Vicolo della Cultura: il primo in Italia al Rione Sanità

Il Vicolo della Cultura, il primo in Italia al Rione Sanità

Un Vicolo della Cultura a Napoli. Nel Rione Sanità. Questa l’iniziativa della Onlus “Opportunity” e del suo Presidente, Davide D’Errico.

Davide è un imprenditore sociale, un giurista e un comunicatore e, insieme a Maria Prisco, Project Manager dell’Associazione, ha dato vita a un progetto ambizioso: cambiare la città di Napoli, partendo dal Rione Sanità.

Opportunity” nasce durante l’emergenza rifiuti in Campania del 2010; oggi gestisce tre beni confiscati alla camorra, organizza iniziative di beneficenza e di volontariato per minori a rischio e, in generale, per le fasce più deboli e povere della popolazione, tiene lezioni nelle scuole a bambini e ragazzi su legalità, cittadinanza e Costituzione. Si occupa anche di comunicazione sociale, con eventi e flash-mob che coinvolgono giovani di tutte le età, ed è un ente accreditato dal Ministero per il coordinamento e la gestione di progetti di Servizio Civile Universale.

“Per cambiare la città non serve essere super eroi, basta essere cittadini!” il loro motto.

“Il Vicolo della Cultura” verrà inaugurato il 21 dicembre mattina, in Via Montesilvano, nel cuore del quartiere Sanità di Napoli, un rione in cui è avvenuta una vera e propria rinascita grazie alla sinergia tra istituzioni, enti, associazioni culturali e sociali, imprese locali.

Via Montesilvano si trasformerà in una vera e propria biblioteca all’aperto, con installazioni artistiche, opere di street art moderna ed “edicole culturali”.

Partner di “Opportunity” nella creazione de “Il Vicolo della Cultura”, è Toraldo, la famosa azienda produttrice di caffè, con la campagna “Toraldo t’accumpagna”, ispirata al detto napoletano “‘a maronn’ t’accumpagna”.

Vicolo della Cultura: dalla fede alla cultura

“Proprio tra questi vicoli – ha dichiarato Davide D’errico – 300 anni dopo la prima illuminazione di Napoli, è nata l’idea di affiancare alle classiche edicole votive delle moderne “edicole culturali”. Perché se padre Rocco vinse la criminalità con la devozione e l’illuminazione, noi vogliamo vincerla con la bellezza e la cultura”.

Nel ‘700, infatti, Padre Gregorio Rocco, frate domenicano, per illuminare i vicoli bui e stretti di Napoli, affisse sulle pareti della città le raffigurazioni della Madonna con il bambino, affidando agli abitanti del quartiere il compito di tenerle sempre illuminate. Così nacque la prima fonte di illuminazione della città, che non solo diede una piccola e immediata risposta al problema della criminalità, ma diede vita alle edicole votive che caratterizzano i vicoli napoletani.

Le edicole culturali, invece, saranno spazio per mostre artistiche e fotografiche, biblioteca all’aperto e fonte di illuminazione ecosostenibile. Le opere artistiche de “Il Vicolo della Cultura” sono state realizzate da Mario Schiano e Gianluca Raro e finanziate dai club “Round Table”, “Rotaract Napoli” e “Rotaract Napoli Ovest“.

All’inaugurazione di sabato 21 dicembre presenzieranno diversi scrittori napoletani, tra cui Lorenzo Marone, per donare i propri libri alla biblioteca gratuita, e saranno presentate ai cittadini tutte le attività portate avanti dal progetto nei prossimi mesi.

La Compagnia Teatrale “Putéca Celidònia” interverrà con una performance tra i balconi di Via Montesilvano, mentre ScalzaBanda, la banda musicale dei ragazzi e delle ragazze del Quartiere Montesanto, riempirà il Vicolo con la sua musica. Ancora partner dell’evento saranno Cleanap, l’Associazione a sostegno di bene comune, resilienza e cittadinanza attiva in nome del rispetto per l’ambiente, Storie di Napoli, in prima linea nella diffusione della cultura napoletana, e Studenti contro la camorra, impegnati attivamente nella lotta non-violenta alla criminalità organizzata.

 

Foto in evidenza: https://www.napolike.it/vicolo-della-cultura-rione-sanita-napoli

A proposito di Maria Laura Amendola

Nata a Potenza il 28 giugno 1993, madre australiana e papà Irpino. Impegnata, per diversi anni, in organizzazioni a carattere sociale e culturale, ho prediletto come ambito il femminismo e le battaglie contro le disuguaglianze di genere. Nel 2021, è nata la mia prima opera letteraria, "Una donna fragile", Guida Editori.

Vedi tutti gli articoli di Maria Laura Amendola

Commenta