13 marzo 1988: inaugurato il tunnel sottomarino più lungo al mondo

13 marzo 1988: inaugurato il tunnel sottomarino più lungo al mondo

Il 13 marzo 1988 viene inaugurato in Giappone il Seikan Tunnel, conquistando, e detenendo tutt’oggi, il primato di tunnel più lungo al mondo.

Cent’anni prima, Michel Verne, figlio del celebre scrittore Jules Verne, pubblica Un express de l’avenir (Un espresso del futuro), un romanzo breve in cui racconta la costruzione di un’immaginaria galleria transatlantica, in grado di collegare velocemente America ed Europa. Pur trattandosi allora di idee fantascientifiche, nella realtà talune realizzazioni, un tempo impensabili, riescono finalmente a veder la luce, e il Seikan Tunnel ne è l’esempio.

Ma andiamo ad analizzarne l’excursus costruttivo.

13 marzo 1988: excursus costruttivo del tunnel sottomarino più lungo al mondo

Ebbene, 35 anni fa viene inaugurato il tunnel sottomarino più lungo al mondo, portando il Sol Levante a un altro prestigioso primato nella storia del progresso ferroviario.

Già nel 1964 in Giappone viene inaugurata la prima linea ferroviaria dedicata esclusivamente all’alta velocità, denominata Shinkansen, sulla quale sfreccia il treno Shinkansen 0, dalla peculiare forma a proiettile, con i suoi 210 km/h, a quel tempo il più veloce al mondo.

Tuttavia, dal periodo Taishō (1912-1926), si pensa di realizzare un collegamento stabile tra le due maggiori isole dell’arcipelago nipponico, Honshū – comprendente Tokyo, Hiroshima, Nagasaki, Kōbe, Kyoto, ecc. – e Hokkaidō, passando sotto lo stretto di Tsugaru.

E a partire dal 1946, periodo in cui il Giappone è ancora sotto choc per le perdite umane nel disastro atomico, si effettuano i primi rilievi geologici della zona, in base ai quali si appronta un primo schema della linea ferroviaria.

Nel 1954 il terribile affondamento nello stretto di cinque traghetti durante un tifone, che causa la morte di oltre un migliaio di passeggeri, spinge ad accelerare il progetto, lasciato nel cassetto per circa un decennio.

Un ulteriore e urgente motivo che preme alla realizzazione del collegamento risiede nel crescente traffico tra le due isole: proprio nel periodo del boom economico giapponese, infatti, degli anni ’60 e ’70, il trasporto tra le due isole passa a un traffico raddoppiato di 4.000.000 di passeggeri all’anno, e la quantità di merci trasportate arriva a 6,2 milioni di tonnellate all’anno.

Così, all’inizio degli anni ’70, le previsioni di traffico suggeriscono che presto il traghetto sarebbe divenuto insufficiente a sostenere la quantità di merci e persone in transito, decidendo finalmente nel 1971 di iniziare ufficialmente i lavori per la costruzione del tunnel.

Si decide di optare per una soluzione a sagoma ampia, così da poter supportare in futuro anche il passaggio dei treni ad alta velocità.

I lavori di costruzione risulteranno alquanto ardui, in un contesto geologico complesso, caratterizzato da rocce vulcaniche, che complica le attività di scavo dando luogo a frequenti incidenti, tanto da provocare la morte di 34 operai.

In realtà poi le previsioni di traffico appaiono col tempo sovrastimate, soprattutto a partire dal 1978, ciò anche a causa della frenata della crescita economica del Giappone e della crisi petrolifera del 1973, oltre poi al moderno e crescente sviluppo del traffico aereo, che consente di trasportare merci a costi minori.

Nonostante le perplessità e le criticità, il progetto giunge a compimento, con l’inaugurazione ufficiale dell’infrastruttura il 13 marzo 1988, con un costo totale di circa 3,6 miliardi di dollari, più di quanto inizialmente preventivato.

La rete viene gestita dalle Hokkaidō Railway Company. Il tunnel viene battezzato con il nome Seikan, nato dalla combinazione dei caratteri kanji (di origine cinese) delle prime lettere delle due principali città collegate attraverso lo stretto, Aomori e Hakodate. Lungo ben 53,85 km, di cui 23,3 km sotto il fondo marino.

Anche i treni Shinkansen (ad alta velocità) percorrono finalmente il tunnel dal 2016, sebbene a velocità ridotta per una tratta.

