Evolve, intervista ai fondatori del comitato

Evolve

EvolveU2019, It’s your turn

La Generazione Z, Erasmus o Ryanair, quella dei post-millennials, dei nati dal 1995 in avanti è un’annata che troppo spesso viene bollata con dispregiativi o giudicata negativamente. Tanti sono infatti i luoghi comuni che accompagnano questa generazione, da un’assenza di valori comuni ad un eccessivo attaccamento per la tecnologia e i social network. Evolve è un comitato studentesco, un “libero gruppo di studenti e studentesse” come dice il sito, nato nel febbraio del 2018 a Pomigliano d’Arco. Un gruppo di amici, prima che di studenti e colleghi, accomunati da una forte passione per la politica e per il mondo dell’informazione, che si oppone in maniera forte al clima generalmente nichilista che pervade i nostri tempi, non soltanto tra i più giovani.

Un vero e proprio punto di riferimento per un ambiente difficile come la provincia napoletana, con forti ambizioni di espansione a livello regionale e nazionale, con tanti progetti in cantiere e che in un anno e mezzo ha già tenuto numerose iniziative, arrivando sino ad un convegno alla Camera dei Deputati, tenutosi la settimana scorsa.

Colpisce, aprendo il sito web di Evolve, la lista di obiettivi così decisa e pragmatica. Tenere informati i cittadini, verificare la corrispondenza dei fatti alla realtà, organizzare eventi e convegni sono solo alcuni tra i punti salienti. Quella dei vent’anni è un’età difficile, è l’età delle scelte e in cui si tende maggiormente all’idealismo, ma questi ragazzi hanno le idee chiare e sanno come realizzarle. Valeria Rea e Alessandro Fusco sono tra i fondatori del progetto. Rispettivamente 19 e 21 anni, studenti di Giurisprudenza e Scienze politiche a Napoli e Bologna, hanno raccontato della loro esperienza e delle loro ambizioni e progetti futuri.

Come nasce l’idea di Evolve?

Evolve nasce ufficialmente nel febbraio del 2018, in pieno clima elettorale dato dalle allora imminenti elezioni politiche. Forti delle nostre esperienze di rappresentanza, a livello sia locale che provinciale, ci rendemmo conto all’epoca che tra i ragazzi della nostra età c’era una disinformazione generale, una vera e propria disaffezione generale nei confronti di quel dovere civico che poi è il voto. Grazie anche all’aiuto di Vito Fiacco, Michele Guadagni e Domenico De Maria, gli altri ragazzi fondatori del comitato, uniti anche da una forte amicizia, nacquero in quel periodo le prime iniziative di Evolve, specie nell’ambito dei nostri licei (l’Imbriani e il Cantone di Pomigliano d’Arco). Dopo un anno e mezzo, fatti i primi bilanci, ci ritroviamo ancora uniti dalla stessa passione e spirito di iniziativa, per di più con l’aiuto di tutte le persone incontrate in questo percorso che è ancora agli inizi. Senza di queste tanti dei traguardi conseguiti da Evolve non sarebbero stati possibili, dai convegni organizzati alla cura del sito web. L’obiettivo è stato sin dall’inizio quello di un’informazione completamente neutrale, di arrivare il più possibile nei luoghi dei nostri coetanei. Siamo consapevoli di vivere in un’epoca fortemente dinamica e di forti cambiamenti sociali e culturali che influiscono sempre di più sulle nostre coscienze.

Siete molto giovani, fate parte di una generazione che viene definita un giorno sì e l’altro pure con etichette diverse. A cosa è dovuta secondo voi questa disaffezione dei ragazzi nei confronti della politica?

