Ischia: entusiasmo per un nuovo albero monumentale

Ischia

Ischia non smette mai di sorprendere ed infatti regala un’altra bellissima emozione ai propri abitanti, grazie ad una quercia, e non una quercia qualsiasi, bensì una meravigliosa farnia che padroneggia l’area in cui si trova ed ora è diventata un albero monumentale.
La farnia di Via Candiano spicca oltre che per l’altezza anche per la particolarità dell’apparato radicale; è ubicata nella frazione di Buonopane sull’isola d’Ischia e tecnicamente, grazie agli studi botanici effettuati sul fusto della stessa, probabilmente ha tra i 340 ed i 360 anni e una circonferenza di ben 870 centimetri.
Lo spessore, misurato rigorosamente con un metro da sarta, è stato inserito nel modulo di candidatura che la dottoressa Mastinu, aiutata dal laureando in geologia Eugenio Di Meglio, ha compilato.
Prima di presentare la documentazione, infatti, è stato necessario stilare una scheda di valutazione, nella quale si fa riferimento ovviamente alla quercia, ma anche all’area in cui essa si trova e alla geologia del luogo.

Tradizione e ambiente, ma soprattutto un’entità per gli abitanti del posto, non solo di Buonopane, si fondono in un progetto dal notevole spessore grazie ad uno studio della dottoressa Gessica Mastinu.

Il progetto nasce da una richiesta da parte del Comune di Barano d’Ischia di svolgere il mio tirocinio universitario presso l’ufficio tecnico ivi contenuto. Da sempre la quercia di Buonopane rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per la frazione tutta.
Col trascorrere del tempo ho pensato a cosa si potesse fare per preservare la quercia per le generazioni future ma anche per poterla custodire e curarla appropriatamente.
Da qui nascono una serie di ricerche presso la Regione. Ho scaricato il materiale per poter candidare una quercia o un qualsiasi albero si ritenga – bene culturale – ad albero monumentale.
Una volta constatato che proprio la farnia di Buonopane rientrasse nei parametri è stata presentata la candidatura ufficiale. La risposta è stata accettata ed attualmente la bellissima quercia di Buonopane si trova nella scheda 202 della forestale, e quindi del censimento 2021.
Ora con l’agronomo Mattera e con l’Ufficio tecnico del comune di Barano, partirà un’altra procedura o meglio, un piano di cura che sia duraturo nel tempo, per preservare il più a lungo possibile la nostra quercia. Sono convinta che nel cuore degli abitanti di Buonopane ci sia sempre un posto riservato a quella quercia”. Ha dichiarato la Dottoressa Mastinu.

Ischia: il trionfo della farnia “Buonopanese”

“Una bella soddisfazione anche per Buonopane che celebra un riconoscimento ufficiale per l’isola. Già nel 2021 avevamo fatto richiesta per inserire la famosa quercia di Buonopane nell’elenco degli alberi monumentali. Una notizia ottima che va a valorizzare ulteriormente quello che è un simbolo della frazione di Buonopane, insieme alla Fonte delle Ninfe Nitrodi, la ‘Ndrezzata, che vanno ad identificare una frazione piccola com’è quella di Buonopane. Per cui tale notizia ha entusiasmato l’amministrazione tutta e non solo”. È quanto ha dichiarato il Vicesindaco del Comune di Barano, il Dottor Raffaele Di Meglio.

La quercia di Candiano è un maestoso albero utilizzato come vero e proprio punto di riferimento; alcuni abitanti del posto raccontano divertiti che un tempo, ma probabilmente ancora oggi, in dialetto ischitano si usava dire: “Adda passà per Cannian”, ossia, “Prima o poi passerai per Candiano” (area dove si trova la quercia). Un’affermazione per ammonire simpaticamente qualcuno. Come succede spesso i proverbi autoctoni in dialetto, tradotti in Italiano, non rendono particolarmente, ma il sorriso sornione di chi racconta di questo simpatico modo di dire spiega perfettamente il significato.
La quercia di Candiano è di fondamentale importanza sin dal passato, rappresenta l’identità di un luogo, che si esplicita non solo attraverso l’incredibile bellezza che quasi lascia senza fiato, ma anche con una molteplicità di elementi culturali, sociali, tradizionali, ad essa collegati.

Un albero che ha assistito nella sua lunga esistenza a storie del passato, episodi di vita quotidiana, semplici, puri, amori fatti di sguardi, litigi, urla di bambini e le famigerate storie locali dei ‘munacielli’.

“La natura è una inesorabile forma di conoscenza e si basa sulla prima impressione che un elemento naturale suggerisce all’animo umano” scrisse Italo Calvino, e come nel caso della Quercia di Buonopane, quest’aforisma si rivela molto attinente.

Come detto inizialmente, la prima caratteristica che è stata analizzata è  la conformazione botanica dell’apparato radicale della Quercia di Buonopane, che cattura sin da subito l’attenzione. A ciò si ricollega anche la componente culturale e  storico-sociale dell’area naturale in cui l’albero si trova e che ha permesso di avallare un progetto così importante.  

Progetti come quello avviato dalla Dottoressa Mastinu e dall’Ufficio tecnico del Comune di Barano, con la partecipazione anche della Forestale, permettono di attuare una serie di conoscenze base su diverse tematiche ambientali, avviare iniziative di educazione e formazione, basate su una corretta comprensione dei fenomeni ambientali ma anche culturali e sociali. 

 

Immagine in evidenza: Repubblica.it

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