Dispositivi anti abbandono: finalmente la legge è stata approvata!

Dopo tante piccole vite perse, dopo tante tragedie, che forse si potevano evitare, finalmente, oggi, 8 ottobre 2019, è stata approvata la legge relativa al dispositivo anti abbandono. Numerosissime le domande in merito alla nuova norma. Come dovranno essere i famosi seggiolini auto con sensori? Fino a che età è obbligatorio l’uso dei dispositivi anti abbandono? Come cambieranno le nostre vite, sapendo che a bordo del nostro veicolo abbiamo un dispositivo che ci ricorderà di non lasciare il nostro bimbo/bimba in auto? Vediamo insieme cosa dice la legge, e quali sono le sanzioni che verranno applicate in caso di violazione.

Dispositivi anti abbandono: aggiornamento all’8 ottobre 2019

Negli ultimi anni, abbiamo sentito più volte parlare della norma 117/2018 e dell’articolo 172 del Codice della Strada, ma nulla era mai diventato così concreto come oggi! Oggi, 8 ottobre 2019, è ufficialmente entrata in vigore la legge salva bebè, ovvero la legge che regolamenta ed obbliga l’utilizzo del dispositivo antiabbandono fino ai 4 anni di età del bambino. Vediamo insieme cosa dice il Codice della Strada, ad oggi, a riguardo.

L’articolo 1 di questa legge, definisce innanzitutto cosa si intende per dispositivo antiabbandono. Precisiamo, innanzitutto che, la legge non parla di seggiolini auto con sensore, né di seggiolino antiabbandono, bensì di dispositivo anti abbandono. Questo perché, seppur vero che sarà possibile acquistare un seggiolino auto anti abbandono, ovvero con con dispositivo anti abbandono integrato, nel caso si possegga già un classico seggiolino auto e non lo si desideri sostituire, sarà possibile acquistare il dispositivo antiabbandono separatamente, e installarlo sul seggiolino o sul veicolo utilizzato.

La legge definisce come “dispositivo anti abbandono” un dispositivo di allarme con lo scopo di prevenire l’abbandono del minore, al di sotto dei 4 anni di età, all’interno del veicolo, mediante uno o più sistemi interconnessi tra loro, atti ad avvisare il tutore o il genitore del bambino, del rischio di abbandono.

Caratteristiche del dispositivo anti abbandono descritte dalla legge

In particolare, l’allegato A9 del decreto di legge, elenca le caratteristiche principali del sensore: il dispositivo avrà il compito di segnalare immediatamente l’abbandono del bambino/a all’interno del veicolo, mediante l’attivazione di un allarme.

Questo allarme sarà strutturato in modo da attivarsi automaticamente e di attirare l’attenzione del conducente, all’interno e all’esterno del veicolo, mediante dei segnali visivi e acustici. Inoltre, il dispositivo anti abbandono potrà essere collegato alla rete, e segnalare ulteriormente al conducente, l’abbandono del minore, mediante l’invio di messaggi o chiamate direttamente ai numeri di cellulare segnalati.

E se la batteria del dispositivo anti abbandono si scarica? Il dispositivo anti abbandono dovrà costantemente segnalare i livelli di carica bassa rimanete, al fine di consentire al conducente di sostituire le batterie in maniera tempestiva.

Multe e sanzioni per chi non rispetta la norma relativa al dispositivo anti abbandono

Si è parlato tanto di legge salva bebè in questo ultimo anno, ma nulla diventa realmente concreto se, dietro un obbligo non vengono stabilite anche le multe e le sanzioni da applicare in caso di violazione della norma. Questo ottobre, finalmente, si è iniziato a parlare di sanzioni! Per tutti quelli che non rispetteranno la legge relativa al dispositivo anti abbandono, le multe oscilleranno dagli 81 euro fino all’ammontare di 326 euro. I pagamenti saranno obbligatori entro 5 giorni, in caso contrario saranno inflitte delle more di circa 56,70 euro. Inoltre, al conducente che verrà colto in violazione della legge, saranno decurtati 5 punti dalla patente di guida.

A proposito di Marcello Affuso

Direttore di Eroica Fenice | Docente di italiano e latino | Autore di "A un passo da te" (Linee infinite), "Tramonti di cartone" (GM Press), "Cortocircuito", "Cavallucci e cotton fioc" e "Ribut" (Guida editore)

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