Grattacielo più alto del mondo. Il primato di Dubai

Grattacielo più alto del mondo. Il primato di Dubai

Stando al sito Emporis – che classifica gli edifici in base all’altezza dei loro elementi architettonici strutturali (altezza di guglie, statue e ogni ulteriore elemento architettonico integrato) -, il Burj Khalifa di Dubai risulta essere attualmente il grattacielo più alto del mondo, con i suoi 829,80 m di altezza.

Il Burj Khalifa (Torre di Khalifa), inizialmente conosciuto come “Burj Dubai”, è dedicato all’emiro di Abu Dhabi e presedente degli Emirati Arabi Uniti Khalifa bin Zayed Al Nahyan. Si tratta della più alta realizzazione architettonica umana, detenendo tra l’altro numerosi altri primati.

È risaputo come Dubai sia conosciuta al mondo ormai come la città del lusso e degli eccessi, colma di attrazioni strabilianti, che attirano numerosi turisti, dal “Dubai Miracle Garden” (il più grande giardino naturale di fiori del mondo) al “Burj al-Arab” (l’unico albergo autodefinitosi a 7 stelle), fino al “Dubai Frame” (la cornice più alta del mondo). Ma senza dubbio è proprio il Burj Khalifa ad essere annoverato tra le mete turistiche più notevoli e affascinanti, nonché simbolo di prestigio per Dubai e per il mondo.

Ma andiamo ad analizzarne l’excursus costruttivo e le caratteristiche strutturali.

Grattacielo più alto del mondo. Excursus costruttivo del Burj Khalifa

L’idea di un edificio così titanico nasce dall’ambizione dello sceicco Maktum bin Rashid Al Maktum, ex emiro di Dubai ed ex Primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, nonché maggiore promotore del rilancio economico di Dubai, investendo per primo nel mercato immobiliare e nel turismo esclusivo, come valide alternative all’industria del petrolio. Il progetto viene commissionato nel 2002 allo studio architettonico Skidmore, Owings and Merrill di Chicago dalla Emaar Properties, di cui lo sceicco è principale azionista, con lo scopo di realizzare un simbolo per il distretto finanziario di Dubai, ossia la vasta area chiamata “Downtown Burj Khalifa”, estesa per 2 km² e comprendente il “Burj al-Arab”,  la “Dubai Marina” (la più grande marina artificiale del mondo), le “Palm Islands” e le “World Islands” (le più grandi isole artificiali) e il “Dubai Mall” (il più grande centro commerciale al mondo).

Il Burj Khalifa ha saputo ridonare il primato della struttura più alta al Vicino Oriente, dopo averlo perso nel 1310, quando la Cattedrale di Lincoln in Inghilterra superò la grande Piramide di Giza in Egitto. Per realizzare il sontuoso e monumentale grattacielo viene costituita una “joint venture” (un accordo tra aziende di diversa nazionalità) tra la sudcoreana Samsung C&T, il gruppo belga Besix e l’Arabtec Holding PJSC con sede a Dubai.

Il cantiere apre il 21 settembre 2004, e nel febbraio 2007 il Burj Dubai supera già l’altezza della Willis Tower di Chicago, divenendo così l’edificio con il maggior numero di piani al mondo, seppur non ancora ultimato. Nel febbraio 2008 la torre raggiunge i 508, 90 m, superando l’allora grattacielo più alto del mondo, il Taipei 101 di Taiwan. La crisi economica che investe Dubai quell’anno però ritarda i lavori: occorrerà l’intervento economico dell’emiro di Abu Dhabi Khalifa bin Zayed Al Nahyan a risollevare le sorti del grattacielo, che può così essere ultimato, cambiando poi il nome in Burj Khalifa, proprio in onore del presidente. Nel luglio 2009 viene installata la guglia sommitale, che fa raggiungere all’edificio i suoi 829,80 m di altezza, potendo conquistarsi il titolo di grattacielo più alto del mondo. Il Burj Khalifa viene completato il 1° ottobre 2009 e aperto al pubblico il 4 gennaio 2010, con una sontuosa cerimonia di inaugurazione. Solo allora viene dichiarata al pubblico la sua altezza, taciuta per tutto il periodo della costruzione. Tale si conclude con l’ammontare di circa 1, 5 miliardi di dollari, richiedendo l’impiego di 12.000 operai e persino decine di vittime nel corso dei lavori.

Grattacielo più alto del mondo. Struttura esterna e interna del Burj Khalifa

Propedeutica alla progettazione e costruzione dell’edificio è stata chiaramente un’approfondita analisi geologica del terreno, rilevando condizioni del suolo molto favorevoli alla trivellazione profonda. Il calcestruzzo armato è il principale materiale utilizzato per la costruzione, e onde evitare una sua precoce solidificazione, è stata impiegata una speciale miscela sviluppata dalla BASF, ottenuta aggiungendo l’additivo Glenium Sky 504, che conferisce al cemento una lavorabilità di circa tre ore prima del suo indurimento.

