17 novembre: Giornata Mondiale della Prematurità

17 novembre

Ogni 17 novembre, il mondo si unisce per celebrare la Giornata Mondiale della Prematurità, una manifestazione globale diffusa in oltre 100 Paesi.

L’obiettivo principale di questa giornata è sensibilizzare l’opinione pubblica sulla prematurità, rendendo protagoniste le famiglie che affrontano questa sfida. Attraverso eventi, iniziative e condivisioni di storie, si mira a far emergere una realtà complessa e spesso non conosciuta.

La Giornata Mondiale della Prematurità è stata istituita dalla European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI), la Fondazione Europea per la Cura dei Neonati.

È stata celebrata per la prima volta il 17 novembre 2008, da allora è diventata un’importante iniziativa a livello mondiale.

Dati in Italia (fonte Rapporto CeDAP 2021)

La prematurità è un problema rilevante in Italia, con un numero considerevole di bambini che nascono prima della 37esima settimana di gestazione: se ne rilevano ogni anno oltre25.000.

La distinzione tra parti pretermine nella fascia dalla 34esima alla 36esima settimana evidenzia ulteriormente la complessità della situazione (dei 25.000, questi bambini rappresentano il 75,6%) sottolineando la necessità di una cura e di un sostegno mirati per garantire il benessere di questi neonati e delle loro famiglie.

Il 17 novembre è l’occasione per sottolineare quanto la consapevolezza di tali statistiche è fondamentale per promuovere un impegno continuo nella ricerca e nelle pratiche mediche per migliorare l’esito per i neonati prematuri in Italia.

17 novembre, perché è importante sensibilizzare?

Durante la Giornata Mondiale della Prematurità, vengono messi in luce i fatti relativi a questo tema, spiegando che un bambino può nascere prematuro per diverse ragioni, molte delle quali non sono prevedibili.

Nel momento in cui un bambino nasce prematuro, può avere gravi complicazioni e rischi per la salute: ci sono alte possibilità di immaturità cerebrali, immunitarie, digerenti, renali e polmonari.

Condividere informazioni sui progressi nella cura neonatale e nelle tecnologie mediche può contribuire a rassicurare e ispirare chi affronta questa situazione.

Inoltre, sensibilizzare significa anche combattere eventuali pregiudizi o malintesi che possono circondare la prematurità. Chiamare l’attenzione sulla necessità di un sostegno emotivo, psicologico e pratico per le famiglie coinvolte contribuisce a creare una rete di supporto solida e inclusiva.

In definitiva, sensibilizzare sulla prematurità è un invito a guardare oltre le complicazioni iniziali, a celebrare la forza dei bambini e a promuovere la consapevolezza su come possiamo contribuire a migliorare la salute neonatale e il benessere delle famiglie.

17 novembre, spieghiamo le cause della prematurità

Oggi, in onore di questa ricorrenza, bisogna fermarsi a ragionare sulle possibili cause che portano un bambino a nascere prematuro.

Spesso la prematurità è generata da una combinazione di fattori, e in molti casi la vera causa rimane sconosciuta. La ricerca continua a esplorare le complessità di questo fenomeno per migliorare la prevenzione e la cura.

Tra le possibili ragioni troviamo:

  1. Età della madre (rischi maggiori nelle donne più giovani di 17 anni e più anziane di 35);
  2. Malattie croniche;
  3. Infezioni (infezioni del tratto urinario, infezioni vaginali o infezioni sistemiche);
  4. Gravidanza multipla;
  5. Disturbi del collo dell’utero;
  6. Stress (ecco cinque libri per aiutare le neomamme);
  7. Abuso di alcol e droghe.

Come gestire la prematurità?

Ogni 17 novembre vengono anche ricordati gli approcci medici utilizzabili in modo da prevenire la nascita prematura dei bambini. Tra queste, cure in una struttura specializzata, monitoraggio continuo, nutrizione adeguata con l’abbinamento di determinati farmaci e soprattutto un supporto psicologico per le famiglie che si trovano sovraccariche di tensione.

Nelle cliniche specialistiche, il bambino nato prematuro viene messo all’interno di un’incubatrice neonatale, la quale emula le condizioni dell’utero materno (temperatura, ossigeno e nutrimento). Una volta raggiunte queste circostanze, il bambino potrà lasciare l’incubatrice e passare alle cure umane.

Infine, una delle parti principali della gestione della prematurità riguarda il programma di follow up, progettato per monitorare lo sviluppo e la salute a lungo termine di questi bambini dopo il periodo di cure intensive neonatali.

Conclusioni

Alla luce di quanto emerge da questo articolo, possiamo affermare che ogni 17 novembre, non si celebra solo la nascita di nuove vite, ma anche la determinazione e la speranza che caratterizzano il percorso dei neonati prematuri.

Durante la Giornata Mondiale della Prematurità è possibile fare la differenza attraverso diffusione della consapevolezza, dell’impegno e del sostegno continuo verso chi si trova di fronte a questa sfida e non sa come gestirla.

Si possono trovare ulteriori informazioni sui siti del Ministero della Salute e dell’UNICEF.

Fonte immagine di copertina: Pexels

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