Sarebbe troppo semplicistico catalogare la nostra generazione come eccessivamente attaccata ai social network ed al mondo della tecnologia. Certo, questi sono elementi che influiscono, noi stessi siamo i primi ad utilizzare strumenti quali Facebook ed Instagram per comunicare e portare il nostro messaggio a quante più persone possibili. Crediamo però fortemente che questo atteggiamento di disaffezione sia nato in maniera molto più graduale ed affondi le proprie radici nelle generazioni precedenti. Piano piano, nel corso degli anni, sono venuti meno valori associativi che prima univano le persone e che oggi semplicemente non esistono più. Partiti, sindacati, associazioni studentesche non svolgono più quel ruolo di coesione e di identificazione di una volta, mentre la società è sempre più improntata sull’esaltazione del singolo anziché del collettivo. Siamo i primi ad accorgerci di questi cambiamenti quando vediamo all’università tanti ragazzi che, anziché vivere quel luogo come un momento di aggregazione, semplicemente vanno e vengono dalle lezioni, quasi come se dovessero timbrare il cartellino.

Qual’è il vostro rapporto con i nuovi mezzi di informazione? Spesso le nuove generazioni vengono accusate di dar troppa importanza a Facebook, Instagram, Youtube ecc., perdendo di vista la realtà.

Crediamo fortemente nella forza dei social network quale nuovo mezzo di informazione. Evolve ha una pagina ufficiale su Facebook e Instagram, i social media maggiormente utilizzati dalla nostra generazione. Essi rappresentano uno straordinario mezzo di comunicazione e del resto questa è una scelta coerente con la nostra impostazione originaria, quella di raggiungere i luoghi utilizzati dai ragazzi. Ovviamente utilizziamo questi canali per cercare poi il confronto e il dibattito reale, ma sarebbe senz’altro assurdo tornare indietro ai tempi in cui Internet non esisteva.

Evolve è un comitato dal carattere fortemente informativo e apartitico. Quali sono però i temi che al giorno d’oggi dovrebbero essere al centro del dibattito politico?

Senz’altro l’ambiente, i cui rischi connessi all’inquinamento sono secondo noi fortemente sottovalutati, coscientemente o meno, dalle odierne agende politiche. Nelle nostre iniziative cercheremo sempre di più di sensibilizzare quanto più possibile i ragazzi sul tema. Porre questi temi è un obiettivo futuro al quale sarà dedicato senz’altro spazio nei nostri dibattiti futuri è la questione relativi dati in Internet. I cittadini rischiano quotidianamente, navigando sulla rete, di perdere in tutto o in parte la loro riservatezza e privacy e secondo noi la politica interna dovrebbe riservare al tema minore superficialità.

Avete recentemente tenuto un convegno alla Camera dei Deputati, un traguardo importante per un comitato così giovane. Quali sono i vostri obiettivi futuri?

L’esperienza alla Camera, grazie anche alla partecipazione del prof. Gianluigi Tosato, è stata fortemente istruttiva e deve rappresentare più che un arrivo una partenza. Si è parlato principalmente di Europa, argomento che segnato le iniziative di Evolve negli ultimi mesi in vista delle elezioni per il parlamento comunitario tenutesi lo scorso 26 maggio.  L’evento alla Camera da questo punto di vista si è posto in una linea temporale continua a tanti altri che abbiamo organizzato quest’anno, con l’obiettivo principalmente di sensibilizzare i nostri coetanei sull’importanza e sul funzionamento delle istituzioni europee. Vedere ragazzi della nostra età guardarsi negli occhi anziché sullo schermo di un telefono, perlopiù provenienti da realtà così differenti, è stato uno stimolo fortissimo per affrontare le sfide dei prossimi mesi. Quest’anno Evolve è stata infatti rallentata dalle nostre prime esperienze universitarie, che ovviamente hanno portato con sé un bagaglio di incertezze che l’anno scorso non c’erano. Le difficoltà risiedono principalmente nella distanza che separa noi ragazzi ma siamo fiduciosi di poter fare sempre meglio. Abbiamo già organizzato  dibattiti con ragazzi proveniente dalle università e dai licei di Milano, Salerno, Bologna, Roma e Caltanissetta e puntiamo, già a partire dall’estate, ad un processo di coinvolgimento sempre più forte tra i nostri coetanei. Nel frattempo teniamo vivi i nostri canali comunicativi, dove verrà pubblicato qualsiasi aggiornamento relativo alle nostre future iniziative.

Per ulteriori informazioni, rimandiamo al sito ufficiale!

A proposito di Matteo Pelliccia

Cinefilo, musicofilo, mendicante di bellezza, venero Roger Federer come esperienza religiosa.

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