11 giugno 1993: Jurassic Park esce nelle sale | Accadde oggi

Jurassic Park

11 giugno 1993: Jurassic Park di Steven Spielberg usciva nelle sale statunitensi rivoluzionando la storia del cinema

Era il giorno 11 giugno 1993 quando un film diretto dal regista statunitense Steven Spielberg, già autore di cult come Lo Squalo, E.t.-L’extraterrestre, la trilogia di Indiana Jones e Schindler’s List, divenne il maggior successo commerciale di tutti i tempi (prima di essere battuto da Titanic, Avatar e Avengers: Endgame): si trattava di Jurassic Park.

Il film di fantascienza  divenne uno spartiacque nella storia del cinema e primo esempio di blockbuster attuale. La sceneggiatura di David Koepp incontra la regia di Spielberg che sa alternare momenti di spensieratezza per famiglie ma anche di ansia con scene macabre (esempio i Velociraptor che inseguono Tim e Alexis nella cucina), le musiche del maestro John Williams si aggiungono  agli animatronic dei dinosauri realizzati dalla Industrial Light & Magic così come la scelta delle Hawaii e della Repubblica Dominicana come luoghi per le riprese. Jurassic Park fu recensito positivamente dalla critica americana che lo reputò uno dei migliori lavori di Spielberg ma fu il pubblico ad adorarlo, soprattutto i bambini. Il successo generò un enorme merchandising, tra cui le magliette con il logo del parco creato da John Hammond, e la  National Film Registry inserì la pellicola di Spielberg tra i film da conservare per il suo significato culturale e il suo impatto sulla cultura pop.

Gli errori paleontologici di Jurassic Park, il caso del Velociraptor e del Dilophosaurus 

Nonostante l’amore che il grande pubblico rivolge verso questo film, i paleontologi hanno sempre mostrato il loro disappunto nei confronti di Jurassic Park. Un caso simile a quello de Il Gladiatore, il film di Ridley Scott, per il quale Russell Crowe vinse l’Oscar come miglior attore per il ruolo di Massimo Decimo Meridio. Si tratta di un film amato dalla critica e dal pubblico ma che fa arrabbiare gli storici a causa di diverse inesattezze come la morte dell’ imperatore Commodo per mano del gladiatore protagonista oppure quella di Marco Aurelio ucciso dallo stesso figlio soffocandolo con un cuscino mentre nella realtà non conosciamo le vere cause del decesso.

Il caso più celebre è la rappresentazione del Velociraptor all’interno del film di Spielberg; un dinosauro di grossa taglia feroce che caccia in branco come i lupi. Nonostante questo predatore praticasse la caccia in gruppo come descritto nel film, il suo aspetto all’interno di Jurassic Park non combacia con la realtà. I veri Velociraptor misuravano un metro e avevano piume su tutto il corpo, il sito Il Superuovo afferma che gli attuali paleontologi non sanno ancora quale fosse stata la funzione delle piume per i Velociraptor e alcune specie affini (come il Deinonychus del Dakota, il quale ispirò il Raptor del film di Spielberg), probabilmente avevano la funzione di protezione dall’eccessivo calore  oppure per attirare i propri compagni. 

L’altra vittima di questi errori storici è il Dilophosaurus che divora il personaggio di Dennis Nedry (interpretato da Wayne Knight). Nel film tale dinosauro sputa del veleno contro il corrotto impiegato di Hammond, azione che non avrebbe mai potuto compiere nella realtà dal momento che i paleontologi non hanno mai riscontrato organi veleniferi nella ricostruzione della sua biologia. Probabilmente quella cresta attorno al collo serviva per spaventare altri predatori oppure per  il rituale dell’accoppiamento. 

