Oltre le catene (Edizioni 2000diciassette) è il secondo romanzo di Domenico Mecca, dopo La Legge non è uguale per tutti (2017, Aletti editore) ed un racconto pubblicato nella raccolta Je suis Chocolat (2017, Edizioni 2000diciassette).
L’autore, laureato in Medicina e Chirurgia con specializzazione in Malattie Infettive, ha avuto modo, durante la sua carriera, di seguire in prima persona progetti in Africa e in Romania ed il romanzo è pregno della sua esperienza lavorativa ed umana, con cui arricchisce il percorso del suo protagonista, il Dott. Luciano Verdi
Oltre le catene di Domenico Mecca schiaffeggia l’ipocrisia perbenista
Il Dott. Verdi, infettivologo affermato, decide di abbandonare il suo posto sicuro e di partire per l’Uganda, dove una ONG ha fatto urgentemente richiesta della sua figura specializzata per combattere un’epidemia di AIDS.
Arrivato in Africa, commette l’errore, comune a tutti gli occidentali, di pensare che le sue conoscenze mediche possano risolvere ogni tipo di problema.
“Ma noi non siamo i «problemi»” gli fa notare la caposala Rose, racchiudendo in poche righe l’essenza del romanzo, “siamo persone con la propria cultura, le proprie abitudini e spesso in perenne conflitto con noi stessi. Possiamo e dobbiamo migliorare e voi… tu ci puoi dare una mano. Ma per poterlo fare veramente devi ascoltarci, devi capire ed essere paziente”.
Oltre le catene è quindi la narrazione di un percorso innanzitutto umano che invita a superare le catene ideologiche, sociologiche, scientifiche e religiose che ciascuno di noi porta con sé. Catene che ci impediscono di discernere la realtà e che impediscono a Luciano di entrare a far realmente parte del nuovo ambiente africano, chiuso com’è all’inizio del libro nel suo perbenismo e nel desiderio di voler far del bene, ragionando sulla base dei criteri occidentali.
Ma in Africa esiste una cultura di accettazione della morte di cui Luciano non si rende subito conto. Questa cultura non legittima all’indifferenza ma a fare del proprio meglio. Sono le contraddizioni dell’Africa, che non si risolvono con gesti nobili.
L’atteggiamento di superiorità del protagonista lo rende apparentemente più partecipe ma in realtà lo relega totalmente fuori dal contesto in cui vive e lavora, un contesto che lui non ha mai fatto lo sforzo di capire fino in fondo e che lo costringe in una situazione di solitudine umana, che lo condurrà a sovvertire tutte le sue certezze, a favore di una nuova visione della vita che non prevede la perfezione e, per questo, risulta essere più umana.
“Percorrendo la vita del protagonista si comprende che riesci a liberarti dal legaccio, che giudica tutto e non osserva più nulla per quello che è, solo quando incontri qualcosa o qualcuno che ti fa riflettere. Non puoi farlo da solo. Ed è questo lo struggente e liberatorio messaggio che, attraverso la storia di Luciano, io voglio lasciare a chi legge questo romanzo!” afferma l’autore, Domenico Mecca.
L’Africa: uno scenario suggestivo per una trama vibrante di passioni
Romanzo di emozioni contrastanti e forti sentimenti Oltre le catene, ambientato in “un continente misterioso e affascinante: l’Africa! Paesaggi mozzafiato, colori sfavillanti, profumi d’equatore; ambienti tempestati da gravi emergenze sanitarie e lacerati da mille contraddizioni; personaggi visionari che agiscono motivati da ragioni umanitarie e dall’instancabile ricerca di sé” annota Angelo Tumminelli nella quarta di copertina.
Domenico Mecca è “fuori dal coro rispetto ad altri scrittori perché riesce ad unire ‘vecchio e nuovo’, ‘buono e cattivo’, ‘sacro e profano’, ‘continenti e sentimenti’ con una tale delicatezza da far sì che i lettori si sentano protetti in un’ampolla di vetro come nelle migliori fiabe” scrive di lui nella prefazione Francesca Della Valle, giornalista conduttrice TV, autrice ed attrice.
“Oltre le catene, ci avvicina ad una letteratura sociale, ad un cammino aperto, ad una forza viva, ad un impegno concreto e non ‘parolaio’, per rendere possibile una trasformazione umana. Oggi più che mai attuale. Edizioni 2000diciassette propone la decima produzione con tutta la fierezza e tutto il coraggio necessari, affinché la speranza di trasformazione e liberazione dei popoli in difficoltà si concretizzi in una forza di verità che non si può spegnere” spiega il direttore editoriale Maria Pia Selvaggio a proposito del romanzo di Mecca.
Un romanzo sapientemente scritto con un linguaggio ricco, brillante, quotidiano, in grado di raccontare il mondo intimo e contraddittorio di un vissuto ma anche di travolgere con dialoghi talvolta provocatori, che colpiscono dritto a cuore e tolgono le maschere di una retorica costruita e misericordiosa.
Una trama che, sfiorando temi come la malattia, l’emergenza sanitaria in Paesi turbolenti e bisognosi di aiuti di varia natura, le difficoltà di vita, l’insoddisfazione umana, le differenze culturali, religiose, ideologiche, l’importanza delle scelte di vita sinceramente e coraggiosamente portate avanti, offre il quadro di una umanità comunque forte nella sua fragilità, articolata nella sua semplicità e affascinante nella sua varietà e, soprattutto, lascia al lettore un messaggio di rispetto, di condivisione, di umiltà e di umanità, al di là di qualsiasi catena.
Assolutamente consigliato!