13 marzo 1988. Primato del tunnel sottomarino più lungo al mondo

Con l’inaugurazione ufficiale del 13 marzo 1988 viene certificato lo storico primato di “Più lungo tunnel sottomarino del mondo”, al quale si aggiungono anche quello di “Più profondo tunnel ferroviario operativo nel mondo” (con i suoi 140 m al di sotto del fondale marino, ossia 240 m sotto il livello del mare) e quello legato alle due stazioni ricavate all’interno della galleria, le prime al mondo realizzate sotto il mare: la Tappi-Kaitei e la Yoshioka-Kaitei. Entrambe progettate quali vie di fuga in caso di incendio o altre emergenze, son dotate di moderni sistemi di sicurezza e soccorso. La Tappi-Kaitei costituisce ancora oggi il museo sulla storia del Seikan.

Il primato relativo alla lunghezza resta inalterato anche in seguito all’apertura del Tunnel della Manica nel 1994, il famoso tunnel sottomarino che collega Francia e Inghilterra con i suoi 50,45 km. Anche se pare indubbio il primato del tunnel giapponese su quello europeo, data la lunghezza complessiva, il Tunnel della Manica presenta la sezione sottomarina più lunga: il tratto sott’acqua è infatti lungo 39 km, contro i 23 del Seikan.

Tuttavia si riconosce ormai all’unanimità il titolo di “tunnel sottomarino più lungo del mondo” a quello giapponese.

Altri paesi progettano oggi la costruzione di tunnel sottomarini che possano battere il primato giapponese, come quello di Helsinki e Tallinn (che dovrebbe collegare Finlandia ed Estonia), con l’intento di superare i 100 km di lunghezza!

Ma lasciamo al futuro la realizzazione di tali previsioni!

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

A proposito di Emilia Cirillo

Mi chiamo Emilia Cirillo. Ventisettenne napoletana, ma attualmente domiciliata a Mantova per esigenze lavorative. Dal marzo 2015 sono infatti impegnata (con contratti a tempo determinato) come Assistente Amministrativa, in base alle convocazioni effettuate dalle scuole della provincia. Il mio percorso di studi ha un’impronta decisamente umanistica. Diplomata nell’a.s. 2008/2009 presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Pitagora” di Torre Annunziata (NA). Ho conseguito poi la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel luglio 2014. In età adolescenziale, nel corso della formazione liceale, ha cominciato a farsi strada in me un crescente interesse per la scrittura, che in quel periodo ha trovato espressione in una brevissima collaborazione al quotidiano “Il Sottosopra” e nella partecipazione alla stesura di articoli per il Giornalino d’Istituto. Ma la prima concreta possibilità di dar voce alle mie idee, opinioni ed emozioni mi è stata offerta due anni fa (novembre 2015) da un periodico dell’Oltrepo mantovano “Album”. Questa collaborazione continua tutt’oggi con articoli pubblicati mensilmente nella sezione “Rubriche”. Gli argomenti da me trattati sono vari e dettati da una calda propensione per la cultura e l’arte soprattutto – espressa nelle sue più soavi e magiche forme della Musica, Danza e Cinema -, e da un’intima introspezione nel trattare determinate tematiche. La seconda (non per importanza) passione è la Danza, studiata e praticata assiduamente per quindici anni, negli stili di danza classica, moderna e contemporanea. Da qui deriva l’amore per la Musica, che, ovunque mi trovi ad ascoltarla (per caso o non), non lascia tregua al cuore e al corpo. Adoro, dunque, l’Opera e il Balletto: quando possibile, colgo l’occasione di seguire qualche famoso Repertorio presso il Teatro San Carlo di Napoli. Ho un’indole fortemente romantica e creativa. Mi ritengo testarda, ma determinata, soprattutto se si tratta di lottare per realizzare i miei sogni e, in generale, ciò in cui credo. Tra i miei vivi interessi si inserisce la possibilità di viaggiare, per conoscere culture e tradizioni sempre nuove e godere dell’estasiante spettacolo dei paesaggi osservati. Dopo la Laurea ho anche frequentato a Napoli un corso finanziato da FormaTemp come “Addetto all’organizzazione di Eventi”. In definitiva, tutto ciò che appartiene all’universo dell’arte e della cultura e alla sfera della creatività e del romanticismo, aggiunge un tassello al mio percorso di crescita e dona gioia e soddisfazione pura alla mia anima. Contentissima di essere stata accolta per collaborare alla Redazione “Eroica Fenice”, spero di poter e saper esserne all’altezza. Spero ancora che un giorno questa passione per la scrittura possa trovare concretezza in ambito propriamente professionale. Intanto Grazie per la possibilità offertami.

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