Il motivo di questi errori? Le teorie sbagliate della paleontologia prima della rivoluzione degli anni Novanta

Il motivo di questi errori è da attribuire alle scoperte che dalla fine degli anni Novanta  cambiarono la nostra concezione dei dinosauri. Dalle grosse lucertole squamose  e “goffe” delle ricostruzioni ottocentesche curate dal paleontologo britannico Richard Owen siamo passati alle teorie di un “mondo variopinto del Mesozoico” come descritta da Wired riportando le parole di John Conaway, un noto paleo-artista. Infine gli studiosi scoprirono che l’Archeopterix, l’antenato degli uccelli, era un membro dei Teropodi (il gruppo dei dinosauri carnivori come il Tyrannosaurus rex. il Velociraptor, l’Allosaurus, lo Spinosaurus, il Giganotosaurus e altri), rafforzando l’idea che ci fossero molti più dinosauri piumati che squamosi. 

Inoltre, il quarto capitolo del franchise (ossia Jurassic World di Colin Trevorrow) prova a risolvere la questione dell’aspetto degli animali. Il dottor Henry Wu spiega al nuovo direttore del parco che durante il processo di clonazione dei dinosauri il DNA di quest’ultimi, a causa del pessimo stato di conservazione all’interno delle zanzare nella resina, era stato combinato con quello di altri animali come rettili o anfibi permettendo al loro aspetto di cambiare rispetto alla realtà (nel primo film il DNA di un rospo tropicale aveva permesso ai dinosauri di sesso femminile di cambiare sesso in mancanza di maschi per la riproduzione). 

Il film è tratto da un romanzo dello scrittore e sceneggiatore Michael Crichton 

Inoltre il pubblico di massa non sa che il film di Jurassic Park non è basato su un soggetto originale ma sul romanzo tecno-thriller omonimo di Michael Crichton, scrittore e sceneggiatore americano.

Costui, assieme a Tom Clancy autore di La grande fuga dell’Ottobre Rosso, appartiene alla nuova generazione del thriller statunitense che ingloba aspetti della riflessione tecnologica e bioetica ai momenti di grande tensione. Tra le sue opere abbiamo Congo (ispirato al romanzo Le Miniere del re Salomone di Haggard) dove il thriller incontra la foresta esotica del bacino del Congo con le sue rovine di antiche civiltà, il thriller psicologico Sfera, Micro dedicato alla guerra tecnologica ma anche il romanzo avventuroso l’Isola dei Pirati oppure quello storico La grande rapina al treno. 

Il romanzo dei Crichton è molto più dark rispetto al film di Spielberg che sceglie di narrare la vicenda puntando sullo stupore del pubblico davanti ai dinosauri proiettati sul grande schermo. L’autore del romanzo in passato aveva sceneggiato il film Il Mondo dei Robot (da cui è tratta la serie tv Westworld) e da questa esperienza ebbe un nuovo soggetto per il suo romanzo. Le due opere condividono una caratteristica in comune: sono presenti due parchi tematici (uno ispirato al Far West e l’altro al mondo del Mesozoico) dove i visitatori possono conoscere un’epoca diversa dalla nostra.

L’opera di Crichton è un romanzo thriller e horror dove il tema della morte è costante; dall’operaio ferito trasportato in urgenza in Costa Rica dall’Isola Nublar fino alla bambina aggredita dai Procompsognathus  (scena presente in Il mondo perduto- Jurassic Park con l’attacco di un gruppo di  Compsognathus) occultati dal perfido Hammond (non quello simpatico del film) affinché questi episodi non spingessero l’opinione pubblica a chiudere il parco. Altra differenza è il comportamento del dottor Alan Grant con i bambini, mentre nel film c’è astio tra i due e gli infanti nel romanzo il paleontologo ama condividere la sua passione con i più piccoli.

Fonte immagine di copertina: immagine senza copyright da Flickr.com 

A proposito di Salvatore Iaconis

Laureato in Filologia moderna presso l'Università Federico II di Napoli il 23 febbraio 2024. Sono stato un lettore onnivoro fin da piccolo e un grande appassionato di libri e di letteratura, dai grandi classici letterari ai best-seller recenti, e grande ammiratore dei divulgatori Alberto e Piero Angela. Oltre ad adorare la letteratura, la storia antica e la filosofia, sono appassionato anche di cinema e di arte. Dal 26 gennaio 2021 sono iscritto all'Albo dei Giornalisti continuando a coltivare questo interesse nato negli anni liceali.

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