L’edificio si presenta con pianta a “Y”, ispirata alla forma del noto fiore Hymenocallis, molto diffuso a Dubai. Ma il basamento dell’edificio è molto più ampio e costituisce una sottostruttura chiamata podium, che consente l’accesso alla torre da tre diversi lati e su tre diversi livelli: dal livello B1 si accede alle Corporate Suites (una struttura costituita da 37 piani di uffici); dal livello G si accede alle 900 unità immobiliari private; dal livello L1 all’Armani Hotel Dubai, con 160 stanze e 144 unità immobiliari dell’Armani Residence Dubai.

La torre si innalza dunque su tale struttura a tre elementi. Esternamente, le differenti altezze delle tre ali della torre non hanno soltanto mera funzione estetica, ma offrono il vantaggio di una differente ampiezza interna ai diversi piani, e soprattutto la capacità di contrastare il flusso del vento, diminuendone l’attrito. In cima a ciascun modulo poi, il solaio di copertura ospita una terrazza protetta da alte vetrate, per un totale di 27 affacci panoramici.

Le facciate esterne sono completamente rivestite da circa 26.000 pannelli di vetro temprato altamente riflettente, per respingere buona parte del calore delle afose stagioni estive di Dubai. È stato inoltre previsto un sistema per la pulizia esterna e la manutenzione delle superfici vetrate, con l’installazione di 18 equipaggiamenti meccanizzati tra fissi e telescopici, stivati all’interno di nicchie invisibili all’esterno, se non in servizio.

La sommità dell’edificio è un’estensione in acciaio, con una spirale metallica da 4.000 tonnellate, svettando con un’altezza di 140 m e portando l’edificio alla sua definitiva altezza di 829,80 m. All’interno della guglia metallica sorgono fari stroboscopici per la sicurezza aerea, proiettori per l’illuminazione decorativa notturna e svariate antenne per telecomunicazioni radio-televisive e telefoniche, dato che i sei piani sottostanti sono riservati a diverse emittenti radiotelevisive locali.

L’intero edificio infine è circondato da un parco di circa 11 ettari, con giardini colmi di varietà vegetali, ponti e fontane ornamentali (il cui sistema è illuminato da 6.600 luci e 50 proiettori colorati, e dotato di getti capaci di spruzzare acqua al cielo fino a 150 m, al ritmo di melodie arabe classiche e internazionali), e in più diverse sculture di artisti del Medio Oriente e internazionali.

Per quel che concerne la struttura interna, qui i materiali che arredano e adornano i 344.000 m² calpestabili dell’edificio, con destinazione d’uso sia commerciale che residenziale, sono principalmente vetro, acciaio inossidabile, lucide pietre scure, argento, travertino per i pavimenti, pareti in stucco veneziano, il tutto ispirato alla cultura locale, pur prestando fede al grande lusso della struttura.

Il grattacielo, con i suoi 163 piani, è così suddiviso: i due piani interrati ospitano locali tecnici e un ampio parcheggio che può contenere fino a 3.000 veicoli, dotato anche di un collegamento pedonale alla vicina fermata metro. I primi 37 piani del podium ospitano uffici e l’edificio dell’Armani Residence Dubai (tra 9° e 16° piano); nella medesima struttura c’è l’Armani Hotel Dubai, con le sue esclusive suites dislocate al 38° e 39° piano. Tra 19° e 108° piano compaiono i 900 appartamenti privati, dotati di svariati comfort, finiture di lusso e domotica. I piani 76° e 77° sono dedicati agli spazi ricreativi: una grande palestra su due livelli, una piscina coperta e una moschea. Ancora unità immobiliari prestigiose ad uso sia commerciale che residenziale, con le Corporate Suites tra 112° e 154° piano. Le zone mozzafiato sono riservate a ristorazione e terrazze: il ristornate At.Mosphere al 122° piano, da cui si può godere il panorama a 442 m di altezza, e la terrazza panoramica al 124° piano, At the Top, dotata di un ascensore che la collega direttamente alla seconda magnifica terrazza panoramica superiore, At the Top Sky, posta al 148° piano. Qui è possibile osservare il panorama sia in diretta, sia attraverso immagini registrate a diverse ore del giorno e con diverse condizioni di visibilità, grazie ad un nuovo tipo di cannocchiale con annesso uno schermo LCD. Dal 155° al 160° piano vi sono i locali destinati a emittenti radiotelevisive. Infine tra 161° e 163° piano è installato un ascensore di servizio, che consente di raggiungere la sommità della guglia per le periodiche operazioni di manutenzione.

