19 ottobre 1469: matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona

isabella di castiglia e ferdinando d'aragona

È il 19 ottobre 1469 quando a Valladolid due giovani di diciassette e diciotto anni si sposano. Un evento comune, se non per il nome e il destino che li accompagna: Isabella di Castiglia (1451-1504) e Ferdinando d’Aragona (1452-1516), eredi delle due corone più importanti di Spagna. Il matrimonio sancisce l’unione personale tra i due regni (la fusione avverrà nel 1516 per mano dell’imperatore Carlo V) e avvia la Spagna verso la proiezione della propria forza all’esterno dei confini peninsulari. Nell’arco di tre decenni, i Re Cattolici finanziano il viaggio di Cristoforo Colombo verso le Americhe e ricoprono un ruolo cruciale nella Reconquista, dunque la cacciata degli arabi dall’ultimo avamposto presente sulla penisola: il “Sultanato di Granada”. 

Isabella era figlia di Giovanni II di Castiglia e di Isabella di Portogallo, nonché sorella del re di Castiglia Enrico IV. Quest’ultimo avrebbe voluto, come suo successore, la figlia Giovanna (di legittimità incerta). Egli passò dalle parole ai fatti e poco dopo il matrimonio con Ferdinando d’Aragona, decise di disereditare Isabella a favore di sua figlia Giovanna, proclamandola ufficialmente erede al trono. Quando nel 1474 Enrico IV morì, la Castiglia appariva più divisa che mai: da una parte c’erano i sostenitori di Isabella, supportati dal regno di Aragona; dall’altro quelli di Giovanna, supportati invece dal Portogallo. La tensione sfociò in guerra civile nel 1475. Al suo termine, nel 1479,  i diritti di Isabella vennero definitivamente sanciti e riconosciuti con il Trattato di Alcaçovas. Nello stesso anno, dopo la morte di suo padre, Ferdinando salì al trono di Aragona.

Qualche anno prima, papa Paolo II, lungimirante sulle conseguenze politiche del matrimonio tra i due giovani sugli equilibri della Spagna, decise di non concedere la propria benedizione all’unione. Così, Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia si sposarono in casa di amici fedeli, di nascosto e dopo aver falsificato una bolla papale con l’aiuto dell’arcivescovo di Toledo Alfonso Carrillo de Acuña. Le “Maestà Cattoliche” vissero insieme fino al 23 gennaio 1516, anno della morte di Ferdinando. A riguardo, come spesso accade nelle cronache reali, il mito avvolge la storia: si narra che un minestrone somministrato da Isabella scatenò in Ferdinando un male fatale e dunque la morte. Dietrologie a parte, i reali cattolici, a distanza di più di cinque secoli, continuano a vivere nel folklore iberico, negli studi e nelle ricerche di chi intende saperne di più su quei due giovani ragazzi che diedero il via all’ascesa imperiale spagnola nel mondo. 

Crediti immagine: abcdef.wiki

A proposito di Salvatore Toscano

Salvatore Toscano nasce ad Aversa nel 2001. Diplomatosi al Liceo Scientifico e delle Scienze Umane “S. Cantone” intraprende gli studi presso la facoltà di scienze politiche, coltivando sempre la sua passione per la scrittura. All’amore per quest’ultima affianca quello per l’arte e la storia.

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