nella categoria di borghi italiani più colorati.
Le raffigurazioni dei murales raccontano di storie vere, leggende e favole come quella di Pinocchio rappresentando anche i simboli tipici di Diamante, come i famosissimi peperoncini. Nel 2021, la città ha festeggiato i quarant’anni d’esordio di quest’iniziativa con un evento, Murales40, e per l’occasione sono accorsi artisti come Jorit e Tony Gallo: da non perdere, infatti, l’opera realizzata da Jorit che ritrae Jean Miguel Basquiat o quella di Tony Gallo, una vera e propria dichiarazione d’amore alla piccola cittadina calabrese.

2. Aielli

Tra i borghi italiani più colorati, Aielli, in provincia di L’Aquila merita una menzione speciale.
Questo modesto borgo medievale è probabilmente quello più conosciuto, e maggiormente apprezzato, anche grazie al riscontro avuto sui social network negli ultimi anni. Per favorirne la rinascita, questa piccola cittadina della Marsica è stata riqualificata durante gli anni grazie ai coloratissimi lavori di street art che ne hanno modificato l’aspetto, rendendolo molto più moderno e a prova di turisti: nel 2020, infatti, la cittadina ha vissuto un vero e proprio boom di visitatori che hanno apprezzato questo museo a cielo aperto.
Ogni anno, nel mese di agosto, Aielli diventa la sede di Borgo Universo, un festival di street art e musica durante il quale si organizzano visite guidate con curiosità ed aneddoti sulla storia dei murales e sugli artisti che ne hanno favorito la nascita. Il centro storico del paese è stato campo d’azioni di numerosissimi artisti provenienti da ogni parte del mondo che hanno realizzato opere brillanti: tra i murales più famosi, spiccano quello di Okuda San Miguel, con forme geometriche coloratissime, Ericailcane e Luca Zamoc.

3. Dozza

In provincia di Bologna sorge questo borgo medievale, annoverato come uno dei borghi italiani più colorati, grazie alle opere di street art presenti.
Nel centro di Dozza, infatti, sono sparsi qua e la più di 100 murales ai quali se ne aggiungono altri durante il corso del tempo: ogni due anni, negli anni dispari, la cittadina ospita la Biennale del muro dipinto, una manifestazione artistica che accoglie sempre più artisti internazionali pronti ad esprimere se stessi sui grandi muri del borgo. Questo evento risale agli anni ’60 e da allora ha regalato alla cittadina di Dozza meravigliosi murales che raccontano minuziosamente la storia di questa piccola cittadina medievale nascosta nell’entroterra romagnolo. Tra le opere più importanti, visibili anche grazie ad un app apposita, meritano senza dubbio l’Arcobaleno di Alfonso Frasnedi, l’Angelo di Dozza di Giuliana Bonazza ed il Baccanale di Guido Chiti. Molto apprezzato dai cittadini è soprattutto il murales raffigurante un grifone, simbolo della città di Dozza.

4. Usseaux

Tra i luoghi da visitare in Piemonte, Usseaux è sicuramente ai primi posti: questo paesino di montagna, in Alta Val Chisone, si presenta come un piccolo borgo circondato dalla natura delle montagne piemontesi, con piccole stradine scoscese e casette in pietra.
Situato vicino l’omonimo lago, Usseaux è senza dubbio uno dei borghi italiani più colorati grazie ai suoi 40 suggestivi murales raffiguranti la flora, la fauna e la storia del paesino dall’atmosfera fiabesca. Le tipiche casette di montagna diventano delle vere e proprie tele artistiche sulle quali rappresentare le scene di vita quotidiana, sottolineando il forte legame esistente tra gli abitanti della cittadina e la natura circostante, protagonista indiscussa di tutti i murales. Con i suoi soli 200 abitanti, questo borgo è stato annoverato tra i più belli della penisola guadagnando anche, nel 2011, la bandiera arancione del Touring Club italiano.

5. Valloria

Valloria, in Liguria, è un piccolo borgo medievale di circa 40 abitanti con vicoli stretti e casette in pietra, conosciuto anche come paese delle porte. Inserendosi nella nostra top 5 di borghi italiani più colorati, questa cittadina è diventata famosa proprio grazie alle porte degli edifici, dalle stalle alle cantine, dipinte a mano da artisti internazionali. Paesaggi, scene di vita quotidiana, ritratti di donne o immagini fiabesche: sono queste alcune delle raffigurazioni che possiamo trovare sulle 150 porte colorate del centro storico.
Ogni anno la cittadina organizza un evento d’arte, A Valloria fai baldoria, in cui tre pittori, emergenti e non, si recano qui per affrescare in diretta le porte delle abitazioni medievali, esaltando ancor di più il fascino antico di questo borgo. È proprio grazie a questa tradizione, nata negli anni ’90, che Valloria è stata inserita nell’Associazione italiana dei borghi dipinti.

L’Italia è un paese che vanta di un patrimonio artistico di vasta portata e questi sono solo alcuni dei borghi italiani più colorati che meritano una menzione speciale. Le ragioni per inserirli nel tuo prossimo viaggio sono tante, quindi cosa aspetti?

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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