Grattacielo più alto del mondo. I primati del Burj Khalifa

Tra le tante magnificenze, il Burj Khalifa si distingue per i suoi diversi primati raggiunti, primo tra tutti ovviamente quello di rientrare nel Guinness come la struttura più alta del mondo, superando il Taipei 101 a Taiwan, già tre volte più alto della Tour Eiffel!

Ulteriori importanti primati sono sicuramente quello del più alto getto di calcestruzzo da terra, fino a 601 m, e la più alta installazione di pannelli esterni in vetro, 175 pannelli superando i 500 m di altezza.

Di notevole importanza è senz’altro la sicurezza antincendio. A tal proposito, ogni 25 piani sono stati previsti speciali rifugi pressurizzati e ignifughi. Inoltre i 57 ascensori OTIS in caso di evacuazione garantiscono una capacità di 5.500 Kg ciascuno, per una capienza di 14 persone e l’incredibile velocità di discesa di 9 m al secondo – ulteriore primato, insieme all’installazione dell’ultima cabina di servizio per raggiungere la guglia, ovvero la massima altezza per l’installazione di un ascensore: 636,90 m da terra!

Ulteriori prestigiosi primati attribuiti al Burj Khalifa concernono: la moschea più alta del mondo, sita al 76° piano, insieme alla seconda piscina più alta, oltre alla galleria d’arte più alta (con opere di oltre 85 artisti internazionali). E ancora la discoteca più alta del mondo, sita al 144° piano, fino alle Fontane Danzanti più alte del mondo, site nel lago artificiale.

Il made in Italy al Burj Khalifa

Tra primati, lussi e super sicurezza si stagliano gli onori del “made in Italy” per il grattacielo più alto del mondo: dalla “Duravit Italia Srl” a “Listone Giordano”, fino a “Manital”, design e qualità costituiscono per questo gioiello arabo un orgoglio tutto italiano. Della “Duravit” famoso è il “cono” che il grattacielo ospita, quale rinomato ed esclusivo prodotto arredo bagno, noto non solo per il suo design, bensì anche per il particolare rapporto qualità-prezzo. Tale è una singolare base sottolavabo, creata traendo ispirazione dalle forme primitive del catino, del secchio, della pompa a mano e del chiodo. Un autentico mobile bestseller per il lussuoso grattacielo.

E i pavimenti? 10.000 m² di parquet per le prestigiose stanze dell’Armani Hotel, e oltre 40.000 m² per la realizzazione di oltre 450 appartamenti dislocati su 60 piani. Il tutto firmato “Listone Giordano”.

Ultime, ma non per importanza, le maniglie dell’azienda torinese “Manital”, che, proprio con l’approssimarsi dei suoi vent’anni di attività, festeggia la soddisfazione di distribuire 10.000 dei suoi prodotti in circa 1.000 dei lussuosi appartamenti del Burj Khalifa.

Grattacielo più alto del mondo. Terrazze e Ristoranti al Burj Khalifa

Come accennato, il punto di forza e bellezza in assoluto del Burj Khalifa sono le due fantastiche terrazze: At the Top (124° piano) e At the Top Sky (148° piano). Da qui la vista è un autentico spettacolo per gli occhi, potendo osservare il deserto tutt’intorno e la città in continua modernizzazione. L’accesso ai belvederi si acquista e prenota online (fino a 30 giorni prima dell’ingresso), scegliendo data e orario tra quelli disponibili. Il costo non è esattamente economico, ma giungere lassù ne varrà davvero la pena. Il biglietto d’ingresso per la prima terrazza costa per gli adulti tra i 124 e i 200 AED (ossia tra i 37 e i 57 €) in base all’orario (al tramonto le tariffe sono più esose). Per i bambini tra i 4 e i 12 anni il biglietto costa fra i 95 e i 160 AED (ossia circa 28 €). Per i piccini al di sotto dei 4 anni, invece, l’ingresso è gratuito. I prezzi salgono vertiginosamente per la seconda magnifica terrazza: si parla di costi più che raddoppiati! Ma un giro su quella specie di “tetto del mondo” sarà doveroso e irrinunciabile!

E la ristorazione? Un caleidoscopio di pietanze e una strabiliante varietà di cucine. Celebre è il già citato ristorante At.Mosphere al 122° piano, che propone anche lounge. Tra raffinatissime colazioni, pranzi ricercati e costose cene, At.Mosphere vizierà i palati anche più esigenti e curiosi, con disponibilità di scelte alla carta o menù composto. Il lounge è specializzato nell’offerta di tè, abbinato impeccabilmente a dolcetti e finger food salato. Naturalmente, con menù chic e gourmet, i prezzi saranno tutt’altro che modici, ma una tale esperienza gastronomica saprà essere all’altezza di qualche sacrificio economico.

