Cambiamenti Climatici: cosa sono e come combatterli

cambiamenti climatici

Cambiamenti climatici: cosa sono?

I cambiamenti climatici sono variazioni del sistema climatico terrestre determinate prevalentemente da interferenze antropogeniche, tra cui l’emissione nell’atmosfera di alcuni gas.

La Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, nota come convenzione di Rio, utilizza il termine “mutamenti climatici” solo per riferirsi ai cambiamenti climatici prodotti dall’uomo e quello di variabilità climatica per quello generato da cause naturali. In alcuni casi, per riferirsi ai mutamenti climatici di origine antropica si utilizza l’espressione mutamenti climatici antropogenici.

Secondo il Glossario Dinamico ISPRA-CATAP per cambiamenti climatici si intende “qualsiasi cambiamento di clima attribuito direttamente o indirettamente ad attività umane, il quale altera la composizione dell’atmosfera mondiale e si aggiunge alla variabilità naturale del clima osservata in periodi di tempo comparabili”. Alcuni esempi di cambiamenti climatici sono il riscaldamento e il raffreddamento globale.

L’uomo esercita un’influenza crescente sul clima e sulla variazione della temperatura tramite varie attività come  la combustione di combustibili fossili, la deforestazione e l’allevamento del bestiame. Queste attività, aggiunte alle enormi quantità di gas serra presenti naturalmente nell’atmosfera, incrementano l’effetto serra e determinano il fenomeno del riscaldamento climatico globale. In questo secolo la ferocia dell’uomo è così spietata che a causa della sua interferenza sembra che il pianeta si stia riscaldando molto più velocemente rispetto agli ultimi milioni di anni. In modo da evitare che i miglioramenti in ambito economico vadano a creare dei danni irreversibili al patrimonio ambientale delle generazioni future si è richiesto di attuare una politica precauzionale, evitando attività rischiose per l’ambiente in mancanza di piene certezze scientifiche.

Accordi bilaterali e multilaterali si sono andati moltiplicando negli ultimi anni. Di vitale importanza sono stati la convenzione del 1979 sugli inquinamenti atmosferici, la convenzione dell’IAEA del 1986 sulla tempestiva notifica degli incidenti nucleari che si limitò a stabilire degli obblighi di cooperazione preventiva, informazione, assistenza e consultazione reciproca. La convenzione di Vienna del 1985, ratificata da 150 Stati tra cui l’Italia per la protezione della fascia di ozono, il Protocollo di Kyoto del 1997 sulla riduzione dei gas-serra, la Conferenza sul Clima tenuta a Durban il 28 Novembre 2011.  Molto importante è la Convenzione di Nairobi del 1992, adottata con lo scopo di tutelare la moltitudine di specie biologiche esistenti nei diversi ecosistemi. Viene inoltre disciplinato l’impatto
ecologico negativo delle biotecnologie (in particolare la produzione di alimenti geneticamente modificati). Ma il problema di tutti questi accordi è la loro osservanza.

Il quadro di oggi è molto drammatico; un esempio eclatante è stato fornito dalla Conferenza sul Clima di Durban in cui i due principali produttori di CO2 al mondo, USA e Cina, sono rimasti fuori dall’accordo volto a diminuire l’emissione di gas-serra.

Conseguenze dei cambiamenti climatici

Secondo un documento pubblicato dal Breakthrough National Centre For Climate Restoration, un centro di ricerca e innovazione a Melbourne, entro il 2050 l’attuale traiettoria ci porterà a raggiungere i 3°C di riscaldamento globale che a loro volta amplificheranno i processi di feedback ambientali che provocheranno un ulteriore riscaldamento e, di conseguenza, il collasso di ecosistemi fondamentali per la sopravvivenza: barriera corallina, la foresta amazzonica e l’Artico.

Un miliardo di persone sarebbero costrette a migrare per via delle condizioni invivibili e due miliardi vivrebbero comunque in condizioni di scarsità idrica. L’agricoltura collasserebbe nella regione sub-tropicale e la produzione di cibo si ridurrebbe drammaticamente a livello mondiale. La coesione interna di nazioni-stato come gli Stati Uniti e la Cina crollerebbe poi alla perdita degli habitat, delle biodiversità, ecosistemi ed estinzione di specie. Ci sarà un aumento delle malattie, in particolare malaria e febbre dengue, in quanto le zanzare sono in grado di sopravvivere a latitudini e altitudini più elevate.

Come combattere il cambiamento climatico?

Le soluzioni per combattere i cambiamenti climatici e il conseguente riscaldamento globale devono essere drastiche e repentine.

Bisogna convertire l’attuale sistema energetico sostituendo gas, combustibili fossili, petrolio o carbone con fonti prive di carbonio come vento, acqua, energia solare o biomasse. La svolta ovviamente dipende da una volontà politica che permetta di imbracciare il cambiamento, ma che sia cosciente del rischio a cui l’intera umanità andrà incontro passando da un vecchio sistema economico a uno nuovo, sostenibile e senza effetti collaterali per l’ambiente.

Nel nostro piccolo possiamo fare la differenza, prendendo consapevolezza di quello che sta accadendo e quindi di attuare delle scelte di vita il più eco-sostenibili. Possiamo ridurre drasticamente il consumo di alimenti la cui produzione è fattore di notevole inquinamento, come carne o prodotti importati dall’estero, e optare per una spesa più green scegliendo alimenti che non provengano dalla grande distribuzione e che possono essere reperiti in mercati locali. Molto importante è evitare il più possibile l’uso della plastica e spostarsi il più possibile con mezzi di trasporto evitando l’uso della macchina, nonché ridurre gli sprechi d’acqua e scegliere prodotti ecologici per la cura personale e per le pulizie domestiche.

Questi piccoli passi fanno la differenza. Ma anche parlare dei cambiamenti climatici e sensibilizzare le masse a riguardo è importantissimo. La situazione è realmente preoccupante e se non si agisce subito non ci sarà un futuro in cui sperare.

Salvare il pianeta significa, prima di tutto, salvare noi stessi.

Immagine di copertina: Pixabay

Fonti

– Enciclopedia Treccani

– Diritto internazionale Conforti Benedetto

– Breakthrough National Centre For Climate Restoration report, The Third Degree: Evidence and implications for Australia of existential climate-related security risk.

A proposito di Giuliana Aversano

Ciao a tutti! sono Giuliana, ho 22 anni e scrivere è l'unico modo che mi permette di comunicare con il mondo.

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