Sovranity, una drag queen che legge le fiabe ai bambini

Sovranity

Sovranity ha incantato decine di bambini e bambine dai cinque anni in su, vestita da Principessa dei Ghiacci, con la lettura di tre racconti contro gli stereotipi di genere. Nella Sala predisposta dalla CGIL di Catania sono accorse moltissime famiglie in occasione del Pride svoltosi in città.

Nel mese di giugno, infatti, tantissime città Italiane hanno dato il via all’Onda Pride 2019, le parate festose e colorate nate il 28 giugno del 1969, quando un gruppo di poliziotti fece irruzione nel club gay Stonewall Inn di New York. Per la prima volta la comunità LGBT decise di rispondere alle manganellate con altrettanta violenza e, per tutti i giorni a seguire, scese in strada mostrando a tutti che era finito il tempo di nascondersi. Lo slogan era uno ed era chiarissimo: “Say it clear, say it loud. Gay is good, gay is proud.” (Dillo in modo chiaro, e urlalo. Essere gay è giusto, essere gay è motivo d’orgoglio).

Sovranity,  con il suo pomposo vestito argentato e una corona d’argento sopra a una folta chioma bionda, ha iniziato con la favola Piccolo uovo, che – prima di nascere – decide di partire in esplorazione nel mondo delle famiglie. Nel suo viaggio, incontra due mamme gatte, un ippopotamo single che cresce da solo il proprio cucciolo, due canguri che hanno adottato due orsetti, due pinguini maschi con due figli, una coppia formata da un cane bianco e una cagnolina nera. Tutte queste famiglie, «sembravano un bel posto in cui crescere».

L’incontro è poi proseguito con la lettura della fiaba di Rosaconfetto, un’elefantina color grigio, diversa da tutte le altre elefantine della sua tribù che – grazie a una dieta a base di anemoni e peonie – avevano un bel manto rosa. A Rosaconfetto non piacevano anemoni e peonie e ci teneva affatto ad essere tutta rosa. Avrebbe voluto, invece, scorrazzare nel verde e fare il bagno nel fiume come gli elefantini maschi, liberi di mangiare ciò che volevano e con il manto grigio… proprio come lei!

Infine, la storia di Ettore, l’uomo straordinariamente forte, che lavora in un circo ed è capace di cose incredibili, ma – una volta finito il suo numero – diventa un uomo solitario e schivo. Ha parcheggiato la sua roulotte in un luogo appartato, lontano da occhi indiscreti per custodire il suo segreto… Una passione sfrenata per l’uncinetto e il lavoro a maglia! Un brutto giorno due domatori invidiosi svelano a tutti le sue creazioni, senza prevedere di star svelando anche un suo grande talento!

I bimbi, insieme dai propri genitori, sono rimasti affascinati dalla drag queen e una di loro si è accorta che in realtà fosse un uomo. Sovranity le ha spiegato quanto amasse indossare quei costumi e che i suoi genitori erano stati molto comprensivi a riguardo.

Il “Baby Pride” ha riscontrato dure critiche da parte di alcuni politici Italiani, come Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, e l’assessore alla sicurezza del Comune di Catania (in quota Lega Nord).

«L’unico messaggio che ho voluto trasmettere ai bambini è il valore della famiglia» – ha risposto Sovranity a MeridioNews – «Ci siamo sistemati in semicerchio e ho cercato di rompere il ghiaccio ponendo ai bambini qualche domanda sulle favole. Poi ho letto loro le fiabe in programma e Piccolo uovo è stata quella che hanno apprezzato maggiormente perché racconta di canguri, cagnolini, pinguini e ippopotami senza partner che sanno prendersi cura dei cuccioli anche da soli».

Immagine: OpenOnline

 

 

A proposito di Maria Laura Amendola

Nata a Potenza il 28 giugno 1993, madre australiana e papà Irpino. Impegnata, per diversi anni, in organizzazioni a carattere sociale e culturale, ho prediletto come ambito il femminismo e le battaglie contro le disuguaglianze di genere. Nel 2021, è nata la mia prima opera letteraria, "Una donna fragile", Guida Editori.

Vedi tutti gli articoli di Maria Laura Amendola

Commenta