L’At.Mosphere non è però l’unico ristorante del Burj Khalifa. A deliziare i palati raffinati concorrono i diversi e variegati ristoranti dell’Armani Hotel Dubai. Un incontro e accostamento di cucine, per un trionfo di gusto e prelibatezze farà letteralmente sognare e godere anche i meno golosi. Dalla cucina giapponese contemporanea dell’Armani Hashi – che propone pesce freschissimo, sushi e sashimi, potendo godere al contempo della stupenda vista sulla Dubai Fountain – ai classici piatti dell’irrinunciabile e fedele cucina italiana, rivisitati in chiave moderna dall’Armani Ristorante, offrendo tra l’altro i migliori vini dell’enoteca Armani. Ancora, per gli amanti dei gusti più decisi e speziati, l’Armani Amal offre una pregiata selezione di piatti tipici indiani, da curry esotici a squisitezze tandoori, uniti alla godibilità della musica tradizionale suonata dal vivo. Particolare è poi l’Armani Lounge per la peculiarità di offrire deliziose esperienze gastronomiche in tutte le ore della giornata: dal semplice tè al caffè e agli aperitivi, fino a piatti di ottima scelta internazionale. In stile tipicamente italiano ed europeo è l’Armani Deli, dove sarà possibile gustare tripudi di salumi, formaggi, pasta fresca e deliziosi pasticcini, ideale dunque sia per uno snack free che per un brunch. Irrinunciabile sarà infine l’Armani Mediterraneo, che offrirà a tutte le ore del giorno gli intramontabili e genuini sapori del Mediterraneo, insieme ad uno stile casual-contemporaneo, che non ci farà mancare affatto la gustosissima cucina italiana

A tali ristoranti possono tranquillamente accedere anche gli esterni, naturalmente sempre previa prenotazione sul sito dell’hotel.

Al Burj Khalifa ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le emozioni, le più variegate e sensazionali del mondo, all’altezza del grattacielo più alto del mondo.

Foto di: Pixabay

A proposito di Emilia Cirillo

Mi chiamo Emilia Cirillo. Ventisettenne napoletana, ma attualmente domiciliata a Mantova per esigenze lavorative. Dal marzo 2015 sono infatti impegnata (con contratti a tempo determinato) come Assistente Amministrativa, in base alle convocazioni effettuate dalle scuole della provincia. Il mio percorso di studi ha un’impronta decisamente umanistica. Diplomata nell’a.s. 2008/2009 presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Pitagora” di Torre Annunziata (NA). Ho conseguito poi la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel luglio 2014. In età adolescenziale, nel corso della formazione liceale, ha cominciato a farsi strada in me un crescente interesse per la scrittura, che in quel periodo ha trovato espressione in una brevissima collaborazione al quotidiano “Il Sottosopra” e nella partecipazione alla stesura di articoli per il Giornalino d’Istituto. Ma la prima concreta possibilità di dar voce alle mie idee, opinioni ed emozioni mi è stata offerta due anni fa (novembre 2015) da un periodico dell’Oltrepo mantovano “Album”. Questa collaborazione continua tutt’oggi con articoli pubblicati mensilmente nella sezione “Rubriche”. Gli argomenti da me trattati sono vari e dettati da una calda propensione per la cultura e l’arte soprattutto – espressa nelle sue più soavi e magiche forme della Musica, Danza e Cinema -, e da un’intima introspezione nel trattare determinate tematiche. La seconda (non per importanza) passione è la Danza, studiata e praticata assiduamente per quindici anni, negli stili di danza classica, moderna e contemporanea. Da qui deriva l’amore per la Musica, che, ovunque mi trovi ad ascoltarla (per caso o non), non lascia tregua al cuore e al corpo. Adoro, dunque, l’Opera e il Balletto: quando possibile, colgo l’occasione di seguire qualche famoso Repertorio presso il Teatro San Carlo di Napoli. Ho un’indole fortemente romantica e creativa. Mi ritengo testarda, ma determinata, soprattutto se si tratta di lottare per realizzare i miei sogni e, in generale, ciò in cui credo. Tra i miei vivi interessi si inserisce la possibilità di viaggiare, per conoscere culture e tradizioni sempre nuove e godere dell’estasiante spettacolo dei paesaggi osservati. Dopo la Laurea ho anche frequentato a Napoli un corso finanziato da FormaTemp come “Addetto all’organizzazione di Eventi”. In definitiva, tutto ciò che appartiene all’universo dell’arte e della cultura e alla sfera della creatività e del romanticismo, aggiunge un tassello al mio percorso di crescita e dona gioia e soddisfazione pura alla mia anima. Contentissima di essere stata accolta per collaborare alla Redazione “Eroica Fenice”, spero di poter e saper esserne all’altezza. Spero ancora che un giorno questa passione per la scrittura possa trovare concretezza in ambito propriamente professionale. Intanto Grazie per la possibilità offertami.

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